L’esterno della Virtus Bologna Alessandro Pajola è stato intervistato da Piero Guerrini di TuttoSport, queste le sue parole:
“Giocare in un sistema solido rende tutto più facile. Poi durante il lockdown mi sono concentrato su me stesso, sui dettagli utili. Ogni giorno mi alleno con Teodosic, Markovic, con campioni, ho un coach importante che crede in me, mi consiglia e mi striglia. Djordjevic si ferma a lungo a parlare con me, per parlare e consigliare. Il bello è che ha vissuto le mie esperienze, gli interessa molto l’aspetto mentale e la questione della leadership. Per me è fondamentale. La difesa mi ha sempre entusiasmato. So che bisogna segnare per vincere. Ma se rubi palla e segni un canestro facile, vinci più facilmente. A volte cerco esageratamente la palla, amo rischiare in tal senso, mi esalta proprio. Lavoro per controllare questa mia tendenza, che a volte può mettere in difficoltà i compagni se sbaglio. Essere in azzurro è un gran motivo d’orgoglio, un primo risultato del tanto lavoro svolto, ero sempre nelle giovanili quindi è una continuazione di un percorsoL’idea di giocatore bandiera mi piace tantissimo, ma c’è ancora una lunga strada”.