Tre settimane di stop per Jeremy Morgan

Brutte notizie per Jeremy Morgan, che a seguito di un forte trauma all’indice della mano sinistra rimediato in allenamento ha riportato la lesione della capsula metacarpo-falangea e sarà costretto ad uno stop di tre settimane al termine delle quali verrà rivalutato.

 

All’Arcivescovile proseguono gli allenamenti del settore giovanile bianconero

Il settore giovanile della Dolomiti Energia Trentino, seppur riducendo l’attività, si allena all’aperto all’Arcivescovile di Trento, nel rispetto delle regole ma con l’entusiasmo di sempre

Spirito di adattamento, capacità di trovare un’opportunità anche nei momenti difficili: e soprattutto, grande, enorme passione. Il settore giovanile della Dolomiti Energia Trentino non si ferma di fronte alle difficoltà di questo periodo incerto: il lavoro, gli allenamenti e il basket proseguono.

Se in palestra non ci si può più trovare, allora, ecco che si trovano nuove soluzioni: attività ridotta rispetto al normale, certo, ma nei campi all’aperto dell’Arcivescovile i sette gruppi giovanili bianconeri dagli Under 18 agli Under 13 e qualche centro minibasket cittadino stanno trovando spazio per tenere viva la fiamma della passione e dell’entusiasmo dei tanti giovani cestisti che gravitano nel mondo Aquila Basket.

Massimo rispetto delle regole, delle distanze e delle buone condotte per evitare rischi sanitari, e allo stesso tempo massimo impegno per avere tutto ciò che serve per giocare, divertirsi e crescere; e perché no, trovare una via di uscita alle lunghe giornate passate a casa tra lezioni a distanza e pomeriggi in solitudine.

“Riusciamo a garantire tre appuntamenti settimanali ad ogni gruppo – commenta il responsabile del settore giovanile aquilotto Marco Albanesi -, allenamenti da un’ora in cui i ragazzi vengono divisi in gruppetti da massimo quattro elementi. E siamo attivi dal lunedì fino al sabato pomeriggio. Il lavoro è organizzato a stazioni, in modo che tutti all’interno dell’allenamento abbiano modo di alternare una parte di attività fisica e atletica, una di fondamentali nel palleggio, e una di tiro e di soluzioni al ferro. Possiamo contare su un campo centrale utilizzato specialmente dai ragazzi più grandi, ma abbiamo disposto altri due canestri negli spazi a nostra disposizione e sfruttiamo anche la pista di atletica: abbiamo tanto spazio, il ché ci permette di poter dare modo di allenarsi a tutti i nostri gruppi”.

Un’attività che sta dando i suoi frutti, non solo a livello cestistico: “I ragazzi sono davvero molto contenti di poter partecipare a questi appuntamenti, e molto felici sono anche le famiglie, perché offriamo un servizio importante e di qualità tenendo i giovani all’aria aperta in sicurezza, staccandoli anche da una quotidianità che in questo periodo di pandemia spesso mette i giovani di fronte a noia e apatia. Qui tornano a vivere il clima della squadra, a relazionarsi, e a giocare al loro sport: sono tutti molto motivati e molto partecipi. Il nostro obiettivo in questa fase chiaramente non può e non deve essere quello di curare ossessivamente la parte tecnica, ma di essere un punto di riferimento affidabile e sicuro per la comunità cittadina. Speriamo di poter tornare ad allenarci in palestra il prima possibile, ma andremo avanti così finché non cambieranno le regole o finché le condizioni climatiche ce lo permetteranno: i ragazzi tengono duro anche al freddo con il sorriso…”.

 

Da lunedì al via il progetto di responsabilità sociale “One Team”

Anche a distanza la pallacanestro sarà in grado di creare comunità e tenere insieme le persone

Lunedì 30 novembre prenderà il via il progetto One Team della Dolomiti Energia Trentino: a differenza degli altri anni, questa volta, purtroppo, le attività non potranno svolgersi in palestra ma si terranno a distanza.  One Team è il progetto di responsabilità sociale di Eurolega, che vuole usare la pallacanestro per raggiungere un vero impatto nelle nostre comunità: anche in questo caso la pallacanestro sarà al centro dell’iniziativa anche se in modo diverso dal solito.

Grazie alla collaborazione con ANFFAS, CTS, ATAS e Villa Sant’Ignazio, il “One Team”, sarà una squadra composta da ragazzi e ragazze con abilità e disabilità diverse, che si ritroverà settimanalmente in videocall per parlare di pallacanestro in modi, forme e lingue diverse e sempre con ospiti speciali: lunedì 30 novembre sarà il turno del capitano Toto Forray, il “One Team Ambassador” della Dolomiti Energia Trentino, ma poi nei lunedì successivi ci sarà un giocatore ogni volta diverso per dialogare insieme al “One Team” su tanti temi della pallacanestro.

Si partirà lunedì parlando del ruolo del capitano e di quali valori siano importanti per essere un buon capitano: e chi meglio di Toto Forray potrebbe parlare di tutto questo? Negli appuntamenti successivi si parlerà poi di tiro, passaggio rimbalzo, palleggio e tanto altro, cercando di far emergere tutte le life skills che si possono sviluppare vivendo un’esperienza di squadra di pallacanestro.

Il “One Team” 2020-21 sarà anche l’occasione per i partecipanti di avvicinarsi ai tanti giocatori americani della squadra imparando un po’ di lingua inglese: infatti, oltre al One Team Manager Massimo Komatz e al One Team Coach Stefano Trainotti sarà presente agli incontri anche una nuova One Team Coach, ossia la prof.ssa Francesca Zanoni, docente di inglese, che aiuterà i partecipanti ad imparare alcune parole chiave del basket in lingua inglese: e pure i giocatori americani dovranno impegnarsi per imparare le stesse parole in italiano.

“In tutte le edizioni precedenti del One Team la pallacanestro è sempre stato un grande strumento di inclusione – dice il capitano Toto Forray – Sono convinto che anche l’esperienza di quest’anno ci permetterà, anche se a distanza, di stare bene insieme, parlare di pallacanestro, fare gruppo, e coinvolgere tutti quanti. Sono convinto che ci sembrerà di essere in palestra e alla fine di questi incontri saremo davvero una squadra!”

 

FONTE: aquilabasket.it