A onor del vero non sarebbe nemmeno bastata la vittoria in virtù dei successi di Ankara e Buducnost, ma comunque il cammino dell’Aquila Basket in Eurocup termina con un ko di misura. A Salonicco Forray e compagni si arrendono in volata ai padroni di casa dell’Aris dopo aver passato 30 minuti davanti, pur con la consapevolezza dei risultati dagli altri campi, prima di cedere nel finale.

Più che per questa sconfitta, i rimpianti principali dei bianconeri riguardano tre match nello specifico: la gara di andata persa ai supplementari contro il Buducnost, la tripla della vittoria fuori tempo massimo di Baldwin contro Ulm,  e la differenza canestri vanificata nei secondi finali contro il Turk Telekom nel match di ritorno. Pochi possessi che, in una classifica che ha visto quattro squadre racchiuse in due vittorie, hanno fatto una differenza enorme.

La Dolomiti Energia, pur uscendo a testa alta, per il terzo anno consecutivo manca l’approdo alla fase finale. Coach Galbiati comunque può portare a casa dei segnali di ripresa incoraggianti dopo il momentaccio vissuto dalla sua squadra nell’ultimo mese.

 

LA CRONACA

Nel segno dei suoi lunghi Trento parte a marce altissime, dominando su entrambi i lati del campo e segnando 15 punti in soli cinque minuti. Dopo una razzia al ferro di Baldwin, la prima frazione si chiude con una doppia cifra di scarto, sul 15-25.

I padroni di casa, spinti dal proprio pubblico, annullano lo svantaggio e impattano a quota 27, ci pensano le triple di Hubb e Alviti a inaugurare un mini-parziale di risposta che porta i trentini avanti sul 34-41 all’intervallo lungo.

Complici forse anche le pessime notizie provenienti da Podgorica con il Buducnost avanti di 20 su Gran Canaria dopo due quarti, la Dolomiti Energia rientra dagli spogliatoi meno lucida in attacco, e l’Aris ne approfitta: con la fisicità di De Sousa e Bochoridis arriva il sorpasso, un canestro di Baldwin vale comunque il 51-52 dopo mezzora di gioco.

Udom e Conti provano a dare il colpo di grazia con Trento che vola a +7, ma dopo una mezzora di anonimato si accende fra le fila dell’Aris il principale realizzatore, Ronnie Harrell, che riporta i suoi avanti nel punteggio. Nella volata finale gli ospiti si giocano il tutto per tutto superando due volte con le triple di Hubb, ma a prevalere alla fine sono le iniziative di Stark e la freddezza in lunetta dei greci. Termina 84-77.

 

ARIS SALONICCO: TOP

VASSILIS TOLIOUPOLOS: Lucido in attacco, ispirato in regia, ogni volta che Trento prova a scappare è quasi sempre lui a interrompere il parziale. Chiude con 17 punti e 4 assist.

SILVIO DE SOUSA: Quando un lungo con quei mezzi fisici, che abitualmente tira i liberi con meno del 40%, riesce anche a portare a casa un 6/8 a cronometro fermo, c’è poco che la difesa possa fare per rallentarlo. 14 punti, 7 rimbalzi.

ARIS SALONICCO: FLOP

ROBERTS BLUMBERGS: Piazzato sul connazionale Grazulis, nonostante questi non produca chissà quanti punti ogni volta che lui è in campo sotto il ferro dei greci restano delle voragini. In attacco completamente assente, va a referto solo con un 1/2 in lunetta.

 

AQUILA BASKET TRENTO: TOP

KAMAR BALDWIN: Le percentuali al tiro sono negative (7/18), ma bisogna considerare che di fronte ai bianconeri c’era la miglior difesa della competizione per punti subiti. Lui l’affronta nel modo giusto, con convinzione e senza timori di alcun tipo, un coraggio che paga per oltre trenta minuti. Peccato nel finale arrivi scarico. 20 punti.

AQUILA BASKET TRENTO: FLOP

ANDREJS GRAZULIS: Eccellente in avvio, ma poi è difficile riconoscerlo. Si inguaia con i falli, pasticcia con il pallone, aiuta poco a rimbalzo e non si accende mai in attacco.

 

LE PAGELLE

ARIS SALONICCO: Slaftsakis sv, Stark 6.5, Sanogo 6, Toliopoulos 8.5, Katsivelis 6, Blumbergs 5, Bochoridis 7, Persidis 6, De Sousa 7.5, Harrell 7.5, Kalogiros sv, Bankston sv. Coach Kastritis 7.

AQUILA BASKET TRENTO: Hubb 6, Alviti 5, Niang ne, Conti 6, Forray 6, Cooke 6, Udom 6.5, Biligha 6, Grazulis 5, Baldwin 7. Coach Galbiati 6.

 

Nell’immagine Jonathan Stark, foto Eurocup