In foto Djordjevic, Belinelli, Baraldi e Zanetti – Ciamillo
di Francesco Castano
Dopo l’ufficialità di tre giorni fa è arrivata anche l’attesissima presentazione: dopo 17 anni Marco Belinelli torna ad indossare la canotta della Virtus Bologna, la società che l’ha fatto esordire nel basket professionistico appena sedicenne. Colpo di mercato clamoroso – sia a livello mediatico che a livello prettamente tecnico – della Virtus Bologna targata Segafredo Zanetti che si candida potentemente al ruolo di principale rivale dell’Olimpia Milano nella lotta scudetto. La presentazione ufficiale è andata in scena oggi pomeriggio alle ore 15 alla Segafredo Arena davanti a una piccola platea formata da giornalisti e addetti ai lavori e dopo una breve introduzione del presidente Zanetti ha preso finalmente parola Marco Belinelli partendo da ringraziamenti: “Sono molto emozionato, per me tornare a casa è qualcosa di unico. Intanto ringrazio Zanetti, Baraldi e Ronci così come il coach con cui ci conosciamo da una vita e che per me è stato sempre un esempio. Inizia una nuova tappa del mio percorso, iniziato 30 anni fa a San Giovanni. La Virtus ha creduto in me quando ero ragazzino, con questa maglia ho esordito in serie A e ho fatto esperienze indimenticabili.” – Passa poi al tema caldo Fortitudo e al sogno Nba –: “Senza girarci attorno, volevo ringraziare la Fortitudo per gli anni importanti vissuti là, mi hanno fatto crescere come uomo e giocatore. I tifosi mi hanno dato tanto calore, poi sono cresciuto e il mio sogno è sempre stato quello di arrivare in NBA e raggiungere giocatori fenomenali come Kobe, o quelli visti in cassetta come Jordan e Bird. Non volevo fermarmi in Italia o Europa, il mio sogno era l’NBA. Ora sapete tutti che ho fatto 13 anni là, sono cambiato, non sono il ragazzino di una volta, sono sposato, ho un bagaglio di esperienza molto importante grazie anche agli anni americani, dove ho cambiato molte squadre: questo non è stato facile ma mi ha permesso di crescere mentalmente.” – sul progetto Virtus – : “La Virtus si è presentata con un progetto importante, ha creduto in me fin da subito e mi ha dato qualcosa di grandissimo, ovvero la possibilità di sentirmi ancora un giocatore importante, di poter lottare per obiettivi importanti in Italia e in Europa. Sono molto carico, c’è un fuoco in me, sanno già tutti che vorrei allenarmi da domattina, ho sentito molto il calore dei tifosi e questo mi riempie di gioia. Non vedo l’ora di cominciare, e aspetto che a parlare sia il campo. Ringrazio poi famiglia, fratelli, mia moglie: sono tutte scelte fatte insieme, non voglio ripetermi ma sono molto carico” . Visibilmente emozionato Belinelli è stato poi sottoposto al consueto giro di domande: “Giocare insieme a Teodosic? C’è poco da dire su di lui, ho un grandissimo rispetto, ci ho giocato contro con la Nazionale e ho sempre sognato di giocare con lui, perché è qualcosa di unico. Spero, e penso che sarà divertente giocare con lui ma non solo: ho conosciuto l’ambiente, i compagni, ed è stata una bellissima emozione tornare nello spogliatoio. Cercherò di dare il mio contributo, il mio massimo, qualsiasi cosa mi dirà il coach”; – riguardo alle competizioni europee: “Un titolo a livello europeo? E’ l’unica cosa che mi manca. L’Eurolega l’ho giocata tanti anni fa ad un livello alto, e io ho deciso di tornare qua per vincere scudetto, Eurocup, Eurolega, passo per passo e si cercherà di lavorare per ottenere questi obiettivi”, – nel corso della presentazione è stata anche mostrata al pubblico la nuova divisa da gioco che la Virtus indosserà dalla prossima partita contro Sassari e riguardo invece il numero di maglia sempre Belinelli -: “Sarà il 3 in campionato e il 18 in Eurocup. Ho chiesto ad Abass, con cui sono in ottimi rapporti, perché non sono così stronzo: lui è stato gentilissimo. Il 3 è il numero che ho avuto a San Antonio e con cui ho vinto titolo e tiro da 3. 18 il numero con cui sono stato scelto al draft. Spero portino fortuna”.
Si chiude così dunque la presentazione di uno dei colpi di mercato più grossi a livello mediatico che il passato recente della pallacanestro italiana ricordi, oltre i diretti interessati – Virtus Bologna e Gruppo Segafredo – trarranno vantaggio dal colpo Belinelli sicuramente anche la Lba – che ha un nuovo campione da mostrare in vetrina – e il movimento cestistico Italiano in generale che vede così il ritorno di uno dei suoi “prodotti” di maggior successo. Si confermano dunque le ambizioni europee del presidente Zanetti che piazza un colpo di livello assoluto e ribadisce ancora una volta il ruolo della Virtus come principale avversaria nella corsa scudetto all’Olimpia Milano di Giorgio Armani.