Finisce 88 a 89 per l’Italia la sfida di Oaka contro la Serbia. 

Gli uomini di Pesic iniziano in maniera chirurgica al tiro da tre, poi calano fino all’11 su 39 finale (28%), mentre gli azzurri sono più equilibrati e terminano con 15 su 37 tentati (40%). Si alzano per entrambe le percentuali se si guarda al tiro da due punti, 71% per la Serbia (22/31) e 56% per l’Italia (56%). A rimbalzo Melli e compagni si impongono con 40 catturati contro i 32 avversari, e pure nelle assistenze primeggiano, anche se con meno scarto, 21 i serbi e 24 gli italiani.

LE PAGELLE

Italia

SPISSU: 5 – Continua a dimostrare la pessima condizione commettendo numerosi errori gravi, serata decisamente da dimenticare tranne che per la tripla segnata nel finale.

TONUT: 6 – Va a fasi alterne in attacco, dove non riesce a trovare i pertugi che vorrebbe e in difesa gli è affidato il duro compito di marcare Bogdanovic.

MELLI: 7 – Uno dei migliori dell’Italia su entrambi i lati del campo. È poi costretto però a lasciare il campo anticipatamente per 5 falli commessi.

FONTECCHIO: 6 – Fatica nei primi frangenti, si riprende nel secondo quarto e poi cala nuovamente. Molto altalenante e con errori banali nel finale, non la sua migliore prestazione in maglia azzurra.

RICCI: 6 – Come al solito il suo apporto è prezioso, si dà da fare come può.

SPAGNOLO: 7,5 – Tanta aggressività, grinta e punti importanti. Si sta prendendo sempre più responsabilità in questa squadra e non a caso è uno degli artefici della rimonta dopo il +17 serbo.

CARUSO NE

POLONARA: 6,5 – Inizio negativo poi, come tutta la squadra sale di colpi. Chiude con una doppia doppia da 11 punti e 11 rimbalzi.

DIOUF: 6,5 – Sostituisce al meglio capitan Melli su entrambi i lati del campo, anche lui ha sempre più responsabilità.

SEVERINI 6,5 Entra con una faccia decisamente diversa dal torneo di Trento, lo aiuta anche il fatto di giocare più perimetrale. Termina con 9 punti.

PROCIDA: 6,5 – Altra nuova leva che ha giocato una buona partita, 7 punti importanti e giocate mai banali.

WOLDETENSAE NE

PAJOLA 6 – Non particolarmente incisivo se non per i 4 assist smistati. Forza anche un po’ troppo da tre.

DATOME: 6 – Il Poz continua a preservarlo per il mondiale, pochi minuti ma di qualità 

ALL. POZZECCO: 6 – Una vittoria è pur sempre una vittoria, però,  forse questa è stata un po’ troppo sudata. contro una Serbia priva di tanti talenti e non scintillante, se non nel primo quarto. 

 

Serbia

MILUTINOV: 6 – All’inizio sotto canestro mette in difficoltà anche il ministro della difesa, Melli, poi però cala, anche per merito del capitano azzurro.

NEDOVIC 5,5 – Combina veramente molto poco nel match.

JOVIC N. 7,5 – Il migliore in campo per i serbi, mette in difficoltà l’Italia in diversi modi, dalla lunga distanza e in penetrazione, non lo si ferma.

DOBRIC 6 – Bene in difesa, e qualche guizzo in attacco. Il tabellino recita 8 punti a fine partita.

MARINKOVIC 6,5 – È chirurgico al tiro da tre, punisce ripetutamente la difesa azzurra.

BOGDANOVIC 7 – Silenzioso, ma è uno dei migliori tra le fila della Serbia. Chiude con 14 punti all’attivo.

AVRAMOVIC 5,5 – Così come Nedovic non un grande impatto, se non con il fallo subito nel finale, che però non porta a nulla di concreto.

GUDURIC: 7 – Sfrutta al meglio il fisico e buca più volte la difesa azzurra. A fine partita sono 11 i punti segnati.

JOVIC S. NE

PETRUSEV NE

RADANOV NE

PESIC: 6 – I suoi non gestiscono al meglio il vantaggio guadagnato nei primi minuti, e quando le percentuali si abbassano perdono un po’ di fluidità in attacco

 

In foto Spagnolo, Procida e Diouf (Ciamillo Castoria)

Alessandro di Bari