Niente da fare nemmeno questa settimana in Eurocup per la Dolomiti Energia Trentino. Alla BLM Group Arena gli uomini di Molin lottano per il primo tempo, poi crollano nella ripresa al cospetto degli israeliani dell’Hapoel Tel Aviv.

La situazione ora per i bianconeri per quanto riguarda il passaggio al turno successivo dal girone B è quasi disperata: a cinque giornate dalla fine ci sono ancora almeno due successi da recuperare, disputando sì i cruciali scontri contro le dirette concorrenti all’ottavo posto (Amburgo e Wroclaw) ma anche tre match sulla carta proibitivi contro Gran Canaria, Turk Telekom Ankara (prossima avversaria) e Buducnost.

LA CRONACA

Parte bene la compagine trentina trovando con Atkins, Grazulis e Spagnolo le giocate dell’immediato 14-6, ma gli ospiti azzerano tutto quanto già all’interno della prima frazione sfruttando l’asse composta da McRae e dall’ex Sassari Chinanu Onuaku: 20-20 alla prima sirena.

Forray e Flaccadori provano a lanciare un nuovo allungo della Dolomiti Energia sul +5, ma sotto i tabelloni Onuaku continua a dominare indisturbato tenendo l’Hapoel a contatto. Due liberi di Ladurner e un tecnico fischiato a Timor valgono comunque il 40-37 all’intervallo lungo.

Nella ripresa però è un monologo israeliano fin dall’avvio del terzo periodo: immediato parziale di 9-0 che porta l’inerzia tutta su sponda ospite, Trento prova a rispondere con Atkins ma lo scatenato McRae non sbaglia un colpo e dopo mezzora di gioco il punteggio è di 51-58.

La tripla di Timor è preludio di dieci minuti finali a senso unico: Hoard realizza il +14, Munford ai liberi scrive +15 con quattro minuti sul cronometro, che diventa +18 alla fine con i tocchi finali di Onuaku, mvp indiscusso del match.

QUI le statistiche del match

 

 

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO | TOP 

ANDREJS GRAZULIS: Si esclude”da solo” a suon di falli commettendoli tutti in 21 minuti in campo, ma è l’unico che riesce almeno in parte in difesa a limitare  lo strapotere di Onuaku. Protagonista nell’ottimo avvio della Dolomiti Energia, chiude con 5 punti e 6 rimbalzi.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO | FLOP

DARION ATKINS: Questa volta il contributo importante in attacco non può bastare per la sufficienza, perchè nell’area di Trento Onuaku fa letteralmente quello che vuole, e la responsabilità non può che ricadere in primis sul centro della Dolomiti Energia. 15 punti ma solo 4 rimbalzi catturati per lui.

MATTIA UDOM: Probabilmente il momento più difficile della stagione per lui, che nelle ultime uscite sia in campionato che in coppa ha faticato parecchio a incidere perdendo lucidità soprattutto in attacco. Offre ben poco quando Molin è costretto a chiamarlo per via dei falli di Grazulis, e chiude con 0 punti, 0/6 al tiro e 3 palle perse per un -17 di plus/minus in 20 minuti.

HAPOEL TEL AVIV | TOP

CHINANU ONUAKU: Quando gioca con questa sicurezza, di dubbi sulle sue qualità non ci sono e c’era già stato modo di verificarlo nelle breve esperienza a Sassari. Il tabellino recita 22 punti con 8/8 da 2 in “soli” 24 minuti, 8 rimbalzi, 3 assist, altrettanti recuperi, 6 falli subiti e 35 di valutazione. Immarcabile.

JORDAN MCRAE: Un po’ a fiammate e maldestro soprattutto in regia, ma i due parziali più importanti degli israeliani, quelli del primo e del terzo quarto, portano indelebili la sua firma. 15 punti.

HAPOEL TEL AVIV | FLOP

TOMER GINAT: Ognuno in casa Hapoel porta qualcosa di utile per il successo finale, ma se bisogna “bocciare” qualcuno la scelta ricade sul lungo israeliano titolare. Giocatore di una certa sostanza come raccontano le medie di 10 punti e 5 rimbalzi, ma poco incisivo nell’uscita trentina: per lui 3 punti con appena 3 tiri presi, 2 rimbalzi e qualche affanno su Grazulis.

LE PAGELLE

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Morina ne, Conti 5.5, Spagnolo 5.5, Forray 5, Flaccadori 6, Udom 4.5, Dell’Anna ne, Ladurner 5.5, Grazulis 6, Atkins 5, Calamita ne, Lockett 5. Coach Molin 5.

HAPOEL TEL AVIV: Tokoto 6, Harel sv, Munford 7, Beni 6, Timor 6.5, Ariel 5.5, Hoard 6.5, Zalmanson ne, Onuaku 9, Ginat 5.5, McRae 7.5, Brown 6.5. Coach Franco 7.

 

Nell’immagine Tomer Ginat, foto Eurocup

Massimo Furlani