Nel remake della scorsa finale di Euroleague il Real Madrid sconfigge l’Olympiakos sul punteggio di 90-85. La squadra di Chus Mateo si conferma ancora imbattuta in casa e in testa alla classifica con venti vittorie ed appena tre sconfitte. Una vittoria non senza patemi quella ottenuta dai Blancos, che erano volata sul +22 (52-30 all’intervallo) ed avevano raggiunto anche il +23 (54-37) dopo tre minuti della terza frazione. Da lì un blackout che ha prima permesso alla squadra di Bartzokas di chiudere la terza frazione sul -13 (68-55) e poi di raggiungere anche il -3 (88-85) a 41 secondi dalla sirena finale, ma nel finale la maggior lucidità dei padroni di casa ha fatto la differenza. Il Real, che nella sfida odierna era orfana di Tavares, Llull e Yabusele, dovrà comunque ragionare sui motivi di questo improvviso calo dove la squadra è apparsi quasi troppa sicura di avere la vittoria in pugno troppo presto e questo stava per finire per costargli la partita. Un avvenimento inusuale per una squadra esperta come quella di Mateo, che già nel primo tempo e poi nel finale quando contava ha mostrato di quanto talento può disporre ed ancora una di essere la favorita assoluta per la vittoria finale della competizione. Per il Real Madrid sono quattro i giocatori in doppia cifra, Dzanan Musa con 20 punti, Hezonja con 16 punti, Deck con 14 e Campazzo con 12 punti. Dall’altra parte rimane il grande cuore dell’Olympiakos, che nonostante l’assenza dei due centri Moustapha Fall e Nikola Milutinov (che sarà lontano dal campo per qualche mese, è stata ad un passo dal compiere l’impresa. Se nel primo tempo era sembrata una partita senza storia destinata a finire agevolmente nelle mani del Real, nella ripresa la musica è cambiata completamente. Quella uscita dagli spogliatoi è stato un Olympiakos di tutt’altro caratura, solido in difesa ed efficiente in attacco come dimostrano i 55 punti segnati nel secondo tempo e questi due fattori sono bastati per spaventare una delle migliori, se non la migliore, squadra di Eurolega. La squadra greca paga una troppa frenesia negli ultimi possessi dell’incontro ed una pessimo primo quarto dove ha approcciato male la sfida. Per l’Olympiakos 25 punti di Papanikolau e la doppia-doppia da 10 punti e 10 rimbalzi di Sikma.

LA CRONACA 

Nel primo quarto a partire meglio sono gli attacchi, con le difese che faticano a contenere le offensive avversarie, così dopo tre minuti il Real Madrid è avanti 9-7. I Blancos alzano l’intensità difensiva e così scappano sul 20-9 a tre minuti dal termine del periodo. La squadra di Chus Mateo rimane in controllo della sfida e chiude il primo parziale sul +17 (30-13). Nel secondo quarto il Real rimane in controllo della sfida e dopo tre minuti è sul +15 (35-20). L’Olympiakos prova a ridurre il gap, ma la compagine di Mateo resiste ed è sul +17 (43-26) a tre minuti dall’intervallo. Il Real riesce ad allungare ancora e va sul +22 (52-30) all’intervallo.  Nel terzo quarto il Real rimane in controllo delle operazioni e dopo tre minuti è sul +24 (60-36). Arriva la reazione dell’Olympiakos, che alza l’intensità difensiva e si porta sul -15 (64-49) a tre minuti da termine del periodo. La gara prosegue sui binari dell’equilibrio ed i Blancos chiudono la terza frazione sul +13 (68-55). Nel quarto periodo parte meglio l’Olympiakos che alza l’intensità difensiva e si porta sul -7 (71-64) a sette minuti dalla sirena finale. Il Real prova a scappare, ma la squadra greca resiste ed è sul -6 (82-76) a tre minuti dal termine. La squadra greca riduce il gap e si porta sul -3 (86-83) a 41 secondi dal termine, ma Capazzo fa +5 (88-83) a 25 secondi dalla sirena. Mitrou-Long fa -3 (88-85) ad 11 secondi dal termine. Campazzo ristabilisce il +5 (90-85) con un 2/2 in lunetta a nove secondi dalla fine. Mckissic in lunetta fa 0/2 ed il Real trionfa 90-85.

QUI le statistiche del match

 

Nell’immagine Dzanan Musa, foto Real Madrid

Valerio Laurenti