Più forte delle assenze di Mirotic, Shields, Ricci, Napier e chi più ne ha più ne metta, l’Olimpia Milano schianta il Baskonia con una prestazione di pura caparbietà. A fare la differenza è il settore lunghi di Ettore Messina, guidato da un Melli formato Italbasket con 21 punti a referto e una difesa da insegnare a Springfield, e da un Voigtmann che ricorda a tutti perchè ha fatto parte della spedizione vincente della Germania agli ultimi Mondiali. Il tedesco ex CSKA mette insieme punti (19), rimbalzi (12) e tante piccole cose per indirizzare da subito il corso della gara. Solido anche Diego Flaccadori, chiamato a fare il Napier di turno e importante in varie fasi della gara con le sue soluzioni dalla distanza.
Ai baschi non bastano i 14 punti e 8 rimbalzi di Moneke nè vari momenti d’inerzia avuti nel secondo tempo, specialmente con Khalifa Diop in campo. Dusko Ivanovic ha di che lamentarsi per la prestazione sotto tono dei suoi esterni, soprattutto di Markus Howard; per il playmaker scuola North Dakota solo 7 punti con un pessimo 2/10 dal campo.
Milano accorcia sulla decima posizione, ultima utile per i play-in, ora dista solo 2 vittorie.
LA CRONACA
Avvio nel segno di Johannes Voigtmann; con 5 punti consecutivi, il lungo Campione del Mondo mette subito la gara sul binario giusto ma si rende utile anche in fase di suggerimento per Hines; il furto e contropiede di Flaccadori obbliga Dusko Ivanovic a richiamare i suoi in panchina dopo neanche 3’ di gioco (9-2).
L’ex Trento allunga ulteriormente trovando il jolly dal perimetro e i liberi del +11 (14-3), l’Olimpia va sul velluto. Il primo sussulto del Baskonia porta il nome di Markus Howard, ma sarà una meteora in un primo tempo amaro per lui.
Il primo quarto si chiude così com’era iniziato, tripla di Voigtmann e 20-12 Milano al 10’.
L’Olimpia approccia bene in difesa l’avvio del secondo quarto, da 3 palle recuperate nascono 6 punti consecutivi di un solido Tonut, 26-12 in pochi secondi ed è fuga.
Si scuote Moneke tra gli ospiti, è lui il principale protagonista del parziale di 6-0 che riporta sotto la doppia cifra di ritardo gli uomini di Ivanovic; la replica biancorossa non si fa attendere, Flaccadori prende le redini della squadra ispirando e trovando anche la tripla del nuovo +13 (31-18), Melli allunga ancora il parziale sempre dall’arco, Sedekerskis chiude l’emorragia (34-20).
Il neocapitano dell’Italbasket continua a far scuola in post basso, sono i suoi 6 punti consecutivi a tenere lontani gli avversari (40-26), Ivanovic rimanda in campo un Howard impalpabile, tuttavia il Baskonia spara letteralmente a salve dal perimetro (9%) e soffre maledettamente la presenza di Voigtmann che tocca quota 11 punti. Quando pare che il numero 0 blaugrana potrebbe iscriversi alla partita, ecco la tripla di Melli da ben oltre la distanza NBA, 46-31 e tutti negli spogliatoi per l’intervallo lungo.
La ripresa si apre con l’eccesso di foga di Melli nel close out su Howard che sfrutta solo due dei tre liberi a disposizione, replica ancora Voigtmann che prima raggiunge la doppia doppia a rimbalzo, poi si svita per trovare il canestro dai 3 metri.
Complice un fallo antisportivo di Howard corretto ma figlio di direttive decisamente fiscali, Milano scollina i 20 punti di vantaggio ancora con un Voigtmann extralusso e un Melli puntualissimo a rimbalzo offensivo (57-33).
Ivanovic non chiama il time out nonostante il parziale aperto, Marinkovic trova la tripla frontale che ferma a 7-0 il break ma la sospensione è ritardata appena di qualche secondo.
I blaugrana riescono a trovare la seconda tripla consecutiva con Costello, bravo ad allargarsi nel pick ‘n pop.
Messina concede minuti di riposo a Voigtmann ed ha il merito di restare sulle sue posizioni anche quando Poythress, altra prestazione incolore per lui, aggiusta in modo platealmente irregolare il blocco; il Baskonia ringrazia e rientra fino al -12 (58-46) con un parziale di 10-0 propiziato principalmente dal bonus abbondantemente superato.
La striscia si allunga ulteriormente quando Moneke inchioda la bimane dopo un’azione ragionata, per Messina è abbastanza da chiedere il time out (58-48).
Per chiudere il break ed il terzo quarto serve una mezza invenzione di Hines, prima bravo a strappare il rimbalzo offensivo da una palla che pareva destinata oltre la linea, poi con il tiro nel traffico.
All’ultima pausa è 60-48 Olimpia.
Il ventesimo punto di Melli, arrivato con il 70% dal campo, e la successiva stoppata su Sedekerskis che aveva preso la linea di fondo, permettono a Milano di allargare lo scarto in avvio di quarto periodo, il Baskonia risponde con Chiozza che pesca Rogkavopoulos con il passaggio dietro la schiena ma Flaccadori piazza la tripla dal gomito e Hines lotta sotto canestro e trova due punti di pura tigna (67-50). L’unico problema è che il bonus è ancora una volta speso prematuramente.
Gli ospiti hanno un sussulto e rientrano con Khalifa Diop e Moneke; i 2,15m dell’ex Gran Canaria si fanno sentire e contribuiscono a ricucire fino al -10 (67-57).
Milano fatica, Baron perde una palla rocambolesca ma la recupera in maniera ancor meno prevedibile, tuttavia Poythress si fa perdonare tre quarti deficitari con un 2+1 a 3’09 dalla fine che è d’importanza capitale (71-57).
Le residue speranze del Baskonia vengono riposte in Costello che costruisce da solo il miniparziale di 4-0 ma sbaglia clamorosamente un canestro facile facile e commette subito dopo il quinto fallo personale, Voigtmann quasi non ci fa caso mentre vola al ferro (74-61) e scrive la sentenza della partita.
C’è tempo per la schiacciata di Kamagate che bagna così i suoi pochi secondi di campo e per i canestri di Moneke che portano il divario sotto la doppia cifra quando è ormai troppo tardi, Olimpia Milano batte Baskonia 76-67.
QUI le statistiche del match
Nell’immagine Nicolò Melli, foto Ciamillo-Castoria
Elio De Falco