Si conclude questa sera a Milano contro l’Olimpia, la settimana di fuoco in cui la Segafredo ha affrontato il Barcellona ed il Maccabi di Tel Aviv in un back to back casalingo ad alto livello. Dagli scontri di mercoledì e venerdì la Segafredo ha estratto due vittorie impressionanti per forza fisica e mentale, capace in entrambe le gare di cucinare gli avversari nell’ultimo quarto, spegnendo ogni velleità di successo da parte di formazioni ben più quotate sulla carta, dei ragazzi guidati da coach Luca Banchi.
Se contro il Barcellona, è stata la gara di Iffe Lundberg, capace di segnare da ogni posizione in un ultimo quarto da far rivedere nelle scuole di basket, quella col Maccabi è stata sicuramente la partita in cui tutta la squadra ha contribuito a disgregare le certezze dei gialli che sembravano sempre imprendibili per i bianconeri.
Contro la formazione di coach Kattash, palesemente contrariato per la sconfitta nella conferenza stampa del dopo gara, la Virtus ha messo in campo una prova di grande carattere, sopperendo alle diverse assenze, con prestazioni sopra le righe di alcuni dei suoi uomini più esperti come Shengelia, Hackett, Belinelli e Dunston, coadiuvati dalle buone prove di Smith, Dobric e Lundberg.
Arrivati alla tredicesima gara giocata, con un record di nove vinte e quattro perse, e superato ampiamente il primo terzo di stagione, si può oggettivamente prendere atto che la squadra ha reagito bene a quanto accaduto in estate, il gruppo si è cementato attorno al proprio allenatore che a sua volta, non ha scombussolato l’assetto e le gerarchie preesistenti, ma ha distribuito fiducia al gruppo, creando un clima di coesione globale dove ad ogni gara qualcuno si erge a protagonista o semplicemente riesce a fornire quel qualcosa in più per aiutare i compagni a raggiungere il risultato.
Che la squadra sia oggettivamente un pò corta può essere ragionevole pensarlo, ma non nel numero di atleti disponibili, ma semplicemente perché alcuni infortuni l’hanno privata di quel minimo di rotazioni che hanno di conseguenza costretto altri a stare in campo più del previsto. Lo stesso coach, bene ha fatto a cavalcare i momenti importanti di ogni gara, lasciando in campo quelli che via via si rendevano protagonisti di giocate importanti, senza troppo badare al minutaggio, perchè una vecchia filosofia di gioco, raccontava che quando un atleta sta performando, sente in misura molto ridotta la fatica.
Tuttavia, è anche doveroso ricordare che alcuni componenti del gruppo ha un’età in cui sul lungo periodo certi sforzi possono risultare difficili da smaltire, meglio sarebbe poter avere più elementi pronti su cui distribuire il peso della fatica, almeno sulle gare di campionato. Ed ecco quindi nascere la speranza di poter vedere con più continuità in campo gente come Cacok, elemento forse un po’ troppo inesperto nella conoscenza del gioco europeo, per poter vestire una canotta a cui viene chiesto immediatamente di performare. Si spera inoltre di poter vedere in campo con maggiori minuti e responsabilità uno come Mascolo, che nei quattro minuti spesi in campo col Barcellona, ha mostrato attributi notevoli, che si vorrebbe vedere sempre da ora in poi. Ed infine si vorrebbe vedere qualche minuto anche di Menalo, la cui mano delicata al tiro, la si era già intravvista ad inizio stagione.
Oltre a quelli citati, si spera poi di rivedere presto in campo Pajola, Abass e Mickey, al momento non ancora al meglio per piccoli problemi fisici, oltre al graduale recupero di Polonara, che già domenica scorsa ha rimesso piede in campo dopo meno di due mesi dall’intervento.
Quella di oggi pomeriggio contro Milano, è una gara di campionato, ma in realtà si tratta della terza gara in una settimana contro una squadra di Eurolega, dove la fisicità è ben diversa rispetto al torneo nazionale. Vero è che entrambe le formazioni hanno giocato due gare in settimana, altrettanto lo è il fatto che accusano entrambe alcune assenze importanti, ma la posta in palio, è sentita in modo particolare, inutile nasconderlo. Probabilmente, Milano arriva a questo scontro con maggiore pressione addosso, a differenza di Bologna, in settimana ha subito due sconfitte piuttosto pesanti per il morale, due gare in cui era in vantaggio e che ha perso in finali rovinosi. A differenza della Virtus, che aveva vinto contro Tortona, la squadra di coach Messina ha perso pure nell’ultimo turno di campionato in trasferta a Sassari, non certamente un bel momento per l’Armani.
Una vittoria serve molto di più a Milano per rivitalizzare il proprio morale e smorzare una crescente contestazione nei confronti di una gestione, che al momento non soddisfa il palato del pubblico del forum.
Ma la Segafredo non è certamente quella squadra che andrà in campo dimessa al cospetto dei campioni d’Italia, sino ad oggi ha dimostrato di essere molto più presente e motivata quando dall’altra parte del campo ci sono formazioni blasonate, aspettarsi l’ennesima prova concreta e rabbiosa dei ragazzi di coach Banchi, non è eresia.
Uno dei motivi che potranno fare la differenza in questo match, sarà lo stato fisico dei protagonisti, bisognerà capire chi avrà recuperato meglio le energie spese in settimana, e soprattutto chi avrà meno acciacchi fisici con cui fare i conti nel momento della palla a due.
Milano ha come punto di riferimento del proprio gioco Shavon Shields, quando l’americano è in serata, diventa sempre difficile contenere la sua vena realizzativa per qualsiasi squadra. Ma da solo non basta, ai meneghini serve l’apporto di altri per pensare di vincere il confronto. Sulla sponda bolognese, non si può non citare Toko Shengelia, come il vero protagonista di questa prima parte di stagione dei bianconeri, la sua forza fisica è stata fino ad ora devastante per qualsiasi difesa. Ma il discorso fatto per l’Olimpia vale anche per la Virtus, oltre a Toko servono altri a dar man forte, un solo giocatore non può fare la differenza.
Gara difficile da interpretare, sulla carta la Milano di campionato è più abbordabile rispetto a quella di coppa, dovendo giocoforza schierare solo sei stranieri per le note regole nazionali, tuttavia si parla di una squadra ben attrezzata, nonostante l’inizio di stagione e l’attuale posto occupato in classifica dicano altro.
Palla a due alle ore 17,30 agli ordini dei signori Lanzarini, Mazzoni e Valzani, diretta televisiva su DAZN, NOVE e DMAX, mentre Dario Ronzulli racconterà la cronaca dell’incontro dalle frequenze di Radio Nettuno Bologna Uno.

Alessandro Stagni

Nell’immagine Tornike Shengelia e Daniel Hackett (Foto Camillo Castoria)