Quanto successo fuori dal campo ha sicuramente scosso. Non deve aver destabilizzato. Questa squadra, Varese, sa che ancora ci sono partite da giocare al 100%, lottare fino all’ultimo pallone, dimostrare di essere più forte di tutto e tutti. Varese va a Trieste, domenica, con palla a due ore 18:30 e diretta su ELEVEN SPORTS. Non saranno i 16 punti di penalizzazione a fermare la banda di Brase.

Non saranno i 16 punti. Saranno 2, quelli vinti o lasciati sul campo. Sarà la voglia di svolta, dopo l’orrenda prova con Reggio Emilia, con percentuali al tiro che difficilmente si avvicinavano al 30%. Sarà la rinascita, o meglio, deve esserlo sotto tutti i punti di vista. Varese deve riprendersi, riprendere la situazione in mano, dare una scossa ad una classifica che la vede ultima a 6 punti dalla zona salvezza. Dopo essere stata ed essere ancora la quinta forza del campionato. Perlomeno sul campo. Ed è sempre sul campo che si deve dare la risposta. Serve una verve nuova, una situazione di spogliatoio e di campo totalmente differente. Serve ritrovare la precisione chirurgia dalla lunga distanza. Serve totalmente ritrovare la grinta di Brown in entrambi i lati del campo. Serve la verticalità di Owens in attacco, attaccando sempre il ferro, stoppando in difesa i colossi triestini. Serve Johnson e il suo innato talento. Serve che Ross si prenda in mano la squadra in cabina di regia, la conduca fuori da questo tunnel dannato.

Serve essere più forti di qualunque cosa. Ritrovarsi per mettere la testa fuori dall’inferno. Da oggi in avanti sono 5 gare. 5 finali. Non si può più sbagliare. A Varese rinascere non è mai stato un problema, rinascerà anche questa volta.