Si scende in campo nuovamente sulle tavole del Taliercio questa sera, in una sfida che si presenta ancora una volta difficile da interpretare, visto quanto accaduto nelle prime tre gare di questa semifinale.
E’ abbastanza evidente che la Segafredo abbia il potenziale per poter portare a proprio vantaggio questa serie, lo ha dimostrato su tutte le tre gare giocate in questa semifinale, ed anche nella partita di fine stagione quando al Taliercio rifilò uno scarto di 19 punti ai lagunari, dominando la gara.
Il problema però è che i playoff sono un’altra sport rispetto alla regular season, ma soprattutto, nel momento attuale, la la Virtus evidenzia alcuni problemi di tenuta, più mentale che fisica, sull’arco globale dei quaranta minuti.
Nelle tre gare giocate, i ragazzi in bianconero hanno accumulato vantaggi importanti di 20, 22 e 15 punti, puntualmente azzerati dalle fiammate orogranata che in un amen, hanno azzerato il congruo vantaggio accumulato dagli avversari.
La cosa che induce a ritenere che non sia principalmente un problema fisico, sta nel fatto che la defaiance bianconera, avviene sempre nel fatidico terzo quarto, salvo poi giocare alla pari nel restante quarto finale. Addirittura, in gara uno, la Segafredo ha vinto al supplementare con estrema naturalezza, infliggendo un corposo scarto alla Reyer.
Una squadra stanca fisicamente non avrebbe potuto esprimere una prova di quel tipo. Stessa situazione in gara due, dopo essere stati raggiunti da Venezia, nell’ultimo quarto i bianconeri hanno retto fisicamente il confronto nell’ultima frazione e le giocate di Isaia Cordinier nel finale, sono state tutte frutto di una fisicità di altissimo valore, difficile pensare che il ragazzo potesse in quel momento essere fisicamente stanco, soprattutto se si osserva il tabellino ed i minuti in cui era stato in campo il francese.
Ora, ipotizzando che non sia la stanchezza fisica l’ostacolo che impedisce alla Segafredo di giocare la propria pallacanestro per tutti i quaranta minuti, cosa si può supporre per provare a spiegare questi cali? Si potrebbe ipotizzare un problema di carattere psicologico, o per meglio dire, più che una stanchezza fisica, una defaiance mentale. La concentrazione da mantenere per tutti i quaranta minuti, non è esercizio semplice, anche per chi svolge questa attività come professione. Dopo aver giocato tante gare in stagione, anche la testa può avere un calo di forma, e ciò si traduce in un black out mentale. Che poi, questa situazione accada ormai ogni volta nei terzi quarti, può essere diventata anche un tarlo che aleggia nella mente dei ragazzi di coach Banchi, su cui servirà un lavoro psicologico.
La gara di stasera è estremamente importante, vincerla servirebbe a chiudere il discorso semifinale e dare ai bianconeri quei giorni di riposo, sopratutto mentale, per preparare il turno successivo a cui Milano ha già iscritto il proprio nome, come contender di una finale annunciata sin dal mese di luglio.
Servirà ancora una volta l’apporto di tutti, sapendo che anche questa sera, mancherà fra gli esterni Iffe Lundberg, una mancanza che si fa sentire tantissimo in questi playoff, il danese è la vera alternativa all’uscita dai blocchi del capitano Belinelli, perché nel gioco della pallacanestro è molto importante la difesa, ma serve anche qualcuno che ogni tanto faccia canestro.
Oltre ai ragazzi che dovranno sforzarsi di rimanere sul pezzo ogni secondo in cui calcheranno il parquet, servirà una gestione molto attenta da parte del loro condottiero, indovinare gli accoppiamenti sarà di estrema importanza, oltre a mantenere tutti con la mente sulla partita. Dopo aver giocato tre gare ravvicinate, la traccia di come reagire ad alcune situazioni, dovrebbe essere abbastanza chiara, ma esiste anche la possibilità che come da lui stesso dichiarato in passato, possa arrivare quell’intuizione frutto della fantasia propria dei tecnici italiani.
A proposito di Luca Banchi, si è parlato anche troppo in questi giorni di un suo possibile coinvolgimento nel cambio di alcune panchine di Eurolega, con un interesse del Baskonia per il nativo di Marina di Grosseto. Ora, premesso che esiste un contratto in essere con la Virtus anche per il prossimo anno, risulta persino antipatico che proprio in questi momenti di maggior tensione, legati alle gare che si stanno giocando, esplodano dal nulla voci di mercato. Che poi la Segafredo, possa pensare eventualmente di sostituire un tecnico di grandi capacità come Luca Banchi, con altri nomi che non hanno mai affrontato competizioni come l’Eurolega, fa ancor più sorridere.
Palla a due alle ore 20,45 agli ordini dei signori Begnis, Giovannetti e Borgioni. Diretta televisiva sui canali Eurosport, DMAX e DAZN, mentre la radiocronaca sarà come sempre a cura di Nettuno Bologna Uno, grazie alla consueta voce di Dario Ronzulli
Alessandro Stagni
Nell’immagine coach Luca Banchi (foto Ciamillo Castoria)