Openjobmetis Varese, 10

Smaltita la delusione europea, la formazione di coach Bialaszewski sciorina una prestazione di precisione chirurgica, sporcando le proprie percentuali solo quando la gara è abbondantemente in ghiaccio.

PRATICAMENTE PERFETTA

 

Gilmore, 6: non incide quando le sorti del match sono in bilico, con l’inerzia dalla parte dei suoi si scioglie dalla propria rigidità e trova un paio di triple di ottima fattura.
TIMIDO

 

Mannion, 7: nel primo tempo soffre la marcatura di Brown che gli oscura le vie di passaggio; al rientro dagli spogliatoi si scrolla di dosso la stanchezza e colpisce ripetutamente in entrata.

DIESEL

 

Ulaneo, 7: Spencer ha presto qualche problema di falli e lui viene chiamato in causa senza far mancare il proprio apporto, segnando con continuità e portando dinamismo. Nel finale si fa trascinare nel nervosismo generale e viene espulso dalla panchina.

SCONTROSO

 

Spencer, 6: soffre l’atletismo di Owens ed incappa in problemi di falli precoci; con l’avanzare della partita e l’inerzia dalla parte dei biancorossi si rende utile facendo legna.

OPERAIO

 

Woldetenseae, 6,5: Bialaszewski gli dà minuti e lui risponde presente soprattutto nella propria metà campo, in attacco si prende pochi tiri ma attira l’attenzione della difesa che non può battezzarlo.

GRIMALDELLO

 

Moretti, 7,5: comincia caldo come una stufa, trovando triple contestate e costruendo con Brown una premiata ditta che tiene in piedi una Varese incerta nelle prime battute di gara. In difesa viene spesso portato in post da Ennis che lo provoca più volte, tuttavia mantiene la calma e riappare nel momento in cui si spacca la partita.

MAESTRO ZEN

 

McDermott, 8: segna 18 punti, eppure quasi non si fa vedere. Mantiene la calma anche nei momenti più concitati e la fa mantenere agli altri, da vero capitano.

NINJA

 

Besson, 7,5: entra dalla panchina e carbura, come Mannion, alla distanza. Attacca bene l’area lucrando un paio di viaggi in lunetta e segnando anche un reverse di splendida fattura, raccatta 7 rimbalzi e smazza 5 assist.

4X4

 

Okeke, 6: coach Bialaszewski gli concede qualche minuto a partita decisa, lui continua il proprio percorso di recupero della forma. DI RITORNO

Gabe Brown, 7: primo tempo da trascinatore, la sua mira chirurgica tiene avanti Varese quando Napoli tiene in apprensione Masnago, lascia la scena ad altri nella ripresa.

CECCHINO

 

 

Coach Bialaszewski, 8: smaltisce presto la delusione di Istanbul e la trasforma in forza di propulsione. Ferma l’inerzia di Napoli richiamando in panchina i suoi per tempo, poi l’orchestra biancorossa suona una sinfonia degna della Scala. Nel finale si produce anche nel ruolo di paciere quando gli animi si surriscaldano.

TUTTOFARE

 

 

GeVi Napoli, 4: per oltre un quarto d’ora gioca la partita che era nei piani nonostante le percentuali straordinarie degli avversari, quando incassa il parziale di 0-8, però, si sfalda e finisce preda dei suoi fantasmi e dei nervi a fior di pelle.

ESASPERATA

 

Pullen, 5,5: trova qualche soluzione estemporanea che rimpingua il suo tabellino ma si mostra per lunghi tratti avulso dai compagni.

SOLITARIO

 

Zubcic, 4: un solo canestro dal campo, problemi di falli già nel primo quarto e nervosismo pronto ad esplodere ad ogni chiamata arbitrale. In post basso non ci mette l’energia necessaria e Milicic glielo fa notare con veemenza, lui non gradisce.

FUORI FASE

 

Ennis, 4: le cifre non sono pessime, l’atteggiamento si. Stavolta non riesce a mettere in ritmo i compagni e si mette presto in proprio, tuttavia la sua gara finisce anzitempo per due meritati falli antisportivi conditi dall’accenno di rissa in cui solleva Mannion per una gamba rischiando di fargli male.

IRASCIBILE

 

De Nicolao, 5,5: entra in quintetto e prova a mettere ordine, prova a fare il suo in difesa ma la sua gara finisce per un fallo tecnico arrivato dopo qualche scaramuccia con la panchina.

ALMENO CI PROVA

 

Owens, 7,5: unico ad offrire una prestazione degna di nota, mette il suo atletismo al servizio della causa segnando con continuità e cercando di non farsi trascinare nell’inerzia negativa.

MOHICANO

 

Markel Brown, 5: comincia facendo la guardia su Mannion, si spegne dopo il canestro non convalidato per il tiro scoccato oltre la sirena dei 24”.

MISSING

 

Sokolowski, 4,5: gioca 34’ ma non se ne accorge quasi nessuno. Prova a dare il cambio a Brown nella difesa su Mannion ma senza gli stessi risultati.

IMPALPABILE

Lever, 5: Milicic gli concede appena 6’ ma lui non è che faccia chissà cosa per fargli cambiare idea.

 

Bamba, sv.

 

Sinagra, sv.

 

Mabor, sv.

 

Ebeling, 6: entra con predisposizione a sacrificarsi e si guadagna un viaggio in lunetta nei 4’ in cui vede il campo.

VOLENTEROSO.

 

Coach Milicic, 4,5: prova in tutti i modi a ricaricare le batterie dei suoi ma la squadra si dissolve alla prima difficoltà di punteggio, smettendo di eseguire con la necessaria convinzione e rifugiandosi negli egoismi dei singoli. Deve ritrovare il filo perduto.

SPAESATO

 

Nell’immagine Sean Mcdermott, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco