La stagione regolare di LBA 2023/24 è giunta al termine. Abbiamo avuto tutti i verdetti con le otto squadre che giocheranno i playoff e le due (Brindisi e Pesaro) che sono retrocesse in A2.
E allora come di consueto torniamo con il nostro Ottovolante, rubrica esclusiva di BM con tutto il meglio ed il peggio della LBA. Questa volta – visto la fine della regular season – lo dedichiamo ai nostri premi individuali nelle varie categorie dove per ognuna metteremo tre candidature.
MVP
TORNIKE SHENGELIA
Il georgiano ha disputato un’altra grandissima stagione. Ma in questa probabilmente ha saputo superare tutte le precedenti. È stato l’artefice della bella cavalcata europea della Virtus e del contemporaneo percorso al vertice anche in LBA. Chiude la stagione con 13.8 punti, 5.1 rimbalzi e 3.3 assist di media
PAYTON WILLIS
L’asso di Pistoia ha davvero stupito tutti. Assieme al “gemello” Charlie Moore ha condotto l’Estra prima ad una salvezza tranquilla e poi addirittura ad un piazzamento ai playoff. Cosa non certo da poco per una squadra neopromossa.
Per lui 16 punti, 4 rimbalzi e 2.1 assist di media
RAYJON TUCKER
È stato l’uomo in più di Venezia. Ad onore del vero ha disputato un’incredibile prima parte di stagione e una seconda un po’ più in chiaroscuro, ma il livello del suo basket è stato sempre molto alto.
Per la combo americana della Reyer 14.7 punti, 4.2 rimbalzi e 2.1 assist a partita.
MIGLIOR ITALIANO
MARCO BELINELLI
Come non inserirlo. Nonostante i 38 anni di età il capitano della Virtus Bologna ha giocato un’altra grandissima stagione. Rigenerato dalla cura Banchi il Beli ha chiuso l’annata con prestazioni da capogiro: 13.9 punti, 1.4 rimbalzi e 2.1 assist.
NICOLÒ MELLI
Da un capitano all’altro. Questa volta passiamo a Milano, a Nicolò Melli. Il numero 9 meneghino ha condotto in porto la nave in una stagione più che mai complicata e travagliata dove la difficile convivenza con Nikola Mirotic si è fatta sentire.
Nonostante questo Melli ha fatturato 8.6 punti, 5.6 rimbalzi e 1.7 assist di media.
DAVIDE DENEGRI
È una delle grandi scoperte di questo campionato. Infatti lo ritroverete anche in un’altra categoria.
La guardia della Vanoli Cremona è stato uno degli artefici principali della salvezza e della stagione al di sopra delle aspettative.
Per lui 12.4 punti, 3.1 rimbalzi e 3 assist di media a gara.
IL MIGLIOR UNDER 22
MOMO FAYE
Senza troppi giri di parole è stato il migliore in assoluto con un certo distacco dagli altri.
Il centro classe 2005 di Reggio Emilia guidato da coach Priftis si è preso la titolarità della Unahotels e ha giocato un’annata veramente da protagonista coronata da numeri di tutto rispetto: 7.9 punti, 4.9 rimbalzi e 0.3 assist a partita.
QUINN ELLIS
Molto positiva la sua stagione anche se condizionata da un brutto infortunio. La guardia di Trento è entrato di “prepotenza” nelle rotazioni di coach Paolo Galbiati e ha retto magistralmente la stagione da rookie in LBA a soli 20 anni.
Per il britannico della Dolomiti Energia 6.3 punti, 2.9 rimbalzi e 2.8 assist ad allacciata di scarpa.
SALIOU NIANG
Eravamo a Trento e a Trento rimaniamo con il classe 2004 Saliou Niang. Il senegalese ex Fortitudo ha subito un infortunio che l’ha costretto ai box nella parte finale di stagione, ma è sicuramente stato uno dei migliori in questa annata.
Dopo aver dominato la Next Gen LBA, nel campionato senior ha fatturato 5 punti, 3.1 rimbalzi e 1.2 assist.
MIGLIOR COACH
NICOLA BRIENZA
La sua Pistoia ha fatto innamorare un po’ tutti. Da neopromossa ha saputo imporsi anche nel massimo campionato. Facendo affidamento ad un gruppo di americani di tutto rispetto ha raggiunto il sesto posto al termine della regular season, risultato che alla vigilia del campionato era quasi impossibile da pronosticare.
DIMITRIS PRIFTIS
Dopo un’annata difficile, con una salvezza acciuffata per il rotto della cuffia alla fine, Reggio Emilia è ripartita da zero ed è riparta dall’esperienza internazionale di coach Dimitri Prifitis. Il tecnico greco ha dato una svolta al club, l’ha reso maggiormente a dimensione europea e ha vinto la scommessa Momo Faye. Il resto l’hanno fatto gli americani (Galloway su tutti) e un grande cuore di tutti gli altri: quinto posto più che meritato.
DEMIS CAVINA
Cremona come Pistoia ha disputato una stagione al di sopra della aspettative. A differenza dei toscani però la Vanoli non è approdata ai playoff ma ha comunque raggiunto una salvezza piuttosto tranquilla. Ha confermato uno zoccolo duro dalla passata stagione e ha aggiunto buoni americani. Cavina merita quindi una menzione d’onore ed il rinnovo per un’altra stagione in terra lombarda.
MIGLIOR SESTO UOMO
CJ MASSINBURG
È il sesto uomo per eccellenza. Arrivato a Brescia la passata stagione con la nomea di essere il nuovo Naz Mitrou-Long, ma per le troppe aspettative ed un ruolo troppo ingombrante per lui è finito per giocare una stagione modestissima.
Da qui la bravura di coach Alessandro Magro nel volerlo ancora con sé e nel trovargli un ruolo maggiormente adatto: quello di sesto uomo di lusso.
Massinburg ha sfruttato al meglio l’occasione e la sua stagione è stata eccellente: 12.6 punti, 3.6 rimbalzi e 2 assist di media.
AWUDU ABASS
Uomo chiave ed imprescindibile per la Virtus Bologna di coach Luca Banchi tanto in Serie A quanto in Eurolega.
Il numero 55 bianconero oltre ad aver fatto progressi importanti dal punto di vista tecnico (è diventato quasi uno specialista sia difensivo che al tiro oltre l’arco) si è ritagliato un ruolo di protagonista all’interno di un roster ricco di talento come quello della Segafredo.
Per lui 7.5 punti, 2 rimbalzi e 0.4 assist a partita.
RICCARDO ROSSATO
Voliamo da Bologna a Scafati, con il sesto uomo della Givova Riccardo Rossato.
La guardia italiana dei giallo blu ha confermato ciò che di buono aveva mostrato la passata stagione giocando ad altissimo livello anche in questa: 9.7 punti, 2.3 rimbalzi e 1.4 assist a gara.
MIGLIOR DIFENSORE
NICOLÒ MELLI
Ritroviamo Nicolò Melli. Il lungo dell’Olimpia Milano è uno dei migliori difensori in Italia e addirittura in Europa.
Probabilmente è il giocatore che dalla difesa riesce ad essere più incisivo di chiunque altro.
BRIANTE WEBER
Uno dei giocatori più interessanti di questa stagione. L’estroso playmaker di Reggio Emilia ha svolto un eccellente lavoro difensivo per tutta la stagione, lo dimostrato il primato assoluto alla voce palle recuperate (2.1 di media a partita).
ALESSANDRO PAJOLA
Anche se in questa stagione è andato a correnti alterne, il suo contributo alla retroguardia virtussina l’ha dato. In particolare quando ha potuto – nelle ultime settimane – dedicarsi solamente al campionato e non al doppio impegno.
RIVELAZIONE
DEREK OGBEIDE
Dopo una stagione più che positiva in A2 con la maglia di Rimini, ha provato il salto nella massima categoria. Ci ha messo qualche giornata per capire i meccanismi della LBA e di coach Brienza, poi però nella seconda parte di stagione è stato un portento. Nessuno ha dominato più di lui sotto le plance e Pistoia se l’è goduto: 11.6 punti, 8.6 rimbalzi e 0.9 assist di media.
DAVIDE DENEGRI
Vale ciò che abbiamo scritto di lui nella categoria MIGLIOR ITALIANO. Proprio per questo per il ragazzo della Vanoli Cremona venuto dalla A2, si merita anche il premio di rivelazione di questa stagione.
KAMAR BALDWIN
Trento non è nuova a colpi di questo tipo. In estate si è assicurata le prestazioni di Kamar Baldwin ed il playmaker americano si è sin da subito integrato molto bene con Paolo Galbiati ed i suoi compagni: 13.9 punti, 4.1 rimbalzi e 4.3 assist a partita.
Completate tutte le categorie, il consueto SALGONO e SCENDONO del nostro Ottovolante ve lo proponiamo con le squadre rivelazione e le squadre delusione.
SALGONO
PISTOIA E CREMONA, LE NEOPROMOSSE CHE HANNO STUPITO TUTTI
Probabilmente alla vigilia del campionato tutti si aspettavano Pistoia e Cremona nei bassifondi della classifica.
Invece questo proprio non si è verificato. I toscani sono sempre stati nella parte sinistra della classifica. Hanno chiuso il giorno d’andata nelle prime otto e si sono qualificate alla F8.
Cremona ha avuto un percorso un po’ più complicato ma ha saputo ritagliarsi un buono spazio fino ad un salvezza tranquilla.
REGGIO EMILIA, DOPO LA TEMPESTA ECCO LA QUIETE
Ci ricordiamo tutti l’epilogo della passata stagione di Reggio Emilia. In estate la dirigenza reggiana ha fatto un repulisti e dato un vero e proprio scossone. Scossone che ha strizzato l’occhio ad un basket maggiormente europeo ed internazionale. La premiata coppia Coldebella-Prfitis si è rivelata vincete. Con un buon roster a disposizione il tecnico greco è rimasto sempre tra le prime, ha raggiunto una semifinale di Coppa Italia e ora si giocherà da quinta questi playoff.
SCENDONO
BRINDISI, UNA DEBACLE GIÀ ANNUNCIATA
L’inizio di stagione con sole sconfitte, un roster veramente scarso e un allenatore “sbagliato” avevano già messo un punto alla stagione brindisina a novembre.
Poi l’arrivo di coach Dragan Sakota, qualche miglioramento alla squadra hanno sistemato un po’ le cose. Ma il cambiamento è stato tardivo e non sufficiente per evitare il peggio. Brindisi saluta la Serie A dopo 12 anni, alcuni dei quali veramente esaltanti.
PESARO, UNA PIAZZA STORICA CHE SALUTA
Probabilmente gli ultimi tre anni (due di Repesa con l’intermezzo di Banchi) avevano illuso la piazza ad un cambio di trend rispetto a stagioni molto complicate. Invece questo non è stato. Pesaro ha sbagliato tantissime valutazioni e le correzioni sono state sia tardive che non sufficienti.
Dispiace perché a salutare la Serie A è una piazza storica con seguito e tradizione.
TREVISO, IL GRANDE FLOP
Una grande delusione. I trevigiani puntavano ai playoff e avevano una squadra per raggiungerli Invece si sono salvati all’ultima giornata, insomma un vero flop.
La coppia Vitucci-Giofrè con gran parte del roster dell’ex Happy Casa Brindisi non ha saputo replicare le meraviglie fatte in terra salentina.
IL PAGELLONE DI FINE STAGIONE IN ORDINE DI CLASSIFICA
VIRTUS BOLOGNA 7
MILANO 6
BRESCIA 7
VENEZIA 6
REGGIO EMILIA 7
PISTOIA 8
TRENTO 6.5
TORTONA 6
NAPOLI 6
SASSARI 6
CREMONA 7
SCAFATI 6
TREVISO 5
VARESE 5.5
PESARO 4
BRINDISI 4
IL QUINTETTO IDEALE:
PAYTON WILLIS (Pistoia)
RAJYON TUCKER (Venezia)
SHAVON SHIELDS (Milano)
TORNIKE SHENGELIA (Virtus Bologna)
MIRO BILAN (Brescia)
Eugenio Petrillo
Nell’immagine Willis e Moore, foto Ciamillo-Castoria