Due piazze storiche in cui il basket è amatissimo, ma che vengono da un mese che, a livello di risultati, è stato complicato per entrambe. La spunta Pesaro, che alla lunga mette in campo un atteggiamento più grintoso rispetto agli avversari.

La partita inizia si binari dell’equilibrio: Davide Moretti parte ispirato trovando spesso il fondo della retina, coadiuvato da un Dejan Kravic torreggiante. Trieste però non ha alcuna intenzione di stare a guardare, ed oltre al consueto Frank Bartley cavalca anche la buona vena di Emanuel Terry.

Grazie a due tiri in sospensione in sequenza mandati a bersaglio dal capocannoniere di stagione i giuliani pervengono al primo vantaggio verso la metà del secondo quarto, ma la VL tuttavia non ci sta e ristabilisce un margine. Si va al riposo sul 46-40 con la tripla di Alessandro Lever, ed è proprio nel segno del lungo bolzanino che si apre la ripresa, anche se poi Kwan Cheatam sale in cattedra segnando e servendo l’assist a Moretti per la tripla del +7.

A quel punto Trieste si aggrappa a Bartley, che risponde con una performance personale significativa che costringe coach Repesa a chiamare un time out, dopo il quale però è ancora Lever a prendersi la scena. La successiva schiacciata di Kravic dà il via ad un controparziale favorito da un Moretti ancora una volta sontuoso, e questo nonostante la stessa Pesaro dia segni di nervosismo, collezionando un tecnico (a Tambone, che deve lasciare il parquet) ed un antisportivo (a Visconti, e Terry dall’altra parte) nel giro di due minuti.

Austin Daye, abulico per tre quarti di partita, si scuote poi nell’ultima frazione contribuendo a rimpinguare il vantaggio dei marchigiani. A quel punto i padroni di casa hanno l’inerzia dalla loro, non perdono il controllo e si impongono 94-83.

 

 

TOP E FLOP CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

 

MORETTI TOP: 8. Ce ne sarebbero diversi, ma tra tutti è stato il pennello del figlio d’arte a colorare il quadro pesarese al fine di ottenere questa vittoria cruciale.

 

TOTÈ FLOP: 5,5. La VL non avrebbe veri bocciati, ma il prodotto della Reyer è quello che ha offerto la prestazione più incolore, nonostante l’innegabile impegno.

 

 

TOP E FLOP PALLACANESTRO TRIESTE:

 

LEVER TOP: 8. il nativo di Bolzano si è messo in evidenza ogni volta che Trieste riusciva a costruire un parziale favorevole, segnando indistintamente da fermo o mettendo palla per terra.

 

STUMBRIS FLOP: 5. In un diffuso clima di poca cattiveria agonistica (specie in difesa), il lettone nemmeno riesce a imitare quei compagni che giocano solo per le statistiche in attacco.

 

QUI le statistiche del match

 

 

Nell’immagine Davide Moretti, foto Ciamillo-Castoria

Luigi Ercolani