L’urlo finale del PalaMangano che caccia via tutti l’ansia e la tensione che hanno caratterizzato gli ultimi 20 e infiniti secondi della partita tra Scafati e Tortona, una gara che sembrava mai finire, rimasta sul distacco di un possesso tra le due squadre per molto, troppo tempo. Ancora una volta, spesso per Scafati soprattutto quando si tratta di giocare tra le mura amiche, il basket regala emozioni…forse anche troppe. Finisce 94-91 per i campani.
Scafati parte nettamente meglio di Tortona, accompagnata da un
PalaMangano molto caldo che subito si fa sentire con i suoi tifosi, e nel primo quarto sembra essere su un ritmo di gioco completamente diverso da quello degli ospiti che si ritrovano sotto di 14. Errori in attacco e in difesa tra primo e secondo quarto, soprattutto nei secondi finali di ognuno, però, fanno riavvicinare Tortona che riesce sempre a trovare un uomo libero dalla linea dei tre punti e, la maggior parte delle volte, segna (8/17 nel primo tempo da tre). Nel secondo quarto riesce ad avvicinarsi sempre grazie alle ottime percentuali da tre delle sue guardie, salvo poi trovare contro il miglior Nunge da iniziò stagione che con schiacciate a due o una mano triple fomenta il pubblico scafatese e trascina i suoi tra terzo e quarto periodo, quelli con la tensione più alta.
Infatti il vantaggio di Scafati, 50-43 a fine primo tempo, viene cancellato in poco tempo diventando una partita punto a punto, con 10 cambi di guida da inizio terzo quarto alla fine. Gentile sale in cattedra nei momenti peggiori, il nuovo acquisto Hervey si fa vedere con triple memorabili, ma Baldasso, Strautins e Dowe rispondono a dovere rimanendo attaccati al match, l’unico errore della partita di Nunge a circa 3 minuti dalla fine regala un canestro facile a Tortona con Obasohan in contropiede che così si porta sul +5, poco male, Pinkins fa riavvicinare Scafati con una tripla e la gara rimane in bilico. Si arriva così negli ultimi minuti sul risultato di 85-85 con circa 2 minuti e qualcosa da giocare, è qui che decide di entrare in partita Rossato, fino a quel momento non pervenuto in partita con soli 5 punti e ben 4 falli, poco dopo aver messo una tripla si prende palla a centrocampo e decide di puntare l’uomo, si arresta improvvisamente in una posizione distante dalla linea dei tre punti e tira…i cori e le urla dei tifosi di Scafati si fermano per un attimo…poi la palla entra e l’esultanza fa tremare il parquet. Da quel momento si susseguono momenti di panico sia in difesa che in attacco, con Rossato che non sembra accontentarsi e decide anche di stoppare Dowe, nessuno riesce a segnare e inizia così il “valzer” dei falli per mandare a tirare i liberi.
Prima va Robinson, poi Strautins, nuovamente il play ex Sassari, poi Colbey Ross e infine anche Sek Henry. Nessuno di loro sbaglia ma la partita sembra non finire mai, Colbey Ross ha il tiro del pareggio, la palla gira su metà ferro e poi esce. È l’esatto momento in cui si sente un urlo all’unisono sollevarsi dai posti a sedere del PalaMangano: finisce qui, Scafati vince 94-91.
Foto di Ciamillo Castoria