Le parole dei due coach, quello di Napoli Igor Milicic e quello di Scafati Matteo Boniciolli, dopo il loro scontro nel trentesimo turno di LBA:

 

IGOR MILICIC:

“Volevamo questa vittoria, volevamo finire bene la stagione, a testa alta. Era difficile non giocare per qualcosa di importante come potevano essere i playoff, ma siamo felicissimi di aver chiuso la stagione vincendo un importante derby per i nostri tifosi contro Scafati. Abbiamo centrato l’ultimo obiettivo stagionale. Al termine del match c’è stato un grande momento per me, grande emozione, i nostri tifosi sono fantastici, con loro tutto è più facile. I tifosi hanno riconosciuto il nostro lavoro, e non era scontato questo. Due settimane fa, qualcuno ha iniziato a far circolare false dichiarazioni e per delle traduzioni sbagliate si è alimentato del nervosismo interno. Questo è pericoloso, ma questo discorso riguarderà solo me. Questo un po’ mi dispiace. Io sono molto felice qui, mia moglia sta bene qui, c’è tutto il necessario per giocare bene a basket qui. Tutti hanno reso la mia vita qui confortevole, il DS, il CEO ed il presidente sono stati fantastici. Mi prendo ogni responsabilità per questi ultimi due mesi dove potevo fare qualcosa di più, così come mi prendo il credito per i fantastici mesi precedenti. Ho avuto offerte, ma ho deciso di restare qui. Forse non è stato riportato tutto nel migliore dei modi”.

 

MATTEO BONICIOLLI:

«Doveva essere una gara noiosa, fra due squadre che avevano già raggiunto i reciproci obiettivi. Non è stato così: la partita è stata intensa, giocata con intensità tale da divertire il pubblico e di ciò dobbiamo ringraziare gli atleti, per l’atteggiamento avuto in campo. Abbiamo pagato la discontinuità nell’arco della stessa partita, un po’ come è successo più volte nell’arco delle precedenti partite e dell’intero campionato, in cui abbiamo alternato ottime gare ad altre sottotono, nonostante la presenza in organico di giocatori esperti. Voglio ringraziare il patron Longobardi, che mi ha dato l’opportunità di ritornare ad allenare in serie A e di essere attore non protagonista di questa salvezza che lui ed i suoi soci hanno ottenuto grazie ai sacrifici economici effettuati, tanto da ottenere questo storico risultato di restare in massima serie per il terzo campionato di fila. Io ho provato di fare del mio meglio, nonostante avessimo perso nel momento di nostra massima convinzione e condizione, in pochi giorni, atleti del calibro di Logan, Strelnieks e Gentile: è stato uno shock tecnico che, nonostante gli sforzi economici della proprietà, non siamo riusciti a tamponare. Ringrazio patron Longobardi, con cui ho sempre avuto un rapporto leale e aperto, a tratti anche aspro, ma sempre nel rispetto e nella mia consapevolezza di essere di fronte ad una persona che, con i suoi investimenti, contribuisce a rendere importante il basket italiano e a permettere una piccola realtà coma Scafati di competere con importanti metropoli. Il nostro finale di stagione è stato valutato negativamente per il numero di partite perse, rapportate anche alle società retrocesse, ma va detto che queste ultime hanno profuso uno sforzo nella parte finale di stagione ottenendo quei risultati che noi invece abbiamo conquistato nella prima parte della stagione: quindi nei giudizi bisogna essere equilibrati e tenere conto complessivamente dell’intera stagione agonistica».