FOTO: Valerio Bianchini (Ciamillo-Castoria)

di Filippo Luini

Tutto pronto, o quasi, per il nono turno di Serie A. Allo stato attuale sono due le partite rimandate: Trieste-Treviso e Cremona-Sassari. Si comincia, dunque, con uno dei due big match di giornata, quello tra Milano e Venezia, che vanno in scena al Forum domenica alle ore 16:00. Alle 17:00, al PalaDesio, Cantù ospita la Virtus Roma, mentre alle 18:00 la Unipol Arena creerà un’atmosfera tutta inedita per il derby di Basket City. Si prosegue con Trento-Varese e Brindisi-Brescia, mentre a chiudere il programma ci sarà la sfida tra Pesaro e Reggio Emilia. Abbiamo fatto il punto del campionato, chiedendo pareri sul derby di Bologna e sulla sfida tra Olimpia e Reyer ad uno dei più grandi allenatori della pallacanestro italiana: Valerio Bianchini. 

Coach, il campionato prosegue tra partite sospese e gare da recuperare. Il dibattito è apertissimo: fermarsi o non fermarsi e, eventualmente, quali soluzioni adottare?

Io credo che, ad oggi, si debba e si possa tenere duro. Finché non ci sarà un vaccino la situazione sarà delicata, tuttavia rispettando i protocolli, in Serie A, si può continuare a giocare. Siamo quasi costretti. Chiudere tutto adesso sarebbe disastroso, sia a livello economico che di immagine. A marzo abbiamo dovuto smettere di parlare di pallacanestro giocata e questo non è stato uno spot positivo, soprattutto considerando che il volley ha trovato soluzioni alternative. Ora dobbiamo dimostrare che anche la pallacanestro può mantenersi viva. Per altro – ci tengo a sottolinearlo – le squadre si sono presentate al campionato e alla Supercoppa in maniera egregia. Tanti giovani messi in campo e allenatori ben ripagati dalla loro vivacità, il campionato stava crescendo e la qualità del gioco era elevata. I tanti stop dovuti al Covid hanno inciso, la continuità di gioco viene meno e la forma fisica anche. È un campionato atipico e, fatta eccezione per le primissime della classe, le altre lottano con omogeneità”.

L’attuale format va rispettato? Oppure il blocco delle retrocessioni può essere una soluzione per creare maggior stabilità?

Io credo che la Serie A vada bene con le regole attuali. Mi spiego, bloccare le retrocessioni porterebbe ad un’alterazione del campionato; verso metà-fine stagione alcune squadre proverebbero a piazzare i loro stranieri più costosi, in un periodo che, mi auguro, potrebbe far tornare un po’ di pubblico ai palazzetti. Sarà entusiasmante vedere piazze che si giocano sul campo la salvezza lottando e facendo nuovamente del calore dei propri tifosi un punto prezioso su cui puntare. Senza competizione si perde anche tanto entusiasmo, e a noi oggi serve soprattutto quello per continuare e poi ripartire quando la situazione si sarà stabilizzata”. 

Veniamo alla nona giornata, Milano ospita Venezia dopo un tour de force europeo, ma in casa Reyer l’emergenza Covid è drammatica. Come vede la sfida?

Milano arriva da un KO con la Stella Rossa e da una vittoria complicata contro lo Zalgiris, è stata una settimana impegnativa per i ragazzi di Messina, che non ha potuto – ovviamente – fare grandi rotazioni in Eurolega, dove i migliori servono sempre considerando il livello. Contro la Reyer, allo stesso modo, serviranno i top player, oltre che il contributo della panchina. È una partita condizionata dalle assenze dei veneti, ma come sempre mi aspetto che sarà la difesa di Milano a fare la differenza. A dire il vero sono ancora un po’ perplesso dal sistema offensivo, in cui è Rodriguez che prevale: nei momenti di difficoltà la palla va a lui, se è in serata la risolve con canestri e letture per i compagni, altrimenti diventa più complicato. Da considerare anche il rientro di un giocatore importante come Delaney. Al netto di ciò sono convinto che la vera forza dell’Armani in questa prima fase di stagione sia stata l’organizzazione e l’intensità in difesa”. 

Torna il derby di Basket City: sarà nuovamente Fortitudo contro Virtus.

Il derby ai miei tempi era parossistico, coinvolgeva dal magnifico Rettore dell’Università fino al custode della palestra. La tradizione che si cela dietro questa sfida è incredibile, si viveva una settimana sentendo il magma sobbollire sotto al terreno e poi la domenica il vulcano eruttava. Emozioni indescrivibili che non si sono perse negli anni. Sarà solamente un derby diverso, senza pubblico a caricare sugli spalti, ma per il tipo di partita che è le emozioni non mancheranno, perché da inizio settimana questa partita ti entra sotto-pelle. Non mancano le sfide tra giocatori, i più rappresentativi Banks e Teodosic, ma anche gli italiani con Fantinelli e Pajola, una delle rivelazioni di questo campionato. Nel derby, poi, può sempre succedere di tutto, spesso ha vinto la sfavorita e questa sfida potrebbe essere la cura di tutti i mali di questa Fortitudo”. 

Concludendo, Sacchetti presto dovrà anche pensare all’impegno con la Nazionale, se non dovesse rialzare la testa la sua Fortitudo, potrebbe essere influenzato? 

No. Io credo che saprà uscire dal suo abito attuale e saprà vestire quello dell’allenatore della Nazionale. Sarà interessante il suo aiuto ai giovani, anche divertente vederlo avere a che fare con loro. Non abbiamo immediate necessità, quindi è importante dare spazio anche a loro. In generale credo che fare il CT sia molto differente, anche io, al tempo, lavoravo per preparare un solo mese di avventura rimanendo a guardare per gli altri undici mesi”.