TORINO – Al termine di Virtus Bologna-Venezia, in sala stampa, hanno parlato i due allenatori.

Queste le parole di Naven Spahija:

“Voglio congratularmi con Scariolo per come ha preparato la partita, specialmente nel secondo tempo dove noi abbiamo sbagliato molto soprattutto tiri aperti. Nel primo tempo almeno stavamo difendendo bene.
Volevamo giocare una pallacanestro rapida ma non abbiamo fatto altro che giocare di fretta. Abbiamo una strada lunga davanti a noi per migliorare, ma dobbiamo rimanere positivi e uniti. Stasera la Virtus è stata una squadra migliore di noi. Dobbiamo giocare insieme.
Nel secondo tempo abbiamo sofferto la pressione dei giocatori della Virtus sui nostri playmaker. Nel secondo tempo loro erano molto più pronti di noi e ci hanno messo in grandissima difficoltà. Siamo una squadre che di solito tira con il 43% da tre, oggi con il 19%. Battere la Virtus tirando così è impossibile.
Ci sono tante cose che dobbiamo cambiare se vogliamo seguire il mio credo cestistico. La difesa è la mia proprietà. Virtus Bologna e Pesaro non sono dello stesso livello. Voglio vedere giocare in velocità con anche tiri in transizione, ma prima di tutto va sistemata la difesa”.

Queste le parole di Sergio Scariolo:

“Sono molto soddisfatto di aver passato questo quarto di finale. Lo temevamo e si è visto nel primo quarto dove abbiamo giocato con nervosismo e tensione. Nell’intervallo abbiamo cercato di calmare un po’ gli animi in modo da essere più rilassati in attacco e più fisici in difesa. Credo che qui ci sia stato il salto di qualità che ci ha permesso di scavare il break che siamo riusciti poi a mantenere. Siamo contenti di vedere Toko attaccare il ferro, Milos servire assist, Beli segnare in uscita dai blocchi e Hackett dirigere la squadra. Jaiteh penso che sia stato decisivo perché, nonostante i soli due punti segnati, ha difeso molto bene su Watt. Abbiamo giocato con una rotazione a dodici, non ci sono scuse per non farsi trovare pronti. Bisogna archiviare in fretta questa sfida perché ci aspetta una semifinale ora. Dobbiamo recuperare le energie, vista anche l’anzianità e le tante partite alle spalle dei giocatori. Devono venire fuori orgoglio e classe”.

“Ojeleye e Lundberg sono in una situazione grigia che ci complica le cose. Non sono nè del tutto fuori nè del tutto dentro. Lundberg oggi ha provato ma gli mancano fiducia e sensibilità. Domani faremo delle valutazioni e vedremo, i dodici giocatori da impiegare verranno valutati di volta in volta”.

Nell’immagine Sergio Scariolo, foto Ciamillo-Castoria