Torino si tinge di un azzurro che è mare, è cielo, è amore.

Dopo 18 anni Napoli torna sul tetto della Coppa Italia, da outsider, da imbucata al ballo, da squadra a cui bastava esserci.

Milano deve inchinarsi con il risultato di 77-72.

Una partita dominata nei tempi e nei modi da Tyler Ennis. Vinta con il cuore, con la forza di una squadra che crede fermamente in sè stessa e nel suo coach.

Piangi di gioia, Napoli, te lo meriti!

 

LA CRONACA

Entrambe le squadre partono con i loro quintetti base, Mirotic comincia la gara dalla panchina mentre Owens riprende il posto al centro del pitturato partenopeo in quello che è il terzo quintetto diverso schierato da Milicic.

L’Olimpia parte subito forte con la tripla dall’angolo di Melli che allunga subito a cronometro fermo; Napoli risponde con l’ottima penetrazione di Sokolowski che batte proprio il neo capitano della Nazionale.

La GeVi pareggia i conti con la tripla di Zubcic, poi opera il sorpasso con la zingarata di Ennis che s’incunea per trovare l’appoggio.

È un buon momento, Zubcic trova il secondo canestro pesante dalla sua mattonella, parziale di 8-0 e primo allungo biancoazzurro (6-11).

È una GeVi spettacolo, Sokolowski ispira, Owens inchioda l’alley-oop, Ennis lavora in post per trovare il canestro dall’area colorata, 8-15 e primo time out per Ettore Messina.

La mossa del coach dell’Olimpia è l’inserimento di Hines che si fa subito apprezzare per il giro dorsale che spegne il parziale avversario.

Primi punti anche per Mirotic, 2/2 dalla lunetta per l’ispanomontenegrino; Napoli non si fa intimidire e mantiene le distanze con Ennis.

Ancora un botta e risposta, all’ennesima lezione di come dovrebbe giocare un pivot del Professor Hines replica Sokolowski dalla media; il braccio di coach Milicic fa una guardia serrata su Shields ma non può sdoppiarsi e Mirotic inventa un canestro di puro talento, prima, e una tripla delle sue, poi, per riportare l’Olimpia a contatto (19-21) quando spunta l’alba dell’ultimo minuto.

L’ultimo possesso della GeVi nel quarto lo gestisce Ennis che gioca con il cronometro, poi inventa la tripla dal palleggio, 19-24 al primo intervallo.

Napoli vuole subito azzannare la partita in avvio di seconda frazione, Pullen si butta dentro e lucra due liberi che valgono di nuovo il massimo vantaggio, ritoccato ancora da un Ennis in stato di grazia (19-28); dall’altra parte l’Olimpia ha il miglior Mirotic visto a Torino, la sua tripla vale il -6.

Finalmente si fa vedere anche Shabazz Napier, dal suo primo attacco dal palleggio trova un viaggio in lunetta che sfrutta del tutto.

Chi manca è Shields, mentre Melli riporta ad un solo possesso una Milano che stringe le maglie difensive (26-28).

In campo c’è qualche scaramuccia tra Melli, sanzionato con il fallo tecnico, Voigtmann e Zubcic; è Napoli a trarre vantaggio dal gioco spezzettato, Sokolowski e Brown rimettono due possessi pieni di distacco (26-32), il canestro rovesciato di Ennis replica all’entrata di un astuto Napier che attacca Brown, carico di tre falli.

L’Olimpia prova a scuotersi con Voigtmann che buca la difesa in palleggio e porta a casa il ferro ma Napoli è viva, anzi viva e vegeta, e risponde con la tripla “alla Pullen” di Pullen (32-39).

È sempre il tedesco a creare, altri 4 punti consecutivi ricuciono fino al 36-39, Milicic decide di fermare l’inerzia con il time out.

Messina prova a frenare gli avversari con la zona ma la posizione di Voigtmann è troppo passiva, ne approfitta De Nicolao per il più facile dei canestri.

Al 20’ è 36-43 GeVi.

L’avvio di ripresa dei partenopei è tonante, Owens vola ad affondare la bimane e Zubcic segna la sua terza tripla di serata, 36-48 e time out per Messina.

Ci pensa Melli a chiudere l’emorragia con 6 punti consecutivi che valgono il -8 (42-50); Milicic deve registrare il quarto fallo di Brown mentre Hall riporta a due possessi l’Olimpia dal perimetro.

Milano è tornata in partita e trova il -3 con lo schiaccione in contropiede di Melli, time out GeVi.

Napoli, come da sua abitudine, esce bene dalla panchina con Owens che vola ancora oltre il ferro e Zubcic, bravo a prendersi tre liberi e realizzarne 2 due che valgono comunque il 47-54.

Mirotic vede Napoli e si trasforma, trovando il suo diciottesimo punto personale, tuttavia Sokolowski attacca Hall e si guadagna il giro in lunetta che annulla quanto fatto dall’avversario.

La GeVi comincia l’ultimo minuto della terza frazione sul +9 (49-58) e lo mantiene anche dopo i liberi di Shields; a tenere a sole 7 lunghezze l’EA7 è ancora il solito Nikola Mirotic.

È ancora l’ala scuola Real Madrid a farsi vedere in avvio di quarto periodo, da una rubata di squadra nasce il contropiede del 55-60.

È un Milano nettamente più aggressiva, quella scesa in campo, che costringe Napoli a portare i blocchi per il pick ‘n roll quasi a metà campo; per fortuna dei partenopei Shields continua a sbagliare tiri non da lui.

Gli uomini di Milicic, però, non riescono a capitalizzare in attacco, asfissiati dalla difesa allungata biancorossa.

Servono oltre 3’ per ritrovare il fondo della retina, nasce tutto dallo scippo operato da Ennis ai danni di Napier che Sokolowski appoggia al tabellone.

Melli è indiavolato, ancora una volta fa il vuoto in area per trovare il suo punto numero 20, tuttavia Napoli resiste e replica con 4 punti in fila di Brown (59-66).

I partenopei commettono una disattenzione difensiva, Napier la punisce dal perimetro. Quando Milano sembra riprendere l’inerzia, Tyler Ennis buca la difesa e alza la palla, dall’altra parte non può che esserci Tariq Owens, +6 e time out per Messina a 2’54”.

Ora è una battaglia, a rimbalzo volano anche colpi proibiti da ambo le parti; Napoli trova il +8 allo scoccare del 38’ di gioco ma Mirotic è mortifero dall’arco, 65-70.

Milano rientra totalmente in partita con la tripla di Shields da ben oltre la linea dei 6,75, è il -2 a 1’08 dalla fine, Milicic chiama ancora il time out.

È l’ultimo minuto, Napoli ha solo un fallo speso, Milano è in bonus ma ha palla in mano e trova il sorpasso con Shields ma viene subito ricacciato indietro da Pullen, talento e follia, 71-73 a 13”4 dall’ultima sirena della finale.

A 9” esatti l’instant replay lascia tutti con il fiato sospeso, dopo secondi interminabili gli arbitri assegnano la rimessa a Napoli.

Hall commette subito fallo su Sokolowski che va in lunetta con 8”4 ancora da giocare; l’ala polacca segna il primo, solo retina, segna anche il secondo.

Sul ribaltamento di fronte si arriva a due liberi, Messina chiama l’instant replay per chiedere il fallo antisportivo ma viene sconfessato dal video.

In lunetta va Shabazz Napier, primo dentro e tensione che si taglia con il coltello. Sbaglia il secondo, palla a Napoli.

I liberi di Ennis danno il là alla festa, Napoli è campione della Coppa Italia!

QUI le statistiche del match

 

Nell’immagine Tyler Ennis, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco