Sergio Rodriguez, il migliore in campo/Foto Ciamillo-Castoria
di Andrea Ranieri
Il derby tra Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano vede i biancorossi uscire vincitori (71-89), non però senza faticare. La Bennet gioca infatti un ottimo primo tempo, soprattutto in attacco, andando a riposo in vantaggio sul 44-43. A essere decisivo è il terzo periodo, in cui Milano torna a mostrare la propria durissima difesa e da questa trae l’energia offensiva per piazzare il decisivo parziale di 14-30, che segna definitivamente il risultato. Diamo dunque i voti ai protagonisti della sfida.
Pallacanestro Cantù
Jaime Smith, voto 7: gioca un’ottima partita, nonostante la lunga lontananza dai campi. E’ il faro offensivo dei suoi sia attaccando il ferro sia tirando da fuori e per lungo tempo resta un rebus per i difensori milanesi.
James Woodard, voto 5.5: comincia molto bene, come tutta la squadra, poi soffre la fisicità della difesa milanese, pur trovando un canestro molto bello dal palleggio.
Andrea Pecchia, voto 5.5: anche lui segue l’andamento della propria squadra. Si fa subito vedere con due imperiose incursioni al ferro, ma poi Milano gli nega la mano destra e lui sparisce dalla partita.
Marteen Leunen, voto 6: distribuisce 5 assist e segna 9 punti grazie al tiro dall’arco, la sua classica prestazione. Gioca misteriosamente molto poco nel secondo tempo, quando la sua intelligenza cestistica sarebbe stata molto utile.
Sha’Marcus Kennedy, voto 6: soprattutto nel primo tempo è una spina nel fianco per la difesa milanese, essendo molto bravo a rollare dopo il blocco e a ricevere in corsa, beffando un paio di volte un difensore del calibro di Kyle Hines. Si vede poco nella seconda metà.
Gabriele Procida, voto 5: Pancotto gli regala 10 minuti abbondanti di campo, ma lui non riesce a farsi vedere in attacco, dove sembra difficile l’approccio con la fisicità milanese. Può starci per un classe 2002.
Donte Thomas, voto 4.5: per quello che dovrebbe dare è nettamente il peggiore per i locali. A parte una tripla messa a segno nel momento migliore della squadra, non si fa vedere in attacco e lavora male in difesa.
Jeff Johnson, voto 6.5: nel primo tempo i suoi canestri dal palleggio e i suoi uno contro uno sono un problema per Milano. Trova un paio di lampo anche quando Milano cresce, poi anche lui si scontra con la miglior difesa del campionato.
Andrea La Torre, voto 5: cerca di fare qualcosa di buono in difesa, dove ha però piedi troppo lenti per contenere i pariruolo meneghini. In attacco sbaglia tre tiri.
Jordan Bayehe, voto 6: quando gioca si batte, strappando anche un paio di rimbalzi offensivi su Hines e firmando anche 6 punti. Una giovane nota positiva.
Coach Cesare Pancotto, voto 6: rimane il dubbio sul pochissimo utilizzo di Leunen nella seconda metà di gara, ma dopo quasi un mese senza giocare i suoi impegnano Milano in maniera seria, mostrando sprazzi di un basket divertente ed efficace in attacco. E questo è già un grosso merito.
Olimpia Milano
Sergio Rodriguez, voto 8.5: non gli diamo 9 perché comincia male nei primissimi possessi, sia in attacco sia in difesa. Poi segna 5 triple quasi filate, rimettendo in partita l’Olimpia. Si traveste da tiratore puro e chiude con un irreale 8/10 da tre punti. E’ il migliore.
Kevin Punter, voto 4.5: a parte un bel palleggio arresto e tiro si vede che è stato fermo per cinquanta giorni. Prova a essere aggressivo in difesa ma viene battuto spesso; in attacco produce poco. Può starci, date le circostanze.
Shavon Shields, voto 7: silenziosamente firma un’altra doppia cifra di punti (13), mostrando un repertorio offensivo sempre più vasto. Nei secondi venti minuti la sua fisicità difensiva sulle guardie canturine si fa sentire.
Jeff Brooks, voto 6.5: non è tanto coinvolto ma è chirurgico in attacco. In difesa è l’unico che si batta anche nel primo tempo tra i suoi e il suo lavoro dietro prosegue nell’ottima ripresa. Continua la resurrezione.
Kyle Hines, voto 6.5: nel primo tempo è stranamente impreciso in difesa, ma cresce con l’andare del match e trova punti attaccando in velocità i lunghi avversari.
Andrea Cinciarini, voto 6: come sempre non è protagonista in attacco, ma si rende prezioso sporcando linee di passaggio e battendosi su tutti i cambi difensivi.
Paul Biligha, voto 6.5: Dopo Brescia Messina gli concede minuti (quasi 18) e lui ripaga. In attacco trova punti dalla spazzatura, mentre in difesa è bravissimo sia sui cambi contro gli esterni sia nell’intimidazione.
Davide Moretti, voto 6: gioca solo nel secondo tempo e sbaglia gli unici due tiri presi, peraltro aperti. Lo premiamo però perché sta mostrando grossi progressi nell’uno contro uno difensivo e per questo si merita gli applausi del proprio coach.
Zach Leday, voto 6.5: solita prova solida per l’ex Zalgiris, nonostante una percentuale da due inferiore alle abitudini (4/9). E’ sempre un fattore per energia, fisicità e tecnica in post-basso.
Riccardi Moraschini, voto 5: rientra dopo la guarigione dal Covid, ma non riesce a imporre la propria fisicità in difesa e in attacco si nota solo per un bel canestro dal palleggio. Solo un passo falso.
Vladimir Micov, voto 6: non deve sforzarsi troppo il Professore, che segna 7 punti con 2 tiri dal campo e lavora insieme alla squadra in difesa.
Coach Ettore Messina, voto 6.5: i suoi uomini cominciano molto male e lui reagisce con due rabbiosi timeout nei primi quattro minuti e mezzo. La vera svolta deve averla data una probabile strigliata nello spogliatoio, che ha riportato la squadra a difendere come da consuetudine.