Prove di carattere sono spesso quei fattori che rendono bene l’idea di quanto una squadra sia mentalmente solida e determinata, e dunque capace di fornire prove di forza dal profondo significato agonistico.

Così è stato per lo Zadar che, in occasione della penultima partita della stagione regolare della Premijer Liga croata, ha superato lo Split in un incontro dal triplice valore: derby di Dalmazia, rivincita della finale dello scorso anno, scontro diretto tra le prime due della classe.

A caratterizzare la partita, tuttavia, è stato un andamento altalenante, che ha elargito un vero e proprio sapore di finale anticipata tra i campioni di Croazia in carica e la compagine considerata l’alternativa maggiormente accreditata.

Cuore e carattere

Lo Split ha comandato un una prima metà dell’incontro dai ritmi tanto controllati da permettere agli ospiti di trovare, con notevole disinvoltura, l’uomo giusto al momento giusto in situazioni di pick’n’roll.

Forte soprattutto di un 66,7% da due e di un 50% da tre nel primo quarto, la squadra erede della gloriosa Jugoplastika ha difatti chiuso avanti di 12 alla pausa lunga (31:43).

Nel secondo tempo, tuttavia, lo Zadar ha cambiato pelle e, grazie ad una difesa più aggressiva, tale da favorire una percentuale perfetta da due punti (100%), ha trovato il vantaggio in una manciata di minuti, mettendo a segno un parziale di 11:0 al rientro dagli spogliatoi.

Con le due squadre appaiate nel punteggio ad inizio ultimo quarto (62:61), è stata sempre la velocità di gioco dei campioni di Croazia in carica, costantemente favorita da una difesa attenta, a permettere allo Zadar di creare situazioni di vantaggio in transizione e, così facendo, prendere il largo.

Un parzialone di 22:4, agevolato da due stoppate, due palle perse provocate ed un possesso rubato, oltre che da un 54,5% dalla lunga distanza, ha, infine, permesso ai biancoblu mettere in cassaforte una vittoria in doppia cifra (93:74).

Difesa e transizione

Ancora una volta nel corso della stagione, coach Danijel Jusup ha portato lo Zadar a vincere grazie ad un gioco in transizione con dominio a rimbalzo, difesa disciplinata e libertà in fase offensiva.

31 punti subiti, 29 rimbalzi catturati e solo 16 concessi agli avversari negli ultimi 20 minuti di gioco sono dimostrazione di come, nel secondo tempo, lo Zadar abbia giocato quel tipo di pallacanestro che, nella stagione in corso, ha già permesso ai dalmati sia di vincere una Coppa Krešimir Ćosić, che di conquistare i playoff di Lega Adriatica.

19 punti e 6 triple messe a segno da Arijan Lakić, un Luka Božić in doppia doppia con 17 punti ed 11 assist, ed un capitan Marko Ramljak anch’egli autore di 17 canestri con 6 rimbalzi sono stati i protagonisti di un successo che ha assicurato allo Zadar il primo posto matematico, con 30 vittorie in 32 incontri disputati.

Per lo Split, la partita è stata l’ennesima dimostrazione di quanto, come già spesso accaduto, l’assenza di carattere condizioni le prestazioni della squadra sia nel campionato croato, che in Lega Adriatica, dove, in particolare, i playoff, per i gialloneri, sono svaniti all’ultima giornata.

Shannon Shorter con 21 punti e 4 triple, e Lewis Sullivan con 11 punti e 5 rimbalzi sono stati, nello specifico, i migliori marcatori per la compagine allenata da coach Slaven Rimac, ora sicura del secondo posto con un bilancio di 27 vittorie e 5 sconfitte.

Sconfitte per Cibona e Cedevita

Nelle altre partite della giornata, da segnalare, in primis, è la sconfitta esterna della Cibona di Zagabria sul campo di uno Škrljevo guidato da 20 punti di Travion Hollowell (94:86).

Già sicura del terzo posto, la compagine allenata da Dino Repeša, con Dalibor Bagarić nelle vesti di direttore sportivo, è, tuttavia, al secondo scivolone consecutivo nel torneo.

Con una sconfitta sul campo del Furnir Dubrava (90:76), anche la Cedevita Junior di coach Damir Mulaomerović è stata una squadra di alta classifica, già sicura del quarto posto, a cadere in trasferta.

Il Furnir, trascinato dal promettente Toni Ročak con 14 punti e 9 rimbalzi, ha, da parte sua, mantenuto vive le speranze di ottenere un posto nei playoff, condividendo l’ottavo posto con la Šibenka di Sebenico.

Chi difende e chi attacca

Zadar, Split e Cibona sono le migliori difese del campionato in termini di punti concessi a partita, mentre, sempre sul piano difensivo, Dinamo Zagrabia e Dubrovnik sono le prime quadre del torneo in materia di possessi rubati e palle perse provocate.

Le prime due della classe, altresì, posseggono la migliore presenza sotto le plance, con lo Zadar e lo Split a staccare le altre squadre nella classifica delle compagini capaci di catturare il più alto numero di rimbalzi ad incontro.

Lo Zadar è anche il miglior attacco della competizione, affiancato dalla Cedevita non soltanto nella graduatoria della media punti segnati a partita, ma anche nel ranking delle squadre con la più solida circolazione di palla del torneo.

Mentre lo Šibenka, al contrario, è la squadra che, più di tutte, fa affidamento ad azioni personali, Cibona e Dubrovnik sono le compagini con il migliore controllo di palla del campionato.

Matteo Cazzulani

Foto di Zvonko Kucelin / KK Zadar