di Valerio Laurenti
E’ lui, come vi abbiamo annunciato nei giorni scorsi, è Darius Thompson l’MVP del mese di novembre proclamato dai lettori di Basket Magazine attraverso il nostro sondaggio che ogni settimana vi proponiamo sui nostri profili fb e instagram. Come ad ottobre,dopo D’Angelo Harrison, a trionfare nel nostro sondaggio è un giocatore della Happy Casa Brindsi, e non è un caso visto come la banda di coach Vitucci sta sbalordendo tutti ed è seconda in classifica alla vigilia del big match a Milano contro l’opulenta ed imbattuta Olimpia.
Nato il 4 maggio 1995, la guardia statunitense di Mursfreesboro, 193 cm d’altezza, con le sue grandi prestazioni in questo mese è riuscito ad ottener questo riconoscimento a…suffragio popolare finendo davanti ad altri grandi protagonisti del mese di San Martino come il pivot della VL,Tyler Cain, un Alessandro Pajola play del futuro virtussino ed azzurro, e un altro giocatore di Pesaro, Carlos Delfino, l’ennesimo argentino (come Scola a Varese) che sta vivendo l’elisir di lunga vita. E allora abbiamo pensato di andare a conoscerlo meglio e presentarvi il suo mese d’oro nel dettaglio ma anche un po’ il personaggio Darius Thompson e la sua storia.
Tornando a Darius Thompson, davvero un novembre magico, per lui e tutta la squadra brindisina, in cui ha registrato 17 punti di media, con un picco di 25 punti, contribuendo pesantemente ad estendere a nove il numero di vittorie consecutive dei pugliesi. Il giocatore brindisino invece nella stagione sta girando a 13 punti di media a partita e 4,3 assist dimostrandosi la spalla perfetta per Harrison, come lo era stato la scorsa stagione per Banks ed uno degli uomini chiave di Frank Vitucci.
Inoltre l’esterno originario del Tennessee, è l’unico americano ad esser rimasto – mentre i compagni sono volati ad accettare offerte economiche più allettanti, vedi Banks – della squadra della scorsa stagione dimostrando il suo attaccamento alla città e alla maglia di Brindisi e di voler proseguire il suo percorso di crescita nel campionato italiano, tanto da non avanzare nuove pretese economiche e anzi accettando di spalmare diversamente il contratto già in essere. Il presidente del club brindisino Fernando Marino ha convinto il suo Usa a credere nel progetto della New Basket di crescita ancora insieme, trovando la risposta positiva di Darius tanto attesa e voluta e con essa mitigando e andando oltre la delusione che gli altri cinque Usa,che nei programmi societari avrebbero dovuto essere confermati, se ne fossero andati nonostante le buone proposte del club: e poi, coach Frank Vitucci, che da quattro anni regala a Brindisi soddisfazioni oltre ogni aspettativa, e il ds Simone Giofrè sono stati ancora più bravi, trovandone di nuovo altrettanto ed anche più bravi. Al momento della conferma di voler restare in maglia Happy Casa, il club lo ringraziò pubblicamente con queste parole: “Ci teniamo a ringraziare Darius per aver accolto immediatamente la nostra proposta al fine di rimodulare un contratto già in essere per la prossima stagione. Darius ha deciso di rimanere con noi per proseguire nel progetto tecnico iniziato questa stagione rinunciando a parte dell’ingaggio già pattuito per la prossima annata e testimoniando così di aver compreso all’istante la situazione di difficoltà creata dall’emergenza attuale. È dunque con estrema soddisfazione ed orgoglio che annunciamo di poter ripartire a costruire il nuovo roster per prima cosa da un uomo di grande intelligenza oltre che da un ottimo giocatore“.
L’americano figlio di mamma Felicia e papà Lonnie era arrivato in Puglia nella scorsa stagione dal club olandese ZZ Leiden: una stagione da assoluto protagonista alla sua prima esperienza in Europa, dopo aver completato gli studi al college tra Tennessee (2013-14), Virginia (2015-2017) e Western Kentucky (2017-18). Nell’ultimo anno da senior era stato inserito nel miglior team del C-USA All Tournament e nel secondo team della C-USA All-Conference con 13.6 punti di media tirando con il 46% dal campo. In Olanda, si era rivelato il miglior realizzatore del campionato con 18.9 punti a partita tirando con il 40% da 3, il 54% da 2 e l’82% ai liberi con 5.3 assist e 4.1 rimbalzi di media. Cifre che gli sono valse il premio di MVP della Duch Basketball League (DBL) e ‘Statistical Player of the year’ giocatore dell’anno per migliore efficienza in campo. Il 24 aprile ha alzato al cielo la NBB Cup (Nationale Basketbal Bond) da miglior giocatore e top scorer della finale di Coppa d’Olanda. Nella competizione europea della FIBA Europe Cup, disputata sempre con la formazione olandese, ha vinto la classifica dei top scorer grazie ai suoi 22.4 punti di media a partita conditi da 5.1 rimbalzi e 3.9 assist. La miglior prestazione stagionale è stata registrata in regular season mettendo a referto 36 punti contro i turchi del Sakarya. Al secondo turno ‘Round of 16’ ha sfidato la Dinamo Sassari, squadra poi vincitrice della competizione, nel doppio turno di andata e ritorno realizzando 25 punti e 4 assist in Sardegna e 21 punti + 11 rimbalzi e 4 assist in Olanda. In questi due anni a Brindisi è maturato partita dopo partita passando dagli 11 punti con 4 assist della scorsa stagione fino ad arrivare ai 13,7 con 4,3 assist di questo campionato ,in cui sta ottenendo la sua consacrazione in Serie A.
Insomma, un bomber di razza, ma che sta dimostrando di essere un giocatore totale e duttile. Capace anche di dare sostanza e fisicità al sistema difensivo quando coach Vitucci glielo richiede puntando sul suo atletismo che lo porta a poter marcare avversari anche ingombranti e pericolosi offensivamente, pronto a mettersi al servizio della squadra e di compagni dai tanti punti nelle mani come Banks prima e Harrison oggi, armando le loro armi e dettando il gioco con illuminazioni vincenti all’insegna del primo comandamento cestistico: conta la squadra, non il singolo. Poi, all’occorrenza, come già successo più volte, in grado anche di risolvere e portare soluzioni alternative se le difese avversarie asfissiano i compagni bomber per ruolo; e allora ci pensa lui, anche quando la palla scotta,
Potenzialmente vale già l’interesse di top team dalle grandi ambizioni ma intanto lui e Brindisi si godono una storia fatta di soddisfazioni sul campo e sentimenti che vanno oltre, e puntano a continuare a stupire. Domenica l’esame più difficile, la ricca e favoritissima per lo scudetto armata milanese di coach Messina, il possibile duello per Darius con un altro grande playmaker come Rodriguez. Senza nulla da perdere: vada come vada, niente cancellerà le cose stupende fatte finora, e scommetteremmo che non siano finite. Per questo tutta Brindisi ha già riconosciuto orgoglio ed affetto infinito a Darius e i suoi compagni.
Un vincitore a tutto merito per il nostro sondaggio nel mese di novembre, giustamente premiato dai nostri lettori e followers. Vedremo a chi toccherà a dicembre, e magari Harrison e Thompson che hanno trionfato nei primi due mesi di stagione, saranno ancora in lizza tra i migliori, anzi, statene certi. Alle prossime votazioni allora, in attesa di eleggere a fine stagione l’MVP di Basket Magazine, e soprattutto di tutti voi che state partecipando alla nostra iniziativa con tanto entusiasmo e che continuerete a vivere insieme a noi.
Per ora, però, tutti in piedi per Darius Thompson!