Damiano Montanari per Stadio ha intervistato coach Alessandro Finelli. L’allenatore bolognese ha parlato di Fortitudo e di tutte le difficoltà che i biancoblu stanno affrontando in questo inizio di stagione.
Queste le sue parole:
“La Fortitudo è forse la società più penalizzata dall’assenza del pubblico. È un momento difficile, un inizio di stagione completamente diverso da quelli precedenti, servono tanta pazienza ed equilibrio nel fare valutazioni. Di sicuro la Effe ha tante. scommesse. Sta dando opportunità a giocatori senza esperienza in Serie A come Palumbo, Sabatini e Dellosto oltre a Totè, che ha però collezionato solo le presenze l’anno scorso a Pesaro in una squadra che ha vinto una sola gara in campionato. Tutti sappiamo quanto incida la Fossa dei Leoni e quante partite siano state girate nel terzo quarto grazie all’energia del pubblico e del palazzetto pieno. In più non dimentichiamo che contro Varese alla Fortitudo è mancato Banks, un uomo decisivo per come è stata costruita la squadra, e che nella prima giornata a Roma gli avversari hanno schierato un quintetto americano con molta esperienza, con una coppia di lunghi come Wilson e Hunt che ha fatto molto bene in Italia.
Problemi con le ali? Sulla carta il cambio di Withers è Mancinelli, che ha avuto problemi fisici come Banks. Ha 37 anni e per i tempi di recupero serve pazienza. Mancio ha sempre fatto il suo, per cui prima di parlare di mancanza di una vera ala forte aspetterei che il capitano ritrovasse una condizione accettabile e si prendesse quei 15 minuti di qualità che deve dare alla squadra nel suo ruolo. Per il cambio del play è prematuro stilare bilanci, soprattutto per Sabatini. Lo scorso anno ha ricevuto tante critiche anche un giocatore esperto come Stipcevic. Gherardo ha qualità morali e di mentalità per potersi adattare a questa nuova realtà. Poi è logico, gli serve fiducia. Non è facile per un atleta avere autostima quando sente parlare costantemente di alternative.
Fantinelli? E’ una certezza, sono anni che gioca avendo la squadra in mano. Può certamente ambire alla Nazionale, è troppo umile per ammetterlo. Pur avendo caratteristiche notevolmente diverse non mi sembra di livello inferiore a Spissu”
La Redazione