Il presidente Gianni Petrucci è stato intervistato da Piero Guerrini su Tuttosport e ha toccato diversi temi. Segue un estratto delle sue parole.
Sul sorteggio avvenuto nella giornata di ieri: “Il sorteggio può essere buono. Ma poi sono poi tutti gironi difficili, pensate a quanto è successo all’Argentina. Il viaggio sarà lungo, però come ha detto giustamente il ct Pozzecco, bisognerà vedere in quale situazioni si presenteranno i nostri giocatori e gli avversari. Ci siamo conquistati la possibilità, ce la giocheremo fino in fondo. Speriamo di godercelo”.
Sulla gestione Pozzecco e l’incarico part-time: “Sono sempre stato contrario. Ma è come quando un calciatore non vuole restare in una società. Pozzecco voleva fare esperienza in Eurolega, sono contento per lui e lo sento quasi ogni giorno. È un trascinatore, auguro che abbia fortuna e i primi risultati sono positivi”.
Sulla ricandidatura a presidente federale: “Voglio candidarmi e mi ricandido. È cambiata la legge e se Dio vuole mi ricandido. Finché avrò la lucidità ritengo di avere titoli, competenze e persone capaci intorno. L’altro giorno mi ha chiamato un grande giocatore che ha appena lasciato. Sarà con noi nella finestra di febbraio delle qualificazioni, non solo capo delegazione, ma per i rapporti internazionali. È Gigi Datome, stimato in tutto il mondo del basket, un ambasciatore. È con Milano, ma ho parlato con Ettore Messina ed è d’accordo. Datome sarà parte attiva per la Nazionale insieme con Trainotti. Ho perso come collaboratore Gaetano Laguardia, fortunatamente ancora in vita. Ma mi avvalgo dell’esperienza di altri dirigenti molto capaci: Margaret Gonnella e Davide Paolini, altro presidente del territorio. In una federazione non basta un Petrucci. Io riconosco le persone brave, che mi supportano in tante cose in cui potrei non essere preparato. Non sono solo, ora sono nella bella Sicilia dove c’è un’altra presidente di valore. Cristina Correnti ha fatto un lavoro straordinario in questa terra. Ho avuto due grandi maestri, Carraro e Pescante. Carraro mi portò ragazzino alla lega calcio professionisti, andai a vivere al residence del Milan. Pescante mi chiamò alla segreteria generale del Coni.”
Sulle questioni legate alla Lombardia: “Voglio chiarire: il presidente del comitato regionale è convinto di avere tutti i voti della Lombardia, ci confronteremo al momento opportuno, se avrò un avversario. Io sono sereno, sarà quel che sarà. Ho avuto tante soddisfazioni, me ne vorrei prendere ancora un’altra. Gli altri devono essere più bravi. Per quanto riguarda il comitato è nato un altro problema che stiamo esaminando. Ma non voglio parlare, porterò tutti i documenti in consiglio federale. Ho la coscienza a posto, sono allenato alle elezioni.”