Nuovo appuntamento del mercoledì con A2 Emoticon, la rubrica di BM dedicata al secondo campionato di interesse nazionale. Senza ulteriori indugi andiamo a sviscerare il meglio e il peggio di questa quindicesima giornata e ad assegnare i premi individuali della nostra redazione.
IL MEGLIO
- PROVA A PRENDERMI
Cantù e Forlì cominciano il nuovo anno nello stesso modo in cui avevano terminato il vecchio: vincendo. Decima in fila per i Sacchetti boys, settima per i Martino’s, primo posto per entrambe. Troppo forte Cantù per la povera Rieti, cui viene anche concesso il vantaggio di presentarsi in campo senza il miglior marcatore della squadra, Stefan Nikolic. Già, perché quest’anno in Brianza se non è zuppa è pan bagnato. Ecco allora le prove monstre di Dario Hunt (21+13), Baldi Rossi (17+7) e Bucarelli (16+7). Il derby della Romagna è invece poco più di una formalità; Forlì domina, tocca il +28 e manda un segnale chiarissimo a tutti quanti. L’asse Valentini-Adrian produce 37 punti, al resto ci pensa il solito Cincia. Dodici vittorie nelle quindici partite disputate finora, un rullino di marcia da primo posto assicurato se solo non fosse per quella guastafeste della Tramec Cento. Gli uomini di Ceccacci continuano a tallonare l’Unieuro, in attesa -chissà- del momento più opportuno per metterle il più classico dei bastoni tra le ruote. Quella contro Chiusi è la sesta vittoria filata per Cento, una squadra sempre meno favola e sempre più realtà.
- L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI GENTILE
Comincia bene la carriera da capo allenatore di Carlo Finetti, promosso allenatore di Udine dopo l’addio di Boniciolli. Giovane, anzi giovanissimo, perché con i suoi 27 anni, Finetti è di gran lunga più giovane di molti dei suoi giocatori. Non facile, insomma, inserirsi in un gruppo che conta, tra gli altri, giocatori del calibro di Marco Cusin, Michele Antonutti, Raphael Gaspardo e Alessandro Gentile. Proprio quest’ultimo ha registrato -anche lui- il suo esordio ufficiale in campionato. Un bell’esordio, con canestri pesanti nel momento decisivo, senza strafare ma dimostrando in modo incontrovertibile le potenzialità infinite che un giocatore col suo pedigree può avere nella seconda lega nazionale. 14 punti in 27’ minuti per lui, senza dimenticarsi che, eccezion fatta per qualche minuto in coppa Italia, Gentile era fermo da maggio a causa di un incidente domestico.
- DALMONTE E L’AMULETO PUGLIESE
La notizia della giornata è senza dubbio che la Fortitudo è finalmente riuscita a vincere una partita in trasferta. Gli uomini di Dalmonte si presentano a Nardò forti (si fa per dire) di un penoso record di 1-6 lontano dal Paladozza. L’ultimo successo esterno risaliva addirittura al 16 ottobre, sempre in Puglia ma a San Severo. Salgono quindi a due i successi esterni di Bologna, entrambi in terra pugliese, dove pare che la maledizione della Fortitudo non abbia effetto. La Effe vince una partita molto pesante, non soltanto per i sopracitati motivi. Dopo i due brutti KO rimediati contro Forlì e Cento, per la Fortitudo era fondamentale evitare una terza sconfitta che avrebbe fatto molto male, sia in termini di classifica ma soprattutto di morale. Eppure non era affatto scontato, perché Nardò si presentava come una delle squadre più in forma del girone (3 vittorie consecutive) e soprattutto vista l’assenza del bomber Pietro Aradori. E dunque vittoria sia, due punti importanti che scacciano via fantasmi pericolosi, ma forse (anzi, sicuramente) non del tutto. Il -quasi- mese di stop doveva servire alla dirigenza per ragionare sull’eventualità di un intervento sul mercato che non è arrivato. E nel frattempo a Nardò è arrivata l’ennesima pessima prestazione di Steven Davis. E ora?
IL PEGGIO
- MANTOVA NON VINCE PIÙ
Quarta sconfitta consecutiva per gli Stings, precipitati senza appello dal Ponte del Diavolo. Brutta gita in quel di Cividale per i ragazzi di Giorgio Valli, sprofondati nel punteggio senza mai mettere il muso avanti. La Staff fatica tantissimo, troppo, a trovare la via del canestro; emblematico il dato di due soli giocatori in doppia cifra. Prestazione decisamente grigia, poi, da parte dei due USA, che insieme combinano la miseria di 12 punti. Laquinton Ross (4 punti e -1 di valutazione) sta attraversando un momento sicuramente complicato, e questa potrebbe essere sicuramente una chiave di lettura del brutto momento mantovano. Siamo a gennaio, è vero, ma al momento la classifica è tutt’altro che bella: terzultimo posto e piena zona playout.
- CHIETI, VENTELLO E TUTTI A CASA
Altro momento delicatissimo è quello attraversato dalla Caffé Mokambo Chieti, che nelle ultime 10 ne ha perse addirittura nove. Molto preoccupante, poi, la sconfitta rimediata contro Ravenna, penultima. La formazione teatina era chiamata a vincere per dare continuità alla vittoria ottenuta sul finire dell’anno contro Cividale, ma così non è stato. Anzi, le ha prese di santa ragione. A Ravenna finisce -20, dopo una serata veramente disastrosa, per la quale non serve aggiungere tanto altro. Ultimo posto blindato e sensazioni parecchio brutte. D’altronde, quando l’ultima in classifica perde di venti contro la penultima non è mai un bel segno.
L’UNDER 22 DI GIORNATA, FEDERICO MIASCHI
Ad aprile di anni ne compirà 23, e non sarà più eleggibile in questa speciale categoria. Ma aprile è lontano, e quindi per oggi il nostro U22 di giornata è Federico Miaschi. Dopo un’ottima stagione disputata in quel di Treviglio, la guardia tiratrice classe 2000 ha scelto di vestire la maglia numero 11 dell’Assigeco Piacenza, rimandando così un possibile approdo nella massima serie italiana. Mercoledì, contro Monferrato, Miaschi ha ritoccato il proprio massimo stagionale, grazie ad una gara da 20 punti (4/7 da tre punti) e altrettanti di valutazione. Guardia con tanti punti nelle mani e di ottima taglia, Miaschi quest’anno sta faticando leggermente di più rispetto alla passata stagione, quando i punti erano 13 ad allacciata di scarpe, contro i 9 di questa stagione. Nulla di cui preoccuparsi, comunque: il talento c’è, e si vede.
L’MVP DI BM, DARIO HUNT
La chiave della vittoria di Cantù è stata sicuramente il dominio sotto le plance dei lunghi brianzoli. E questo dominio ha un nome e un cognome: Dario Hunt. Prova di forza del lungo ex-Fortitudo e Roma (tra le altre) che mette a referto una prova da 21 punti, 13 rimbalzi e 32 di valutazione. Preciso, affidabile e sicuro: nel clamoroso momento di Cantù c’è tanto Dario Hunt. Il figlio delle montagne del Colorado si sta infatti rivelando un’arma molto affilata nelle mani di Sacchetti. Il suo apporto in campo è molto più importante di quello che sole cifre non possono raccontare, nonostante quest’ultime siano comunque di tutto rispetto. Lungo vecchia scuola, ruvido e sporco, completamente privo di qualsivoglia finezza tecnica (basti pensare allo 0% da tre punti e il 50% scarso dalla linea della carità) ma dotato di una presenza e un agonismo che riesce a compensare tutto. Eccome.
IL QUINTETTO DI BM
Playmaker: Trevon Allen, Ferraroni Juvi Cremona (31 punti, 34 di valutazione)
Guardia: Isaiah Briscoe, Apu Old Wild West Udine (26 punti, 29 di valutazione)
Ala piccola: Giacomo dell’Agnello, UEB Gesteco Cividale del Friuli (16 punti, 10 rimbalzi)
Ala grande: Filippo Baldi Rossi, Acqua S.Bernardo Cantù (17 punti, 7 rimbalzi)
Centro: Dario Hunt, Acqua S.Bernardo Cantù (21 punti, 13 rimbalzi, 32 di valutazione).
I TOP DELLA GIORNATA
PUNTI: Trevon Allen (Ferraroni Juvi Cremona), 31.
RIMBALZI: Aaron Carver (Novipiù Monferrato), 15
ASSIST: Rota (UEB Gesteco Cividale), 9.
VALUTAZIONE: Trevon Allen (Ferraroni Juvi Cremona), 34.
Foto BasketInside
LUIGI AMORI