57 secondi alla fine, Pesaro e Cremona si stanno giocando la vittoria alla Vitrifrigo Arena, il risultato dice 87-84 per i padroni di casa che hanno un possesso importante per allungare il vantaggio, sbagliare ora invece darebbe la possibilità a Cremona di pareggiare.
C’è più pressione sulle spalle di Pesaro che, in caso di sconfitta, abbandonerebbe la Serie A, retrocedendo in A2. Gli uomini di Sacchetti quindi non possono permettersi passi falsi, la palla arriva così a Matteo Tambone, in serata e con più di venti punti già segnati, che trascinando Pesaro alla vittoria.
Cinciarini gli passa il pallone con 11 secondi di possesso disponibili, l’italiano senza pensarci due volte si lancia in area per penetrare e trovare un canestro facile da due, la difesa di Cremona però è ben piazzata e Eboua sembra pronto a stoppare il suo tiro in aiuto.
In un attimo di secondo, quindi, preferisce fare un arresto improvviso. Il suo difensore, Lacey, già sbilanciato in avanti per recuperare il suo scatto non ha il tempo per tornare indietro e contestare il suo tiro, provando quindi a saltare dove si trova verso l’alto, almeno per infastidirgli la visuale.
Tambone così lascia andare dalle sue mani la sfera a spicchi che inizia a seguire la traiettoria designata dal giocatore in maglia 15, il tempo di ricadere a terra e lasciare il braccio alzato che il pallone si avvicina alla retina velocemente sbattendo poi contro il ferro interno e depositandosi dentro il canestro.
Tambone si gira verso la panchina ed esulta con Cinciarini, Cremona è costretta a chiamare time-out, i 52.7 secondi sul cronometro modificheranno poco il finale di partita che, di fatto, si concluderà su quel tiro. Un tiro che, forse, permetterà a Pesaro di rimanere in Serie A, ma che almeno ha prolungato di una partita le speranze di tutti i propri tifosi.
Finisce 91-86, sono 24 i punti di Matteo Tambone, e Pesaro può ancora sperare di salvarsi.
Foto di Ciamillo Castoria