Solito appuntamento settimanale con la rubrica di BM sul momento del weekend.
Per questa volta abbiamo optato per un momento “dark”, quindi non bello e da favola, ma il contrario, sempre, però, decisivo. Stiamo parlando degli ultimi secondi di partita tra Reggio Emilia e Napoli, in particolare di due tiri liberi.
I padroni di casa si trovano in svantaggio, il punteggio dice 87-89, c’è una speranza però: Sokolowski, autore di una partita non bellissima, anzi, ben sotto i suoi standard, con soli 3 punti segnati, si posiziona sulla lunetta per tirare due tiri liberi. In caso di canestro in entrambi, la partita andrebbe molto probabilmente all’overtime, in caso di errore in uno dei due, il rischio di perdere sarebbe non più un’ipotesi ma una realtà.
Tutto nelle mani di Sokolowski. Il polacco cerca di concentrarsi il più possibile, tira il primo… la palla sbatte tra tabellone e secondo ferro e cade a terra. Fondamentale non sbagliare il secondo, il polacco si concentra ancora una volta, tira…ancora errore, gli ultimi secondi scorrono in un attimo sul cronometro, il pallone ritorna proprio in mano a Sokolowski come un segno del destino, ma c’è poco da fare, il cronometro dice 00.00 e il risultato 87-89, Reggio Emilia vince, porta a casa il risultato in una partita che ha condotto dall’inizio ma che ha rischiato di perdere nel finale.
Il Napoli perde per la seconda volta di fila, l’errore di Sokolowski condanna la squadra di Milicic. C’è poco da fare, il basket è anche questo, e il polacco lo sa, infatti a fine partita, per il giro di rito del palazzetto, prende per mano suo figlio e saluta tutti i tifosi, sembra che non sia triste o arrabbiato per il suo errore, in realtà cerca di nascondere le proprie emozioni, perchè è ben consapevole della brutta gara che ha fatto al di sotto dei suoi standard, ma sa già che si presenterà di nuovo un’altra possibilità e cercherà di raccoglierla.
Non arrivano insulti dai tifosi, come potrebbero esserci in altri sport, ci sono applausi, perché dopotutto sanno già che settimana prossima ci sarà la possibilità di vincere un’altra sfida, perché lo sport come la vita dà sempre altre chance, e lo sa anche Sokolowski, che torna a casa un po’ più triste ma pronto a rifarsi il prima possibile.
Foto di Ciamillo Castoria