Matteo Gentilini, presidente del Consorzio Club Fortitudo e main sponsor con Flats Service, è stato ospite di Vitamina Effe su Radio Nettuno Bologna Uno. Seguono le sue dichiarazioni.
Sulla Coppa Italia e il primo posto perso. “Sicuramente aver perso il primo posto mi ha dato tanto fastidio, abbiamo un record di 20-7 e io ripenso a come abbiamo perso le gare di Forlì e Verona. Non l’ho mandato giù. La finale di Coppa Italia è stata una soddisfazione, per come abbiamo battuto sabato Trapani. Domenica finchè c’è stata una partita di basket si è visto quello che possiamo fare, poi ci è stato tolto Freeman. Un colpo di unghia di Cinciarini? Ho sentito pure questo, da un giornalista. Ma la gente ci pensa, prima di parlare? E’ pure recidivo. Freeman avrebbe anche voluto rientrare, ma non ci vedeva proprio. E la squadra era cotta”
Sul gruppo squadra. “Vedo un gruppo compatto, che risponde sempre presente, capitanato da un grande coach che è il nostro valore aggiunto. E a Latina, con gli assenti, è andata in campo una squadra senza paura. Sono molto contento di come siano andate le cose quest’anno, a inizio stagione avremmo firmato per essere dove siamo, ovvero secondi e con una partita in meno. Ho visto un gruppo solido, a parte i primi minuti a Latina non c’è stata partita. Poi ho letto che loro sono poca cosa, ma i canestri vanno messi. Così come a Trapani, abbiamo visto che in una partita secca può succedere di tutto, e nessuno si sarebbe ipotizzato un risultato simile”
Sul mercato. “C’è una pista aperta che riguarda un giocatore, un movimento di mercato che potrebbe andare a buon fine. Non vogliamo svivacchiare ma non vogliamo buttare via i soldi, vogliamo fare innesti ma alle nostre condizioni. Abbiamo sempre detto che l’obiettivo era i playoff, lo abbiamo raggiunto stando primi per quasi tutto il campionato, abbiamo quasi vinto la Coppa Italia e persa per un fatto che non voglio ricordare. E vorrei chiarire una cosa: siamo otto soci, a dicembre ci siamo trovati, e guardandoci nelle palle degli occhi ci siamo detti di essere pronti a cercare la A1. Io vado alle partite, a tutte le trasferte, parlo con tutti, non ho niente da nascondere e vedo un mondo. Poi, sui social, vedo un mondo completamente diverso. Noi non vogliamo fare debiti, conosco i numeri del Consorzio a memoria e mettiamo spesso soldi nostri: leggere che siamo tirchi non fa per niente piacere – ha poi proseguito – Ora ragioniamo per il fine stagione, poi magari con penali di uscita. Ma non pensiamo a prendere qualcuno e averlo già in casa per l’anno prossimo, a meno che Caja e Basciano non abbiano altre idee”
Secondo quanto appreso da BM si tratterebbe di Marco Giuri, attualmente in forza a Treviglio.
Su Caja e sugli infortunati “Il coach ha contratto anche per l’anno prossimo. Poi non è che Basciano e Alibegovic mi dicano ogni cosa, ma penso che resterà. Fantinelli al 99% ci sarà sabato, mentre Aradori no”.
Sui rapporti interni alla squadra “Vedo gente che si sbatte e che ci tiene. Mi è dispiaciuto leggere che la Coppa non contava niente e ci sono stati solo infortunati: abito vicino a Taflaj, era distrutto, e sul pullman c’era molta tristezza. Ci tenevamo tutti, ma mettetevi nei panni di noi 8 soci: vincere la Coppa Italia al primo anno sarebbe stato davvero un vanto. Non serviva a niente? Ma non avete rispetto per gente che ha preso il pullman due volte tornando di notte, dopo una sconfitta?”
Sugli ingressi in società “Ci sono stati contatti per nuovi possibili soci. Sento in giro, nei bar, che Tedeschi avrebbe preso scartini, gente non economicamente esplosiva. Saremo scartini, ma abbiamo messo garanzie: abbiamo messo dei soldi ma anche garanzie, mentre ci sono imprenditori molto più benestanti di noi che, alla richiesta di certezze nel tempo, fanno fatica”
Sui passaggi di quote. “Era una cosa prevista. Siamo un gruppo compatto, e mettere d’accordo otto teste poteva non essere facile. Invece va tutto bene, ci sbattiamo, e voglio evidenziare che a differenza dello scorso anno nessuno di noi prende un euro. Giovanni Pennica è quello che lavora più di tutti, gestisce molti contatti, è una attività che gli porta via tanto tempo, e lo fa gratis, per dire. Siamo uniti da un ideale, l’amore per questa squadra, e stiamo andando avanti. Ho sentito qualcuno dire ai Tedeschi che hanno preso la Fortitudo per arricchirsi, e Andrea ha risposto da signore. Meglio che non lo vengano a chiedere a me: noi siamo qui perchè c’erano cose da cambiare, poi vedremo cosa succederà. Io non credo più all’imprenditore che da solo mette soldi, è una cosa che ho vissuto sulla mia pelle lo scorso anno, io spero che arrivi un fondo: ci sono mille imprenditori più ricchi di noi, ma nessuno si spende”
Sulla situazione del Consorzio “Bene. E’ partito con una montagna di debiti, ogni anno si parte da 330mila euro di debiti con le banche, dopo mutui fatti negli ultimi tre anni. Poi ci sono 200mila euro che all’atto di vendita sono stati addebitati al Consorzio – parlo di Consorzio, non di 103 – e altre cose da gestire. Abbiamo debiti da spalmare per dieci anni, e uno lo abbiamo pagato: quando sento che i soldi non ci sono vorrei che questo venisse ricordato. Innova ha portato un buon numero di consorziati, il resto lo dobbiamo trovare noi. Poi, siamo partiti tardi: chi entra nel Consorzio ha diritto a 2 abbonamenti, noi a ottobre non lo potevamo fare, e una cosa che spaventa è che quando entri ci devi stare almeno tre anni. Per questo stiamo pensando di modificare lo statuto, perchè tre anni a volte spaventano. Ci sono contratti che scadono nel 2025, fino al 2029 abbiamo un accordo garantito con Innova, e servono altri consorziati. Abbiamo una agenzia che va a cercare sponsor, e non mi è stato trovato nemmeno un consorziato: parlare di tre anni infastidisce, ed è stata una bella soddisfazione sentire Tonelli di Ascom chiedermi di rientrare. Spero che lui come Galletti, di Emilbanca, vogliano rientrare. Ad oggi siamo in 37. E mi ha fatto piacere che Stefano Monti di Punto M voglia entrare, cercando di arrivare a quota 40. Parliamo di 15mila euro, scaricabili, con due abbonamenti, questo è quello che chiediamo, ma la gente ha paura del triennio”
Sul futuro di Flats Service “Abbiamo un contratto triennale che stiamo rispettando. Non sarà facile trovare un altro main sponsor che mette 350mila euro, di soldi e non di felpe o altre cose. Fino al 2025 ci siamo, sarebbe bello che questa società, crescendo e avendo sempre più visibilità e responsabilità, acquisisca altri nomi. In A2, trovare un tifoso come me che dia quella cifra non è facile, anche perchè so quanto danno gli altri main sponsor”
Sulla squadra dell’anno prossimo. “Sarò ruffiano, ma a questi sono affezionato, e mi dispiacerà se qualcuno dovesse andare via. Ho ottimo rapporto con Taflaj, con gli americani, e anche con uno come Aradori con cui l’anno scorso ci furono incomprensioni. In A1 il quintetto andrebbe riconfermato, magari non da titolari, ma sono discorsi tecnici che non mi competono. Noi siamo un gruppo unito, a fine partita si va a cena insieme, cose impensabili l’anno scorso. Stiamo lavorando sul possibile rinnovo degli americani. Visto il loro campionato, comunque, delle proposte stanno arrivando”
In foto Gentilini (Foto Mauro Donati)