Matteo Fantinelli: foto Ciamillo-Castoria
Matteo Fantinelli, uno dei migliori della prima parte di stagione della Fortitudo Bologna, è tornato dall’infortunio alla caviglia. Il playmaker ha rilasciato un’intervista a Il Resto del Carlino.
Queste le sue parole:
“Ho superato l’infortunio, nel senso che adesso non ho più dolore ma ho solo un fastidio e, quindi, riesco ad allenarmi per cui sabato a Brescia andrò in campo. Chiaramente sono fuori forma, ma per quel che mi sarà possibile darò una mano ai miei compagni e questo è già un bel passo avanti.
E’ un anno così particolare che anche per noi è difficile capire cosa ci sta succedendo. Al di là dei risultati ognuno di noi vorrebbe esprimere una pallacanestro migliore, ma in un contesto come questo è difficile spiegare le emozioni che si provano veramente. Normalmente lo spogliatoio è un ambiente dove la squadra può isolarsi, ma con quello che sta capitando nel mondo è impossibile farlo. E’ la prima volta che una pandemia di questo tipo colpisce tutto il mondo, per cui non puoi neanche fare affidamento su chi ci è già passato e ti racconta la sua esperienza.
Non voglio apparire ruffiano o opportunista, ma giocare alla Fortitudo senza pubblico è un bel problema più di quello che si potrebbe pensare. Io sono qui da tre anni e andare in campo senza il calore dei tifosi è come non giocare al completo. Anche le altre squadre scendono in campo senza i loro sostenitori, ma questa assenza per noi vale molto di più.
I problemi di squadra? Il primo passo per risolverli non è tanto vincere sabato, quanto fare vedere che siamo una squadra che ci teniamo alla maglia e che vogliamo prima di tutto giocare in una certa maniera, sbucciandoci le ginocchia e mettendo il cuore in campo. Se noi giochiamo in questa maniera i risultati saranno una conseguenza. La gara con Brescia non è un crocevia, per cui non ci presenteremo con chi ha la pressione di dover per forza portare a casa i due punti, ma dobbiamo scendere in campo con lo spirito di chi ha il coltello tra i denti e questo non vale solo per la gara di sabato, quando ti devi salvare ogni occasione devi provarla a trasformare in una opportunità.
Manca personalità? Non è questo il punto, in una stagione così particolare nessuno ti può motivare da fuori, per cui l’orgoglio lo devi trovare dentro di te. Non credo ci sia mancato lo spirito, penso avremmo dovuto avere un po’ più di coesione, ma in questa situazione l’unità la trovi solo se dai tutto in campo”