Foto: Paolo Galbiati (Ciamillo-Castoria)
di Maurizio Crapanzano
Il primo a presentarsi in sala stampa è un orgoglioso Galbiati:«Complimenti a Pesaro per la vittoria ma molto di più alla mia squadra, ridotta ai minimi termini. Oltre alle assenze iniziali abbiamo giocato con Hommes che si è scavigliato venerdì in allenamento e siamo partiti stamattina, arrivati in hotel mangiando tardi e riposando poco. Spiace averla persa dopo un bruttissimo 2° quarto. Siamo però usciti dagli spogliatoi con un altro spirito e abbiamo recuperato andando vicinissimi a vincerla. Chi ha giocato è stato eccezionale e oggi sono più orgoglioso che dopo la vittoria a Bologna».
Poi il coach di Cremona si lascia andare ad una dichiarazione abbastanza clamorosa:«Abbiamo viaggiato senza un giocatore che è rimasto a casa aspettando i risultati del tampone e altri che hanno viaggiato con mal di testa e altri sintomi. Spero vivamente che la VL non debba aver problemi simili per aver giocato contro di noi».
Repesa arriva invece in sala stampa alquanto polemico con i suoi giocatori e non solo:«L’unica cosa positiva della serata è stata la vittoria, tutto il resto non da correggere ma da dimenticare. Primo quarto senza energia, secondo in grande confusione contro la zona. Qualcuno si è impaurito quando le cose hanno cominciato a non andare verso la giusta direzione. Abbiamo vinto con grande fortuna, grazie al 2/2 di Cain dalla lunetta che ci ha consentito di pareggiare al 40′, proprio lui che non è un grande tiratore di liberi. Sul +21 si è spenta la luce per colpa mia, che metto in campo giocatori che non hanno voglia di giocare per la squadra. Abbiamo lasciato tirare Mian e Hommes tranquillamente da 3 senza opporci. Cain sta giocando tantissimo. Dal mio primo giorno a Pesaro sto ripetendo che abbiamo un assoluto bisogno di un lungo ma nessuno mi ascolta. Andiamo avanti così, questa è la nostra realtà».