BOLOGNA – La Virtus Bologna vince il derby 112 sul fil di sirena, il secondo della stagione. Dopo l’avvincente partita dell’andata, anche al ritorno al PalaDozza è stata una gara combattuta decisa nel finale. Al termine la spunta la Segafredo per 82-85.
È stato un match combattuto, vissuto con il cuore in gola per tutti e 40 i minuti. Alla fine la freddezza, la completezza della squadra e i dettagli hanno fatto la differenza. Sull’82-83 a 12’’ dalla fine, Kyle Weems lascia sul ferro due liberi, ma la Kigili non è stata pronta a raccogliere il rimbalzo. Poi l’ultimo tiro di James Feldeine si è spento sul ferro corto, lasciando ai tifosi del PalaDozza l’amaro in bocca.
Alla Fortitudo non è bastata una prova di cuore. Alla Virtus ha avuto troppe frecce nella sua faretra e quelle che aveva la Effe probabilmente non le ha sapute sfruttare a dovere. Per esempio dopo una grande prova nel primo tempo di Gabriele Procida (15 punti), Antimo Martino l’ha lasciato per quasi tutta la seconda fase in panchina.
Daniel Hackett ha dato sfoggio di tutta la sua classe, rendendo meno visibili le pesanti assenze di Alessandro Pajola e Marco Belinelli.
La Fortitudo con questo risultato rimane all’ultimo posto della classifica, mentre la Virtus continua la rincorsa a Milano.
Per la Kigili ci sono 19 punti di Robin Benzing, 15 di Procida, 14 di Branden Frazier e 10 da Geoffrey Groselle.
Per la Segafredo arrivano 17 da Hackett, 15 da un ottimo Jakarr Sampson e 10 da Kevin Hervey.  

La cronaca 

In avvio di gara vige l’equilibrio. A fare la differenza sono i singoli. Da una parte Procida, dall’altra Hackett: si dividono 9 punti a testa per il 18 pari a 3’ dalla fine del primo quarto.
Nella parte finale del primo periodo salgono in cattedra Mannion e Cordinier: 19-25 dopo i dieci minuti inaugurali.
Il secondo quarto prosegue sui binari dell’equilibrio. La Virtus prova a fare la voce grossa con Hervey, ma la Fortitudo risponde prima della sirena dell’intervallo con Procida: a metà gara si va sul 43-46.
L’inizio della ripresa è tutto a favore della Fortitudo che trova persino il vantaggio il 50-49. Poi però, dopo il timeout di Scariolo, la Segafredo si compatta e comincia a macinare. Dopo una prima resistenza biancoblu, la Virtus prova il primo vero allungo sul finire del terzo quarto: dopo 30’ il punteggio è di 57-68 con un parziale di 16-4.
La Segafredo ad inizio quarto periodo sembra poter chiudere i conti. Uno scatenato Sampson, tiene le V Nere sopra la doppia cifra di vantaggio. Poi però, la Fortitudo con Frazier e Benzing riaccendono il PalaDozza e a 4’ dalla fine il punteggio dice 76-78. L’ultimo minuto di gioca comincia sul 80-83.
Benzing segna l’82-83 a 30’’ dal termine, la Fortitudo, sul capovolgimento di fronte, non riesce a commettere subito fallo. Lo fa a 13’’ dalla fine, Weems fa 0/2 dalla lunetta (82-83) ma la Effe non riesce ad acciuffare il rimbalzo. La palla rimane alla Virtus con 10’’ da giocare. Questa volta è Mannion ad andare ai liberi: 2/2 e 82-85. Feldeine sbaglia il tiro del pareggio e la Segafredo vince 82-85.   

QUI le statistiche complete del match 

Eugenio Petrillo 

Foto Ciamillo-Castoria