Viaggio attraverso le gesta dei cestisti italiani emigranti, episodio 11: Il playmaker azzurro alla riscossa del Bamberg che ribalta Francoforte.

Settimana di ombre e luci per i nostri connazionali impegnati nei vari campionati europei. Ancora fermi ai box Gentile, indisponibile, ed Okeke, con il Rustavi che non è sceso in campo, il nostro periplo parte, come di consueto, dai Paesi Baschi dove Achille Polonara ritorna a spopolare dopo una settimana in tono minore: 18 punti con il 70% dal campo sono il biglietto da visita dell’ala azzurra in Eurolega, decisiva nel match contro un Real Madrid che esce con le ossa rotte dal Buesa Arena fallendo il sorpasso sull’Olimpia Milano, sconfitta a Lione dall’Asvel.

Alla brillante prestazione europea, Polonara aggiunge quella da leader nel blitz delle Canarie ai danni di Tenerife: 19 punti, 7 rimbalzi ed un chirurgico 5/7 dai 6,75 per 24 di valutazione.

Quando si alza il livello, l’ex Sassari risponde presente.

Voto 8

Germania ricca di soddisfazioni per la folta truppa azzurra, ma non mancano le ombre. Se coach Trinchieri può festeggiare il ritorno alla vittoria in entrambe le competizioni, Flaccadori alterna discrete prestazioni in campionato ad altre impalpabili in Eurolega. E non vale più l’alibi del poco tempo in campo: coach Trinchieri (dandoci anche ragione nei fatti, permetteteci di dirlo) ha dato spazio sia a lui che a Grant, ma nessuno dei due ha fatto uno step in più. Se per la giovane ala cagliaritana è anche comprensibile per l’impatto con il basket dei grandi, per “Flacca” resta una certa delusione nel vedere le sue potenzialità non esprimersi come potrebbero. La prestazione in casa dell’Ulm, con 9 punti e 6 assist in 16’, non può non trovare una continuità quando il livello si alza, anche se il minutaggio cala.

Voto 7 per Trinchieri: È giusto criticare, se si argomenta, l’operato di un tecnico nei confronti di un giocatore; tuttavia la stessa onestà intellettuale, se non di più, è necessaria per riconoscere i meriti di chi è stato oggetto della critica in precedenza. Non si tratta di essere pro o anti qualcuno, né mai sarà così. La scorsa settimana il Bayern ha sofferto, in questa si è ripreso, vincendo una partita difficile in campionato e facendo suo il derby di Eurolega con l’Alba Berlino. Chapeau.

Voto 5 per Flaccadori: Meriterebbe la sufficienza risicata? Si e no. Le fredde cifre porterebbero a dire questo ma, rapportandole al talento di Diego, uno capace di costruirsi un tiro con la mano debole dopo l’infortunio di quella forte, non possiamo farci bastare quest’altalena. Perchè la sufficienza non può bastare quando il talento ti permetterebbe di essere molto di più.

Voto 5,5 per Grant: Sveglia, ragazzo! Ok il buon lavoro difensivo, ma se sei uno di quelli su cui si punta in ottica Nazionale in futuro, qualcosa in più di un difensore sei, puoi e devi essere. È vero, giocare così giovane in prima squadra ed in Eurolega è una cosa non da tutti, ma non può essere un punto d’arrivo. Ora è quando viene il difficile, adagiarsi potrebbe significare bruciarsi, serve ancor più fame di quella che si è avuta per arrivare a certi livelli, perchè chi ci è arrivato aveva almeno la stessa che hai tu.

 

 

Restiamo in Baviera per celebrare Michele Vitali, tornato decisivo, tornato leader. 23 punti, 4 rimbalzi, 5 assist per l’ex Brescia che guida i suoi alla riscossa dopo un secondo quarto da film horror che pareva aver consegnato già le chiavi del successo al Francoforte. Ma il Bamberg è vivo e “Vitali” e, con un secondo tempo da 54-28, rovescia il tavolo ottenendo il blitz sulle rive del Meno.

Voto 9: “Arrivano i nostri”.

 

Gioie e dolori per Simone Fontecchio, che tuttavia non sfigura, anzi. L’Alba Berlino sbanca il feudo dei Merlins e si proietta al secondo posto, con due partite in meno rispetto alla capolista Ludwigsburg ed il nostro mette a referto 13 punti, 3 rimbalzi e 2 assist. Il meglio si vede in Eurolega, ma i berlinesi devono arrendersi al Bayern nonostante Fontecchio sciorini una prestazione da 21 punti, con 4/4 da 2 e 4/7 da 3, condita da 5 rimbalzi e 3 assist per un 26 complessivo di valutazione. Costano cari i troppi errori al tiro pesante di Maodo (3/11) che vanificano una partenza a razzo, permettendo alla banda Trinchieri di rientrare fino a forzare il supplementare in cui legittima il successo.

Voto 8: C’è qualcuno che sta studiando da “go to guy” sotto la porta di Brandeburgo.

Settimana avara di soddisfazioni, invece, per Daniel Hackett. Il play di Forlimpopoli fatica in campionato, dove il suo CSKA perde clamorosamente in casa contro il ben meno quotato Kalev, complice un ultimo quarto disastroso dal punto di vista difensivo in cui concede addirittura 39 punti ad un avversario che pareva già sull’autobus di ritorno. Molto meglio in Eurolega: Hackett fattura 8 punti, 6 rimbalzi (di cui 3 nell’area avversaria) e 4 assist per un 17 complessivo di valutazione. Prestazione solida, ma che non basta, come non sono sufficienti i 37 punti del figliuol prodigo Mike James, per uscire vittoriosi dalla Fonteta al cospetto di una straordinaria Valencia.

Voto 6,5: Prosegue la ricerca della migliore condizione dopo l’infortunio, il ritorno in quintetto è logica conseguenza. Itoudis si fida già di un Daniel non al 100%.

 

Male Amedeo Della Valle: l’ex Olimpia Milano è nullo nella sfida di Eurocup in cui il Buducnost si arrende senza appello alla Virtus Bologna di uno scatenato Teodosic (26), e non c’è la partita di campionato per provare a rimettersi in carreggiata.

Voto 4: Avevamo detto che il bonus si sarebbe esaurito, è successo. Da uno dei giocatori di maggior talento in ottica Nazionale ci si aspetta decisamente di più. Ora il parquet è ritornato familiare, con coach Milojevic che gli ha dato un posto fisso nello starting five: non ci sono più alibi.

 

Concludiamo il nostro viaggio con un salto in Liga EBA: La convocazione in prima squadra, pur senza scendere sul parquet, è stata una buona notizia per Matteo Spagnolo, ma non è bastata a dargli il quid in più che permettesse al Real Madrid B di uscire vincitore da La Matanza de Acentejo (Tenerife). Le giovani merengues devono cedere il passo ai padroni di casa che s’impongono dopo un overtime grazie alla rimonta del quarto periodo in cui annullano i 13 punti di vantaggio degli avversari. Per l’esterno brindisino 11 punti, ma anche 4/12 dal campo ed un preoccupante 2/5 dalla lunetta.

Voto 5,5: La convocazione di Pablo Laso può aver avuto l’effetto di distrarlo, ma Matteo non deve dimenticare che è quanto fa con i suoi compagni in Liga EBA a dargli la possibilità di arrivare al piano di sopra.

 

di Elio De Falco

In foto: Michele Vitali, fonte brosebamberg.de