Nella foto Vince Hunter – Ciamillo
di Francesco Castano
E’ della Virtus la 109esima edizione della stracittadina bolognese, le V Nere vincono infatti 91-71 senza troppi problemi contro una Fortitudo combattiva per soli 30’. Derby giocato in un’atmosfera surreale: spalti pressochè deserti, curve vuote e le sole panchine delle rispettive squadre a dare manforte ai dieci in campo con la speranza che la situazione legata alla pandemia permetta di giocare a porte aperte almeno il ritorno di questo match storico. La partita è durata di fatto 30’ con la Virtus che ha aperto il quarto finale con tre devastanti triple – in ordine Markovic, Alibegovic e Adams – che hanno chiuso la partita in con 9’ ancora da giocare. Alla Fortitudo va dato comunque il merito di aver reso al massimo delle possibilità nonostante le assenze molto pesanti – Aradori e Fantinelli ancora fermi ai box– e di aver battagliato per tre quarti a testa alta contro una squadra di tutt’altro valore – sia economico che fisico – dimostrando sprazzi di buona pallacanestro e ritrovando probabilmente il miglior Happ della stagione alla prima dopo il rientro dall’infortunio. Oltre ad Happ – 17 punti e 7 rimbalzi – prove positive per Saunders – 20 punti e 6 recuperi – e Fletcher – 13 punti e 6 rimbalzi. Per la Virtus ottima prestazione corale con ben sei giocatori in doppia cifra. Da segnalare l’ennesima prestazione molto positiva di Pajola; il play classe ’99 chiude infatti con 14 punti e tante giocate pesanti nell’economia del match alla quale ha aggiunto la solita difesa giustificando così ancora di più la chiamata di coach Sacchetti in azzurro. La Virtus torna dunque alla vittoria dopo lo stop con Brindisi e aggancia così Venezia al terzo posto. Per la Fortitudo settima sconfitta in otto gare e ultimo posto in solitaria.
LA CRONACA
Nella surreale atmosfera di Unipol Arena deserta va in scena il derby di Bologna numero 109, assenze pesanti per entrambe le squadre: se alla Virtus mancano Abass e Nikolic la Fortitudo si presenta con l’asse play-pivot Fantinelli-Happ acciaccata e capitan Aradori assente.
Partenza a ritmi subito altissimi e dopo 5’ il punteggio è 11-11 con percentuali dal campo notevoli da ambo le parti. Primo quarto che prosegue a buon ritmi e si chiude sul 25-22 per le V Nere.
Nel secondo quarto si abbassano decisamente le percentuali delle squadre: dopo 15’ il tabellone dice 32-28 per la Virtus. Le V Nere provano ad allungare sino al +10 sul 38-28 ma la Effe è brava a reagire con un bel parziale di 7-0 che riporta i padroni di casa sul 38-35 a 3’ dall’intervallo, un parziale di 5-0 tutto di Alessandro Pajola però riporta le V Nere sul +8 a 2’ dall’intervallo e costringe coach Sacchetti al timeout. La Fortitudo però è in buon momento del match e all’intervallo si ritrova ad inseguire di sole 6 lunghezze sul 47-41.
Un Pajola in gran spolvero riprende da dove aveva lasciato e segna 6 punti nei primissimi minuti del secondo tempo, dopo 23’ il punteggio dice 56-47 Virtus; un fallo e canestro di Happ ricuce lo svantaggio dei padroni di casa che a 4’ dal termine del terzo quarto inseguono 60-53. La Effe non riesce ad avvicinarsi ulteriormente e dopo 30’ il punteggio dice 67-58 per la Virtus.
L’ultimo quarto parte come meglio non poteva per la Virtus: triple in sequenza di Markovic, Alibegovic e Adams e timeout obbligatorio per coach Saccheti sul 76-60 con 9’ da giocare. Da questo momento la partita è un allenamento – minuti anche per Deri e Barbieri- per gli ospiti che vincono quarto (24-13) e la partita col punteggio di 91-71.