Zach Leday tra i migliori di Milano/Foto Ciamillo-Castoria

di Andrea Ranieri

Milano risponde subito alla sconfitta in Eurolega a Valencia battendo nettamente la Leonessa Brescia per 87-56. Continua il periodo nero della squadra di coach Vincenzo Esposito, vittima della ritrovata aggressività difensiva dell’Olimpia. Gli uomini di Ettore Messina, dal canto loro, trovano la settima vittoria in altrettante gare di campionato e sperano non sia serio il problema muscolare accusato da Luigi Datome nel primo tempo. Vediamo chi sono i promossi e i bocciati della gara del Forum.

Olimpia Milano

Sergio Rodriguez, voto 6: non serve nulla di eccezionale da parte del Chacho, che non tira bene (2/8), ma si gestisce e trova un paio di lampi di classe sufficienti a far sentire un minimo impatto sulla gara. Ora serve che si riprenda per il doppio impegno in Russia.

Michael Roll, voto 7.5: continua il momento eccellente della guardia ex Maccabi, protagonista di un’altra ottima gara tanto in difesa quanto in attacco, dove sigla 14 punti tirando 4/6 dall’arco.

Shavon Shields, voto 7.5: anche con il rientro di Vladimir Micov non accenna a calare il suo rendimento. Mette a referto l’ennesima doppia cifra, con 16 punti, alternando le conclusioni dal perimetro ad aggressioni al ferro. E’ un progresso continuo, è il vero fuoriclasse dell’Olimpia Milano.

Jeff Brooks, voto 7: finalmente, verrebbe da dire. Ritrova la propria carica agonistica, prima di tutto nel lavoro sporco, la sua grande specialità. Si fa vedere anche in attacco, dove segna 7 punti con appena 2 tiri dal campo. Se inizia a dare il suo contributo anche lui cambia la musica pure a livello europeo.

Kyle Hines, voto 7: firma 8 punti con 4/5 dal campo e fa sparire dal campo Dusan Ristic, che ne soffre la fisicità e l’esperienza in maniera evidente. La sua poliedricità è troppo davvero per tutti nel campionato italiano.

Zach Leday, voto 7.5: altro giocatore in chiarissima fiducia. In difesa è fisicità pura, giocando aggressivamente tanto da ala forte quanto da centro. In attacco è un importante riferimento interno, grazie ai suoi semiganci e alle conclusioni dalla media distanza. Quando vuole colpisce anche dal perimetro.

Paul Biligha, voto 6.5: con Kaleb Tarczewski fuori per turnover gode di un buon minutaggio (14 minuti) e non spreca l’occasione. Si fa vedere a protezione del ferro in difesa e in attacco mette lì 5 punti, segnando anche una tripla nel finale.

Davide Moretti, voto 6.5; gioca poco più di 11 minuti, ma risponde presente anche questa volta. In difesa sono evidenti i tentativi di fare progressi essendo propositivo; in attacco quando tira segna. E’ un buon punto di partenza per guadagnare sempre più spazio.

Andrea Cinciarini, voto 6: in quasi 20 minuti di impiego non segna neanche un punto, tentando un solo tiro, ma è prezioso perché si sacrifica sempre in difesa e sui palloni vaganti. Il suo.

Vladimir Micov, voto 6.5: come Rodriguez anche lui non deve spremersi più di tanto. Segna 8 punti attaccando discretamente il ferro, difende con intelligenza. Un buon modo per continuare il percorso di ricerca del ritmo partita.

Luigi Datome SV: gioca 7 minuti in cui prende due rimbalzi, poi esce per un problema muscolare. Si spera nulla di grave per una Milano già priva di tre uomini importanti.

Coach Ettore Messina, voto 7: gestisce ancora una volta le rotazioni in vista degli impegni europei, senza spremere i più impiegati in Eurolega. Riesce a riportare la squadra sui giusti binari di intensità in difesa e condivisione in attacco. Unico appunto: forse si potrebbe concedere qualche minuto in più a Davide Moretti.

Leonessa Brescia

Kenny Chery, voto 4.5: nettamente la sua peggior partita da quando è a Brescia. Soffre palesemente la fisicità della difesa milanese e riesce a non chiudere a zero solo grazie a un’impressionante tripla da otto metri.

Luca Vitali, voto 4: proseguono le difficoltà stagionali di Vitali, che dà sempre più l’impressione di far fatica a giocare insieme a Chery. E’ spesso lontano dalla palla in attacco e così non può incidere.

David Moss, voto 5: trova due delle sue classiche triple dall’angolo, ben note al Forum. In difesa ci prova ma non può sopperire alle mancanze di tutti i compagni.

TJ Cline, voto 6.5: decisamente il migliore in casa Germani. E’ battagliero e in attacco fa vedere buoni spunti sia spalle a canestro sia fronte, colpendo anche dall’arco dei tre punti. E’ davvero un numero “quattro” interessante.

Dusan Ristic, voto 4: non gli manca certo il corpo per rispondere alla fisicità dell’Olimpia, ma manca tutto il resto. Nel primo tempo prova a intestardirsi spalle a canestro, ma contro i contatti non segna mai. Non vede gli scarichi e preferisce lamentarsi con gli arbitri che mettersi il coltello tra i denti. C’è potenziale, ma sussistono dubbi sull’atteggiamento.

Brian Sacchetti, voto 5.5: è decisamente fra quelli che ci provano, ma a livello tecnico può davvero poco in attacco e in difesa i piedi faticano a star dietro agli atleti milanesi.

Salvatore Parrillo, voto 5: ha tanto spazio e prova a essere aggressivo in difesa, ma i clienti che gli vengono affidati vanno oltre le sue possibilità atletiche. In attacco sbaglia un paio di conclusioni da fuori.

Christian Burns, voto 6: ha il merito di lottare come un leone. Pur trovando il supporto in ben pochi compagni si getta su ogni pallone e dà battaglia sotto entrambi i ferri, segnando anche 12 punti. Sia d’esempio.

Giordano Bortolani, voto 6.5: segna 10 punti contro la squadra che ne detiene la proprietà e che gli ha fatto firmare un quinquennale in estate. Con la palla ha talento per costruirsi anche tiri dal palleggio. Mette in mostra delle gambe che possono trasformarlo anche in un ottimo difensore. Se l’attitudine resta questa sarà, con Spagnolo, Mannion e Banchero, una futura stella della Nazionale.

Andrea Ancellotti, voto 6: non ha grande talento nelle mani, ma negli 8 minuti in cui è in campo lotta e fa vedere anche qualche buona idea in attacco. Merita più lui di Ristic.

Coach Vincenzo Esposito, voto 5: prova a conferire intensità ai suoi essendo lui stesso molto partecipe davanti alla propria panchina, ma non vale a nulla. Non trova soluzioni efficaci per stare in partita né in attacco né in difesa.