di Antonio Catalano

Pesaro non si ferma e infila la terza vittoria di fila contro una Openjobmetis che sta attraversando un periodo nero. Dopo i primi due periodi in vantaggio, la squadra allenata da coach Bulleri si arrende alle giocate di Robinson e Delfino che trascinano una Pesaro determinata e cinica. 85-78 il risultato finale, che premia la prova degli uomini di coach Repesa. 

Carpegna Prosciutto Pesaro:

Carlos Delfino, voto 8: non è il man of the match, solamente perché il suo compagno Robinson ha giocato in versione super. Ma il 38enne connazionale di Scola fa impazzire la difesa di Varese, essendo vero e proprio punto di riferimento per esperienza e qualità per i suoi. Chiude con 18 punti, record stagionale. 

Franz Massenat, voto 6.5: non è il Messenat visto contro Venezia, però è molto buona la prova disputata dal giocatore haitiano e contribuisce alla causa con il 50% da 2. 

Simone Zanotti, voto 6: non fa cose eccezionali, non spicca di certo per la quantità di punti, però è molto utile alla causa nei 18 minuti disputati.

Justin Robinson, voto 8.5: 22 punti, 4/11 da 3. Il dato sui tiri dalla lunga distanza non fa impazzire, ma nel momento di maggior difficoltà di Pesaro il play statunitense non si tira mai indietro e manda in tilt il sistema difensivo biancorosso, con giocate d’alta scuola. Semplicemente straordinario. 

Marco Filipovity, voto 7: l’ala ungherese non mette a referto tantissimi punti, ma nei suoi 33 minuti in campo fa sentire nettamente la presenza a rimbalzo e soprattutto la fisicità che è l’arma in più di questa Pesaro stasera, in un finale difficile. 

Matteo Tambone, voto 6.5: l’ex col dente avvelenato, anche considerata come si è conclusa la sua carriera a Varese, si fa vedere soprattutto nel finale, quando salgono in cattedra anche tutti i suoi compagni. Due sue triple spezzano le gambe ai biancorossi e lui si riprende una rivincita personale. 

Ariel Filloy, voto 5.5: da lui ci si aspetta tutt’altra partita. La partenza è opaca e non trova subito la posizione in campo. Sono solo 5 i punti messi a referto, serata da rivedere. 

Henry Drell, voto 6: svolge il compitino che gli chiede Repesa senza imprese straordinarie. 

Openjobmetis Varese:

Michele Ruzzier, voto 5: dovrebbe essere il fulcro del gioco varesino, ma commette troppi errori, soprattutto al tiro. Una passo indietro rispetto alle altre prove per l’ex Cremona. 

Toney Douglas, voto 5: mezzo voto in più per un finale in cui ha provato a rendersi protagonista. Ma i dati statistici sono eloquenti: 1/9 da 3. Toney dopo le prime 3 gare si è spento del tutto. E a Varese sperano che si ritrovi al più presto. 

Luis Scola, voto 8: Varese, è vero, non vince. Ma come si fa a non dare almeno 8 a chi a 40 anni segna 22 punti, fa quello che vuole in campo e soprattutto non accenna stanchezza né fisica né mentale? Immenso. 

Denzel Andersson, voto 6: molto meglio di quanto visto contro Bologna, però c’è ancora molto da lavorare per lo svedese. 7 punti che comunque rendono meno amaro il passivo. 

Arturs Strautins, voto 7: insieme a Scola è uno dei pochi a crederci davvero. Da 3 potrebbe essere un valore aggiunto, il 2/6 di stasera è comunque lo specchio di una Varese spenta. 

Ingus Jacovics, voto 6.5: insieme a Strautins e Scola è il top scorre stasera anche lui con 12 punti. Bene da 3 col 100% al tiro e 6 punti. Ingus stasera ci mette il cuore e dovrebbe osare di più al tiro a volte. 

Giovanni de Nicolao, voto 5.5: mezzo voto in più di Ruzzier perché ci mette maggiore voglia e stupisce in alcune giocate. 7 punti non è un bottino magro, nemmeno cospicuo, però è un buon punto di partenza per migliorare. 

Anthony Morse, SV: 2 minuti, 2 punti. Troppo poco per poter dargli un voto.