di Elio De Falco
Il play argentino festeggia il prossimo ingresso in NBA con una prestazione da leader che mantiene i blancos imbattuti. Tenerife espugna la Fonteta e segue a ruota.
Giornata di festa in quel di Madrid per Facundo Campazzo, prossimo giocatore dei Denver Nuggets, che guida un solido Real Madrid ad un altro successo, ampliando il periodo di imbattibilità degli uomini di Laso. Il play argentino mette insieme una prestazione da 20 punti, 2 rimbalzi, 2 assist e 5 palle recuperate, ben supportato da Llull (17), ai danni di una Manresa priva di Baez e Tabu che colleziona il secondo stop stagionale lontano dal Nou Congost; non basta un buon Eatherton (16) ai catalani, capaci anche di rientrare in partita con un parziale di 11-0, ma stoppati dal time out del tecnico merengue e dalla scossa di Campazzo, a dire il vero piuttosto sonnacchioso nei primi 20’ di gioco. Il risultato di 100-78 punisce oltremodo gli ospiti, fortemente penalizzati dalle assenze.
Il freddo suono del ferro infrange i sogni di Alessandro Gentile (20) e dell’Estudiantes che cede all’ultimo respiro (90-92) ad una solida Málaga che, con il successo al WiZink Centre, firma il miglior inizio di campionato in trasferta degli ultimi 15 anni. Per l’Estu, che aveva inizialmente tenuto l’azzurro in panchina, è la quarta sconfitta consecutiva. The good and the evil, direbbe qualcuno, Gentile rappresenta questo continuo voltafaccia tra le sue straordinarie qualità e momenti, come all’inizio del quarto periodo, in cui s’intestardisce a voler vincere la partita da solo; non va biasimato per essersi preso la responsabilità del tiro più pesante della partita, valga anche per chi lo criticò per questo in Nazionale, ma deve convincersi di non dover essere l’eroe che la vince da solo, forse dovrebbe guardare alla situazione in cui versa un certo Russell Westbrook per capire dove questo atteggiamento potrebbe portarlo.
Ancora un blitz alla Fonteta, stavolta è Tenerife ad imporsi (89-95) sul parquet taronja mettendo in scena un quarto periodo clamoroso da 35 punti. Sotto Natale tornano di moda gli abeti, piante sempreverdi, ma il sempreverde per antonomasia si chiama Marcelinho Huertas (22+7ass), leader anche nel pomeriggio di domenica e puntuale nella connessione con Fitipaldo (16) e Shermadini (13). Proprio il pivot georgiano si dimostra fondamentale nel finale, dopo una rimonta clamorosa dal -12, con un lavoro immane nel pick ‘n roll di cui, tra gli altri, beneficia anche un efficace Doornekamp (17), mortifero e puntuale dai 6,75 (4/7). A Valencia, che vede allontanarsi le Final Eight di Coppa del Re, non bastano i 20 punti di Prepelic; i padroni di casa sprecano la possibilità di portarsi a casa il match nel momento decisivo per un fallo tecnico fischiato per eccesso di proteste per un passi di Huertas che non sarebbe stato scandaloso fischiare; Tenerife ringrazia e chiude dalla lunetta.
Basta un terzo quarto a marce alte al Barcellona, con coach Jasikevicius che ha ruotato molti titolari, per avere ragione dei padroni di casa di Zaragoza (85-97). La partenza sprint degli uomini di coach Hernández, unita alla vena realizzativa di Ennis (26) e Benzing (20), si spegne quando i blaugrana aumentano l’intensità difensiva e si affidano alla solita, illuminata, regia di Calathes (11+9ass) e sfruttano la profondità di un roster in cui Oriola (14) e Davies (12) sono praticamente interscambiabili, che permette a Mirotic di riposare giocando appena 16’, ed ha bocche da fuoco come Higgins (17) che alternativamente si accendono per mettere la partita sui binari giusti. Inutile lo sforzo, quando ormai si è ampiamente in garbage time, dei biancorossi nel quarto periodo; la difesa blaugrana decide di permettere ai padroni di casa di rendere meno pesante il passivo e riposarsi in vista degli impegni di Eurolega.
Finalmente un urlo di gioia per Bilbao: i baschi tornano al successo espugnando (89-96) il parquet del Betis sulle ali di un monumentale Balvin (23+11r) da 41 di valutazione e di un Kulboka (23) chirurgico dall’arco (7/9). Il Betis è solo Feldeine (18), con TJ Campbell che riduce sensibilmente il proprio minutaggio facendosi escludere dal match per un precocemente raggiunto limite di falli. Il pitturato è territorio di conquista per il pivot ceco di Bilbao, con il solo Kay (13) a cercare di contestarlo senza particolari soddisfazioni. Zyskowski (17) è, invece, un terzo violino di lusso per gli ospiti; il suo apporto è fondamentale soprattutto nel primo quarto, quando con 10 punti contribuisce a riprendere il precoce tentativo di fuga avversario. Per gli uomini di Alex Mumbrú è il secondo successo stagionale, grazie al quale raggiungono proprio i biancoverdi e Gran Canaria in classifica.
Se Bilbao, finalmente, ride, San Sebastián piange ancora, asfaltata (68-99) da una Badalona che si presentava in terra basca con due pilastri, quali Ribas e Tomic, acciaccati e relegati in panchina. Non bastano gli ammonimenti espressi in settimana da Marcelo Nicola, che chiedeva ai suoi miglioramenti nell’approccio alla partita, dopo pochi istanti dalla palla a 2 gli ospiti, con un Brodziansky (26) perfetto al tiro pesante (6/6), sono già avanti di 10 lunghezze. Al 30’ il divario è già di 30 punti. Attacco sterile, difesa colabrodo, questa Guipúzkoa ha presentato credenziali fin troppo convincenti…per la retrocessione.
Badalona, dal suo canto, si gode un successo che la proietta verso la Coppa del Re, con due partite in meno disputate rispetto alla prima esclusa (al momento Manresa).
Quasi certe le Final Eight per Burgos; i castigliani, con un Renfroe (31) extralusso, si sbarazzano (63-78) dei padroni di casa dell’Obradoiro che pagano l’assenza di Daum e le condizioni non ottimali di Birutis con il quarto stop consecutivo. Gli ospiti la chiudono a metà quarto periodo, quando Renfroe e McFadden (14) firmano il massimo vantaggio (50-66); da lí è solo un esercizio di controllo che gli sforzi di un volenteroso Obradoiro non riescono a complicare.
Ci è voluto un grandissimo Frankamp (19+10ass), ed una reazione rabbiosa, per permettere a Murcia di riacciuffare (84-81) un match che sembrava decantarsi in favore di un’ottima Fuenlabrada che, sull’onda degli ispirati Trimble (24) e Marc García (17) aveva anche messo in cascina un rassicurante +11 nel corso del secondo quarto, pur arrivando all’intervallo con un vantaggio più che dimezzato. L’inerzia, appartenuta agli ospiti per larghi tratti dell’incontro, si rompe nell’ultimo quarto con Murcia che profonde il massimo sforzo, arrivando a pareggiare ad 1’36 dalla fine e trovando il sorpasso solo con una bomba di Frankamp a 48” dalla sirena. Tra gli ospiti, pesano gli errori nel finale di Trimble, le cui triple non trovano la retina nel momento cruciale.
Affonda ancora (62-79) Gran Canaria, vittima di un terzo quarto orribile da 6-25, per mano di un’Andorra che ha il merito di fare il minimo indispensabile per portarsi a casa il successo. Sugli scudi Jelinek (15), dietro la lavagna tutto lo staff tecnico dei padroni di casa, incapace di trovare il bandolo della matassa di un roster che, anche dopo la separazione da Della Valle, vale una posizione di classifica ben più alta di quella che occupa oggi, a forte rischio retrocessione. Che sia in panchina il problema? Ai posteri l’ardua sentenza.
MVP: Ondrej Balvin
23 punti, 11 rimbalzi, 41 di valutazione. Balvin è l’eroe di cui Bilbao aveva bisogno, valga la parafrasi, nel mezzo di settimane di buio totale che solo una strana lotta per la retrocessione, più che per la salvezza, nei bassifondi della classifica ha impedito che segnassero già definitivamente la stagione degli “hombres de negro”. Scordatevi la Bilbao dei Raul Lopez, Mumbrú (da giocatore), Hervelle e compagnia che addirittura provava a sfidare la supremazia del Baskonia, questa è una squadra che non trova la quadra; questo weekend ha trovato un salvatore della Patria. La certezza è che non basterà una prestazione monstre a decidere in positivo le sorti di una stagione, a meno che non ne seguano altre, se possibile collettive.
12ª Giornata
UCAM MURCIA – URBAS FUENLABRADA 84-81
HERBALIFE GRAN CANARIA – MORABANC ANDORRA 62-79
MONBUS OBRADOIRO – HEREDA SAN PABLO BURGOS 63-78
MOVISTAR ESTUDIANTES – UNICAJA MÁLAGA 90-92
ACUNSA GUIPÚZKOA – JOVENTUT BADALONA 68-99
COOSUR REAL BETIS – RETABET BILBAO 89-96
VALENCIA BASKET – IBEROSTAR TENERIFE 89-95
CASADEMONT ZARAGOZA – BARCELLONA 85-97
REAL MADRID – BAXI MANRESA 100-78
CLASSIFICA
REAL MADRID 11-0
TENERIFE 10-1
BARCELLONA 9-2
BURGOS 8-3
BASKONIA 8-3
BADALONA 7-3
MÁLAGA 7-4
MURCIA 6-5
MANRESA 6-6
OBRADOIRO 5-6
ANDORRA 4-4
VALENCIA 4-6
FUENLABRADA 4-7
ESTUDIANTES 4-8
BILBAO 2-8
ZARAGOZA 2-9
REAL BETIS 2-9
GRAN CANARIA 2-9
GUIPÚZKOA 1-9
PROSSIMO TURNO (5-6/12)
IBEROSTAR TENERIFE – MONBUS OBRADOIRO
JOVENTUT BADALONA – CASADEMONT ZARAGOZA
URBAS FUENLABRADA – VALENCIA BASKET
MORABANC ANDORRA – COOSUR REAL BETIS
RETABET BILBAO – MOVISTAR ESTUDIANTES
UNICAJA MÁLAGA – UCAM MURCIA
TD SYSTEMS BASKONIA – ACUNSA GUIPÚZKOA
HEREDA SAN PABLO BURGOS – REAL MADRID
BARCELLONA – GRAN CANARIA
RIPOSA: BAXI MANRESA