di Giuseppe Malaguti
Puntuale come ogni lunedì l’Ottovolante di BM si addentra nel weekend cestistico, per sapere cosa hanno fatto le nostre squadre e i giocatori nella terza giornata di campionato. Un turno pazzo e pieno di sorprese dove, fatto salvo per la Fortitudo Bologna, arrivano tutte vittorie in trasferta con i tonfi sorprendenti di Virtus Bologna e Reyer Venezia.
SALGONO:
VANOLI CREMONA
Per la squadra di coach Paolo Galbiati, dopo due sconfitte consecutive, arriva la prima vittoria in campionato con una partita sostanzialmente perfetta. Un successo a dir poco inatteso contro la corrazzata Virtus Bologna piegata alla Segafredo Arena da una meravigliosa Vanoli Cremona. I lombardi dominano i primi 30 minuti di gioco terminando avanti nel punteggio 80-59. La reazione disperata di Teodosic e compagni produce una rimonta incredibile che però rimane incompiuta giungendo ad un solo possesso di distanza. Gli ospiti hanno la meglio sotto i tabelloni: catturano 13 rimbalzi offensivi che danno seconde possibilità di andare a canestro e in più sono letteralmente devastanti dalla lunga distanza chiudendo con un clamoroso 17/33: sono Peppe Poeta, Daulton Hommes e Fabio Mian a fare male dai 6.75. Un gruppo di giocatori che ha voluto fortemente questa prima vittoria. Tanta grinta, tanto cuore, giocando anche un’ottima pallacanestro superando con straordinarie capacità i limiti tecnici e reagendo nel momento di massima difficoltà, il tutto ruotando solamente 8 uomini.
PEPPE POETA
È il grande protagonista, il migliore in campo, il simbolo, è l’anima di questa Vanoli. Il play di Battipaglia a 35 anni ottiene il suo carrer hight con 28 punti poetici nei suoi 22 minuti sul parquet di uno dei padiglioni della Fiera di Bologna. Cifre mostruose per il numero 8 di Cremona con 7/8 da tre punti, 7/8 ai liberi, 7 falli subiti e 4 assist. Poeta ha messo dentro qualsiasi cosa gli capitasse per le mani e soprattutto nel finale di gara quella tripla tirata da casa sua che ha mandato i titoli di coda piegando definitivamente la Virtus Bologna.
Quella straordinaria giocata finale, tanto per capire di cosa stiamo parlando, fa persino inginocchiare in segno di venerazione uno dello staff Vanoli presente in panchina. Una serata memorabile per Peppe che esce con il solito sorriso che lo contraddistingue da sempre al di là del risultato che è contagioso ed è per questo motivo che è amato trasversalmente da tutti.
VL PESARO
La squadra di Jasmin Repesa gioca una partita straordinaria al Taliercio contro Venezia letteralmente trascinata dalla coppia formata dall’ungherese Marko Filipovity 23 punti, 10 rimbalzi con 29 di valutazione e Frantz Massenat 22 punti e 26 di valutazione; senza dimenticare Tyler Cain che in difesa è un vero e proprio muro dando grande forza a rimbalzo terminando la serata in laguna con 11+10 per una valutazione di 26. Mentre l’ex di turno Ariel Filloy ha trovato canestri importanti contribuendo alla causa biancorossa con i suoi 11 punti e 5 assist. Notevole la prova balistica dai 6.75 dei marchigiani terminata con 13/27 e nello specifico un letale 7/10 nel terzo periodo. Le parole di coach Repesa sono piene di entusiasmo: “Una grande vittoria da squadra vera, per me è un piacere essere l’allenatore di questa Pesaro”.
CANTÙ
Vince in trasferta e in rimonta il derby con Varese per 90-80 e dopo 4 anni torna a vincere a Masnago. Nonostante l’assenza di Jamie Smith, a causa della sua positività al Covid-19, la squadra di Cesare Pancotto sfodera una prestazione fatta di grande applicazione e durezza mentale arrivando per prima al traguardo. Un dato su tutti va sottolineato pur priva, come detto, del suo miglior passatore, ovvero i 19 assist di squadra totalizzati alla fine dei 40 minuti per una regia totale che risulta fondamentale. Decisivo il quarto periodo dove i canturini mettono a referto 32 punti 16 dei quali firmati da Donte Thomas che ha la capacità di spaccare la partita in due e di fatto dare la seconda vittoria stagionale in campionato a Cantù.
SCENDONO:
AQUILA TRENTO
Non è serata all’Unipol Arena contro la Fortitudo Bologna. Per gli uomini di coach Nicola Brienza arriva la terza sconfitta in campionato su altrettante partite con un passivo pesante 93-70. L’Aquila spicca il volo in EuroCup, mentre in campionato è in modo preoccupante ferma. È quasi inspiegabile questa netta differenza di risultati così come nell’atteggiamento e nell’approccio alle partite di LBA rispetto alle sfide in Europa. Le parole del coach della Dolomiti non lasciano dubbi: “Abbiamo avuto troppe palle perse 18, nello specifico nel primo tempo quando c’era ancora partita. Nei momenti cruciali in cui sembravamo poter rientrare nel punteggio e rimanere a contatto abbiamo commesso troppi errori. Per tutta la partita abbiamo sofferto le iniziative in uno contro uno dei loro esterni in particolare Fantinelli, Aradori e Banks e a questa situazione non abbiamo mai posto rimedio né individualmente né di squadra.”
VIRTUS BOLOGNA
Una sconfitta pesante quella con la Vanoli. Per 30 minuti la squadra di Djordjevic è in balia di un avversario che di fatto ha un gap tecnico netto rispetto ai bianconeri. La Virtus è mancata sotto tutti gli aspetti; in particolare segnali preoccupanti sono arrivati dalla difesa praticamente inesistente e anche dalla volontà di andare a rimbalzo. Non sono bastati gli ultimi 10 minuti che hanno prodotto una rimonta che se realizzata totalmente avrebbe avuto dell’incredibile visto il passivo di -21 alla fine del terzo periodo. Le parole dell’allenatore serbo rendono meglio di qualsiasi altra cosa il disagio per questa sconfitta: “Abbiamo fatto una partita orrenda per 30 minuti. A volte si può giocare senza la testa, a volte senza il coraggio, a volte senza cattiveria. Però se mancano tutte e tre insieme è una cosa molto grave. Da due giorni stavamo preparando l’atteggiamento positivo, siamo una squadra che in difesa gioca bene, con Cremona abbiamo subito 95 punti e viene da chiedersi perché”.
DARIO HUNT
Nel primo turno di campionato era stato eletto il miglior giocatore della giornata. Dopo quella prima partita l’esperto lungo della Virtus Roma si è eclissato. Ieri pomeriggio non era semplice opporsi a Sassari e alla forza di Miro Bilan, ma l’atleta americano è parso in palese difficoltà terminando, nei suoi 19 minuti sul parquet del PalaEur, con soli 2 punti e 3 rimbalzi.
REYER VENEZIA
Gli orogranata hanno un buon avvio di gara, trovandosi avanti dopo 9 minuti di gioco sul 23-14. Dopo si è spenta la luce ed è solo Pesaro che vola via vincendo 90-72 dominando totalmente la gara. Era dal 2016 che la Vuelle non passava al Taliercio e in quella partita Austin Daye vestiva proprio la casacca biancorossa e fu il grande protagonista della vittoria marchigiana. Nel post partita arrivano le parole chiare ma dure di Walter De Raffaele: “A parte l’impatto iniziale è stata una prestazione molto modesta e mediocre sotto tutti i punti di vista di energia, attenzione e idee, poche e confuse. Dal punto di vista della reazione ci siamo incaponiti nel cercare soluzioni individuali invece di lavorare in difesa. La verità è che in sconfitte come queste, dove abbiamo fatto una brutta figura davanti al nostro pubblico, credo che si debba solo tacere, prendersi le proprie responsabilità ognuno per i propri ruoli, l’allenatore per primo, ma anche i giocatori devono farsi un bel esame di coscienza”.
FOTO: Giuseppe Poeta (Ciamillo-Castoria)