Torna -questa volta di martedì- l’Ottovolante di BM che ci svela cosa è successo nel weekend cestistico allungato fino a lunedì sera, cosa hanno fatto le nostre squadre e i giocatori nel terzo turno di ritorno di Serie A. Nell’anticipo del sabato, la Virtus Bologna vince senza affanni a Cremona con la Vanoli; nelle sfide della domenica, il derby tra Cantù e Varese va ai brianzoli guidati dal nuovo coach Piero Bucchi, Trieste gioca la partita perfetta al Forum dilagando con Milano. Continua la crisi di Trento, alla sua sesta sconfitta consecutiva, questa volta fermata dalla Fortitudo Bologna.
Un ko pesante, quello dell’Aquila, che costa la panchina a coach Nicola Brienza. Al PalaLeonessa succede di tutto con Treviso avanti (33-61) alla fine del primo tempo: Brescia produce una rimonta clamorosa e sulla sirena finale ha persino il pallone del possibile pareggio, ma la tripla di Bortolani si stampa sul ferro per la gioia di coach Max Menetti. Nel posticipo serale arrivano altre emozioni: alla Vitrifrigo Arena di Pesaro i padroni di casa volano sul +10 a 7 minuti dalla fine con Venezia. La formazione di De Raffaele ha una reazione veemente alzando il consueto muro difensivo -trascinata in attacco da Daye, Tonut e Bramos- in modo tale da ottenere un parziale devastante di 28-5 che tramortisce gli uomini di Repesa permettendo agli oro-granata di tagliare per primi il traguardo.
Nel posticipo del lunedì sera Brindisi -priva di D’Angelo Harrison e Derek Willis a partita in corso- supera una Reggio Emilia con poca energia.
SALGONO:
VINCE HUNTER
Nel successo della Segafredo sulla Vanoli il grande protagonista è il lungo Vince Hunter. L’ex AEK Atene è certamente nel momento migliore della sua esperienza in bianconero: nella serata del PalaRadi lo ribadisce totalizzando, nei suoi 26 minuti in uscita dalla panchina, 28 punti con 12/16 dal campo e l’aggiunta di 9 rimbalzi, 2 stoppate e 4 recuperate per una valutazione di 37.
TRIESTE
La squadra di coach Eugenio Dalmasson -al Forum- con l’Olimpia gioca la partita perfetta riuscendo a segnare, alla migliore difesa della Lega, 100 punti mettendo peraltro a referto la bellezza di 29 assist complessivi. Una vittoria netta e mai in discussione arricchita da percentuali stratosferiche (26/39 da due, 16/23 da tre e un insolito 0/4 ai liberi) con un Lobito Fernandez in versione lusso autore di 24 punti capace di armare in modo sontuoso i propri compagni con 7 preziosi assist.
MATTEO IMBRÒ
Prestazione da vero capitano, quella al PalaLeonessa, di Imbrò.
È il play di Treviso a griffare il successo con Brescia a suon di triple in una partita a tutto tondo: nei suoi 24 minuti sigla 29 punti con 7/12 dalla lunga distanza con l’aggiunta di 5 rimbalzi e 4 assist.
WESLEY SAUNDERS
Una vittoria fondamentale per la Fortitudo Bologna a Trento firmata da un strepitoso Saunders. Difatti l’ex Monaco e Cremona prende per mano la Effe scrivendo a referto 26 punti con un quasi perfetto 9/10 da due, dimostrando di essere un giocatore imprescindibile per la formazione di coach Dalmonte.
SCENDONO:
OLIMPIA MILANO
Dopo dieci vittorie consecutive in campionato per l’Olimpia arriva il secondo ko dopo quello subito con Brindisi. Questa volta al Forum passa Trieste in modo metto dilagando nel punteggio. Gli uomini di coach Ettore Messina, fin da subito, dimostrano di essere in una serata pessima soprattutto nell’approccio gara e in difesa -da sempre arma principale delle scarpette rosse- subendo canestri da ogni posizione del campo e senza mai mettere l’energia giusta.
AQUILA TRENTO
Davvero, sportivamente parlando, un momento drammatico per la Dolomiti. Perde male anche con la Fortitudo Bologna e sono sei ko di fila. Oltre la sconfitta viene rimosso anche l’allenatore Nicola Brienza. Le dichiarazioni del Presidente Luigi Longhi spiegano, meglio di ogni altra cosa, il momento dell’Aquila Trento:
“Sono giorni complessi sotto tutti i punti di vista. Lo sport, in questi mesi, è stato un sollievo e un momento di svago per tanti. Nostro compito era quello di regalare, purtroppo solo tramite la televisione, le grandi emozioni che solo il basket sa dare. Talvolta ci siamo riusciti, talvolta no. Come Aquila Basket abbiamo cercato di fare come sempre del nostro meglio. Ogni stagione si sviluppa in maniera mai definita. La bellezza dello sport è data proprio dalla sua imprevedibilità sia nella gioia della vittoria che nella tristezza della sconfitta. La stagione fin qui è stata costellata da prestazioni positive e negative che hanno portato alla sofferta decisione di esonerare il coach.
Non è nostra intenzione addossare tutte le colpe al coach. Chi lavora in Aquila, in qualunque ruolo, non ha mai cercato e non cerca alibi di sorta. Ognuno di noi, a partire dal sottoscritto, si assume le proprie responsabilità e lavorerà ancora più duramente per uscire da questo momento. Lo faremo come sempre abbiamo fatto con la tenacia che ci ha contraddistinto in questi splendidi anni. Non abbiamo mai mollato e mai lo faremo. Mi dispiace molto che i ragazzi e tutto lo staff in questo periodo non possano sentire il calore del pubblico trentino. Come tutti e forse ancor di più gli atleti respirano la passione. Questo manca tantissimo. Ma così è la realtà e così dobbiamo lavorare consapevoli che solo rimanendo uniti, ognuno nel proprio ruolo, possiamo ritrovare la via del successo. È questa l’unica strada che conosco e l’unica che può farci riprendere la giusta direzione”.
PETTERI KOPONEN E DOMINIQUE SUTTON
I due ultimi arrivi in casa Reggiana, nella trasferta con sconfitta di Brindisi, non danno alcun apporto alla formazione di Antimo Martino. Una produzione misera per l’ala americana con 6 soli punti frutto di un 3/7 dal campo e 0/3 ai liberi. Koponen, ancora lontano dalla forma migliore, non fa meglio del compagno: anzi chiude, nei suoi 14 minuti del PalaPentassuglia, scrivendo virgola a referto con un pessimo 0/4 dal campo.
In foto: Juan Fernandez (Ciamillo-Castoria)
Giuseppe Malaguti