di Giuseppe Malaguti

L’Ottovolante di BM

Torna – dopo una settimana di sosta a causa degli impegni della nostra Nazionale – puntuale come ogni lunedì l’Ottovolante di BM e ci svela cosa è successo nel weekend cestistico, cosa hanno fatto le nostre squadre e i giocatori nel decimo turno di campionato. Nella sfida del sabato fra le due grandi deluse Brescia, guidata dal nuovo coach Maurizio Buscaglia, e la Fortitudo Bologna ha visto i lombardi cambiare l’inerzia negativa di inizio stagione piegando gli avversari in modo perentorio. Una sconfitta, quella della Effe, che è costata la panchina a Meo Sacchetti. Nella domenica pomeriggio la Dinamo Sassari ha piegato in trasferta la Virtus Bologna; la squadra di un nervoso Djordjevic ha tenuto per tutti i 40 minuti in panchina la sua stella Marco Belinelli senza mai essere in grado di recuperare gli avversari. Trento ha espugnato il Taliercio superando Venezia grazie ad un Gary Browne stratosferico. Milano ha vinto facile a Masnago con Varese, mentre Brindisi continua la cavalcata piazzando la nona vittoria di fila. Infine altra vittoria fuori casa quella altisonante di Cremona ai danni di una spenta Reggio Emilia, considerando che la Vanoli non giocava una partita ufficiale da 35 giorni. Non si è disputato il match tra Virtus Roma e Allianz Trieste a causa dei tanti atleti giuliani positivi al Covid-19. 

SALGONO:

MAURIZIO BUSCAGLIA  E BRESCIA

Quasi sempre quando arriva un allenatore nuovo c’è l’immediata reazione positiva da parte dei giocatori e così è stato nella partita con la Fortitudo. Al di là di questo aspetto colpisce come in pochi giorni, possiamo dire in poche ore, Buscaglia abbia rivoltato in maniera evidente la Germani. Una pallacanestro più scorrevole fatta anche di mezze transizioni che agevola le caratteristiche dei giocatori presenti nel roster, abbandonando un basket più compassato e con ritmi bassi. L’ex coach di Trento ha cambiato di parecchio lo starting five, ma soprattutto ha rivoluzionato quasi totalmente le rotazioni portando una squadra che segnava meno di 80 punti a gara a siglarne 99.  

GARY BROWNE 

Sul talento del piccolo portoricano avevamo già scritto. Quando gioca come sa sono problemi seri per gli avversari con la capacità di trascinare tutta la sua squadra. Al Taliercio con la Reyer gioca una partita stellare. Mette a referto 24 punti nonostante un 5/16 dal campo aiutato dall’11/14 ai liberi, “smazza” 10 assist denotando la grande intesa con JaCorey Williams, recupera 6 palloni e subisce 8 falli per una valutazione di 32.

DINAMO SASSARI E TONI KATIC

Sassari gioca una partita di grande personalità contro una corrazzata come la Virtus Bologna che ha Marco Belinelli a disposizione. I sardi dominano l’inizio gara grazie alle triple a ripetizione del solito lituano Emantas Bendzius poi, nel momento più difficile della sfida, con i felsinei in rimonta sul -1 (63-64 a 6.26 dalla fine) reagiscono trovando i canestri decisivi del nuovo arrivato Toni Katic.   

Così coach Pozzecco subito dopo la partita elogia il nuovo acquisto croato : “Potrei inventarmi delle frasi fatte e parlare di tatticismi come la difesa di Burnell su Teodosic. La verità è che oggi ci ha fatto vincere questa partita Toni Katic ed è per me un insegnamento dal grande valore umano. L’ho preso sì perché è mio amico, ma anche perché è un grande giocatore di pallacanestro, forse sono condizionato dal mio giudizio ma sicuramente è una un uomo eccezionale che ha avuto una carriera frastagliata per colpa degli infortuni e si meritava un momento del genere nella sua vita. Sono felice per tutti i ragazzi perché hanno voluto fortemente questa vittoria, il cuore ha un valore anche nella pallacanestro professionistica, magari per colpa mia non ne vinceremo più una d’ora in avanti ma oggi è per me un’emozione fortissima. Sono estremamente contento anche per i nostri tifosi, sentiamo un’isola che ci spinge nonostante le distanze, e secondo stiamo trovando soprattutto in difesa quel modo di giocare che rende i tifosi felici”.

VANOLI CREMONA

All’Unipol Arena la squadra di coach Paolo Gabiati asfalta Reggio Emilia disputando una partita eccellente. Sono stati giorni difficili per Poeta e compagni; 35 giorni lontani dal parquet e tutto il gruppo squadra contagiato dal Covid-19. Cremona tornava in campo in trasferta, contro una Pallacanestro Reggiana reduce da un bel successo con solo tre giorni di allenamento a ranghi completi. Nonostante ciò il cuore e la voglia di superare ogni ostacolo di questo gruppo così compatto ha permesso di infliggere un +29 all’avversario.

SCENDONO:

MEO SACCHETTI E FORTITUDO BOLOGNA

All’inizio di questa stagione ci potevano essere dubbi sulla convivenza di tante prime punte (Aradori, Banks ed Happ), ma non che ci fosse un tale distacco dai colori di una maglia così prestigiosa. Una squadra senza voglia di lottare, di soffrire che non difende, che ha continuato a prendere 100 a partita o quasi e che in attacco non ha una organizzazione di gioco, idee e non si passa la palla. In questo contesto alcuni giovani italiani sono stati “abbandonati” come Totè, Palumbo e Dellosto in modo del tutto incomprensibile; un progetto giovani definitivamente fallito che doveva essere una parte fondamentale di questa nuova Fortitudo. In questa situazione tutti sono indifendibili e come è sempre è successo paga l’allenatore che ovviamente di responsabilità né ha abbastanza. Anche Sacchetti dava la sensazione di un allenatore rassegnato in attesa di lasciare Bologna. 

VIRTUS BOLOGNA

Era il giorno di Marco Belinelli. E invece l’ex stella NBA non mette piede in campo e una serata che doveva essere in qualche modo celebrativa diventa un incubo per un nervoso Djordjevic (espulso per doppio tecnico) e i suoi. Era da 50 anni che la Virtus non perdeva 4 partite consecutive in casa. Una dato preoccupante tenendo conto del valore di questa squadra.

REGGIO EMILIA

Nonostante gli avversari non giocassero un match da ben 35 giorni, i biancorossi non sono mai stati in partita fino a toccare il -35. Una serataccia nel tiro della lunga distanza con un pessimo 3/29 complessivo sbagliando tanti tiri aperti La gara di mercoledì giocata bene e vinta con Treviso può essere una attenuante, ma l’approccio troppo soft è stato decisamente il tallone d’Achille per una squadra che non ha mai dato l’impressione di mettere le mani sulla partita e che ha visto dominare la Vanoli Cremona.