FOTO: Kyle Hines (Ciamillo-Castoria)

di Filippo Luini

Milano torna da Istanbul con un convincente due su due grazie al bis che si concede con l’Efes. La squadra di Messina passa al Sinan Erdem Spor per la prima volta nella propria storia vincendo 69 a 72, dopo aver “fatto e disfatto” la partita. Gli uomini di Ataman entrano in campo spenti, nella mente dei turchi c’è ancora il pesante KO di Mosca, mentre Milano produce un’ottima pallacanestro che vale l’allungo. All’intervallo il match sembra finito, ma il talento del play serbo Micic non è d’accordo, la sfida si riapre e l’Olimpia quasi rischia di farsela sfuggire, per poi – sempre grazie alla difesa – strappare un successo che vale oro, per la classifica e per il morale. 

Primo quarto all’insegna dell’equilibrio nel quale l’Efes conduce di stretta misura grazie ai canestri di Beaubeois. Il 15 a 10 iniziale non scompone l’Olimpia, che risponde colpo su colpo, sfruttando ottime transizioni con Shields e trovando il primo sorpasso del match grazie alla tripla di Datome. Il primo periodo si chiude sul 20 a 20 e Milano sembra finalmente essere entrata in partita.

Nella seconda frazione vengono a galla tutte le difficoltà dell’Efes: le lacune offensive degli uomini di Ataman, abbinate alle numerose incomprensioni difensive, fanno sprofondare i turchi, che subiscono un 9-0 di break. La schiacciata di Anderson sblocca i padroni di casa, ma l’Armani Exchange non alza il piede dall’acceleratore e la tripla con il fallo di Punter vale il +12 ai biancorossi. La pioggia di triple non si ferma. Milano è galvanizzata, mentre l’Efes è solamente una lontana parente di quella squadra capace di vincere la competizione, emblematica la condizione di Larkin. Fase finale del primo tempo estremamente confusionaria, tanti errori banali, numerosi punti persi e punteggio fissato sul 31 a 46 in favore di Milano. 

Il rientro dagli spogliatoi dell’Olimpia è catastrofico, il break dell’Efes è surreale e il punteggio viene impattato sul 48 a 48, con annesso sorpasso firmato dall’ispirato Micic. Datome, nel momento di difficoltà dei suoi, segna il canestro del 52 a 52 e, come se nulla fosse accaduto, le squadre entrano in parità negli ultimi 10’ di gioco. Evidente, però, come la forza d’inerzia spinga verso i turchi. 

In apertura di ultima frazione Malcom Delaney è croce e delizia dell’Armani: prima segna in avvicinamento, forza ad una palla persa Larkin e si conquista due liberi che valgono il +4 Olimpia. Poi commette un antisportivo – di dubbia entità rivedendo il trattamento ricevuto da Gigi Datome pochi minuti prima – che permette all’Efes di impattare sul 57 a 57. Micic continua a dominare il secondo tempo e la tripla di Singleton porta al massimo vantaggio i turchi con due possessi pieni.  A metà periodo si stalla il gioco, ma l’Olimpia non ci sta e con un 7-0 di break firmato Punter-Rodriguez, con nel mezzo la stoppata del monumentale Hines su Micic, vale il +2 meneghino a 3’ dal termine. La difesa dell’Armani Exchange cresce di colpi, ma Dunston è glaciale e riporta ad un possesso di distanza Milano. Rodiguez temporeggia eccessivamente nel possesso decisivo per chiuderla, ma Micic sbaglia la tripla della vittoria e l’1 su 2 dalla lunetta di Delaney chiude i conti sul 69 a 72. Prima vittoria nella storia per l’Olimpia al Sinan Erdem Spor. 

QUI le statistiche del match