Rieccoci di nuovo con l’appuntamento #2 della NBA Summer. Dopo il primo appuntamento, in cui analizzavamo i primi colpi di free agency, oggi parliamo di Summer League e dei giovani prospetti in arrivo nella Lega.

L’IMMOBILITÀ DEL MERCATO

I Timberwolves hanno ottenuto Rudy Gobert in cambio di 4 prime scelte, Kessler Edwards, Leandro Barbosa, Patrick Beverley e Jarred Vanderbilt, decidendo di spingere tutte le loro chip al centro per vincere. Sarà interessante vedere come si schiereranno in campo con due centri molto diversi tra loro: da una parte Gobert, monolite difensivo ma poco impattante in attacco; dall’altra Karl-Anthony Towns, mobile, letale al tiro pesante, fenomenale palla in mano, ma trascurabile in difesa.

Ma a parte questo scambio, il mercato è fermo. Qualche estensione (Damian Lillard rimane a Portland per altri due anni, per un totale di 122 milioni), l’interesse italiano per Danilo Gallinari (in arrivo a Boston con un biennale di due anni da 13 milioni). Tiene ancora banco l’interesse per un possibile scambio Kyrie Irving-Russell Westbrook, anche se i Nets sembrano intenzionati a mantenere la squadra intatta. Insomma, è tutto fermo in attesa di un tassello cruciale: dove giocherà Kevin Durant?

LE STELLE DELL’ESTATE

La Summer League di Las Vegas e le due leghe affiliate, la California Classic e la Salt Lake City, stanno già mostrando interessanti risvolti. Il primo dei prospetti “blue chip” a debuttare è stato Keegan Murray, circondato (non per sua colpa) da voci insistenti su come i Sacramento Kings abbiano sbagliato a sceglierlo rinunciando a Jaden Ivey. Murray ha risposto con 26 punti e 8 rimbalzi nel suo debutto, tirando con 10/14 dal campo, per poi continuare con 24 punti, 7 rimbalzi e 3 recuperi contro i Lakers. Mica male.

A Salt Lake ha brillato Chet Holmgren, facendo subito rizzare i capelli in aria a numerosi esperti che sostenevano dovesse essere lui la prima scelta assoluta. Tabellino completamente riempito: 23 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 1 recupero, 6 stoppate (record di Summer League, ma Chet ha già detto che lo ritoccherà).

SCONTRI TRA TITANI

Quando finalmente si è arrivati a Las Vegas, l’antipasto non avrebbe potuto essere più succulento: giovedì 7 luglio è andata in scena Houston Rocket-Orlando Magic, con lo scontro tra Paolo Banchero Jabari Smith II. Ne esce vittorioso Paolo, con i suoi Magic che vincono 77-91, ma anche a livello individuale: 17 punti, 4 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata e 2 perse. Debutto più faticoso per Smith, giocatore che per sue caratteristiche è meno un creatore di gioco e più un play finisher. Per lui 10 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata e 2 palle perse.

Smith ha riso però ieri notte, nella sfida contro Holmgren: OKC-Houston 88-90. Ancora una volta tabellino da videogame per Holmgren, che fa di tutto un po’: 12 punti, 8 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi, 4 stoppate, 4 palle perse. Smith mostra tutto il suo talento segnando 12 punti con 9 rimbalzi, 1 assist, 4 recuperi, 3 stoppate e 3 perse.

IT AIN’T OVER TILL IT’S OVER

Partita assurda quella tra i Kings e i Magic, nello scontro Banchero-Murray. A 7.4 secondi dalla fine i Magic sono sopra di 6 dopo aver condotto per tutta la partita, ma Sacramento mette una tripla. Niente panico: Banchero si prepara per la rimessa. Ma il suo passaggio è lento, Keegan Murray ruba la palla, esce sul perimetro, finta e segna la tripla del pareggio! Nel primo supplementare i Kings trovano finalmente il vantaggio, con 20 secondi alla fine segnano la tripla del +3 ma poi commettono fallo da 3 liberi dall’altra parte. 3 liberi a segno e si va al secondo supplementare.

Formula particolare quella usata in Summer League: si tratta del sudden death, con la vittoria assegnata alla prima squadra capace di segnare un canestro. Le squadre si scambiano grandi giocate difensive, con Banchero che salva i suoi con una super stoppata. Nel possesso in attacco poi è di nuovo lui a trovare Emmanuel Terry sotto canestro, che sigilla la gara con un tiro contestato da sotto. Banchero chiude con 23 punti, 6 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi, 2 stoppate, ma anche 8 palle perse. Per Murray 20 punti, 9 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e 5 palle perse.

I GIOCATORI PIÙ INTERESSANTI

Non solo i primi 3 a stupire a Las Vegas. Già da subito Jaden Ivey ha sfoggiato un atletismo raro, mostrando a tutti di cosa è capace a livello di elevazione, velocità e gioco. In 2 partite, per il giovane di Detroit 15.5 punti (50% dal campo), 3 rimbalzi e 4 assist di media. Ottimo debutto anche per Bennedict Mathurin, scelta numero 6 per i Pacers: 23 punti e 4 rimbalzi contro gli Hornet venerdì.

Da menzionare anche il debutto di Alessandro Pajola per i Mavericks contro i Chicago Bulls: tabellino “alla Pajola”, che dice 3 punti, 4 rimbalzi, 8 assist, 3 recuperi e 2 palle perse, con tanta, tanta difesa. Per quanto Pajola non sia ancora ad un livello NBA, non vi sono dubbi che questa esperienza possa valere moltissimo per lui e per l’Italia tutta; cogliamo quindi l’occasione per fargli i migliori auguri.

Già fermo invece Shaedon Sharpe, la scelta di Portland al draft. La scansione dice strappo alla spalla, riposo e rivalutazione tra 10-14 giorni. Pessimo inizio e presagio per i Blazers: ricordiamo che Sharpe ha passato la sua unica stagione collegiale a Kentucky senza mai giocare, anche per infortuni. La speranza è che possa riprendersi presto ed essere al meglio per il debutto stagionale.

Stanotte il duello tra Pacers e Kings, mentre domani sarà interessante lo scontro tra Jabari Smith e i molteplici rookie degli Spurs: uno sguardo al futuro?

FOTO: Paolo Banchero (NBA.com)

Yuri Pietro Tacconi