Su Basket Magazine appena uscito in edicola trovate un poster storico imperdibile con immortalato il tiro-scudetto firmato da Ruben Douglas.
Mai avremmo voluto dedicare un poster per questo motivo, a nessuno.
Ma ci è parso doveroso, purtroppo, farlo in memoria di Ruben, strappato alla vita il 12 aprile scorso a soli 44 anni. Davvero troppo pochi: del resto la vita è questo, tanto straordinaria come quel 16 giugno 2005 quando il giocatore nato a Pasadena in Caliornia (ma con origine panamense) regalò alla Fortitudo Bologna il secondo scudetto della storia biancoblu. Quanto tanto ingiusta, come appunto ora con il campione che, quel giorno, realizzò una prodezza destinata a restare tra le più grandi del nostro basket, nel giorno della prima volta che si utilizzava l’ instant replay che fece vivere un paio di minuti di vera suspense, ed emozioni che solo il basket dà, ai 10mila tifosi di Milano e ai 2mila bolognesi al Forum, e ai tantissimi davanti alla tv.
Più che mai un poster da non perdere, nello splendido e altrettanto storico scatto fotografico di Ciamillo- Castoria e nella suggestiva e unica grafica del nostro Stefano Arciero-Arste Graphics, e conservare in ricordo dello sfortunato Ruben ammaliatore di canestri e di… serpenti. Non può davvero mancare nell’ album della storia fortitudina e del cuore dei tifosi biancoblu: l’album-archivio dei ricordi più cari e commoventi.
E che crediamo sarà gradito anche a tanti altri appassionati, anche avversari, che vorranno omaggiare il ricordo di un grande e altrettanto sfortunato campione. Un campione quelli che riscuotono l’ ammirazione e l’ affetto di tanti a prescindere dalla maglia che vestono.
Vi aspettiamo, quindi, se vorrete, in edicola: ringraziandovi già per la partecipazione sempre maggiore che ci regalate ogni mese e che per noi è stimolo per cercare di fare sempre meglio
Buona lettura con BM, amici!
Di seguito vi riproproniamo il ricordo di Ruben scritto dal nostro vice direttore Fabrizio Pungetti
“Il dolore è talmente lancinante e straziante che come quella notte ci strappasti come ipnotizzati le parole di bocca in quella telecronaca, ora non riesco a scrivere dire altro. Spero di riuscire a farlo presto, come meriti, Ruben.
Quel video che non so se avrò più il coraggio di riascoltare e che so tu custodivi con te: ma io devo a te di più, tutti dobbiamo a te, come a tutti i tuoi compagni e a coach Gelsomino, se quella telecronaca, è diventata un tormentone – virale come si dice di questi tempi – e ancora oggi ci fa fa venire i brividi. Ma stavolta sono brividi che non avremmo mai voluto provare. Troppo, troppo, terribilmente presto.Troppo dolore. In rapida serie, Charles Jordan, Franz Arrigoni l’ Alpino, Cedro Hordges.
Grazie Ruben, e scusami se non te l’ ho detto abbastanza in quei giorni, nel mio inglese stentato e nella mia riservata timidezza che mi frena e mi fa temere sempre possa essere invasiva.
Spero di riuscire ad avere presto la forza per trascrivere i sentimenti, le emozioni, che ci hai regalato. Come meriti, Ruben, tra un po’. Perdonami. Ora lo strazio è insopportabile.Ti ricorderò per sempre nel cuore. Un grazie commosso anche alla Fortitudo Pallacanestro per l’onore che mi ha dato volendo accompagnare il tuo ricordo con la mia voce.
Rip Ruben”.
Il Pungio
Qui invece il link con il video della telecronaca sempre con la voce del nostro vice direttore che raccontò tutto l’ anno bolognese del giocatore biancoblu e, con voce strozzata, anche quella prodezza e quel momento storico.
“Douglas ha deciso lo scudetto! Ma gli arbitri rimandano tutto all’ istant replay …attimi infiniti, suspense, suspense, suspense, batticuore infinito, il cuore scoppia…Vince Bologna…Vince la Fortitudo!!!”. Urlato 100 volte, mille volte anche dai 2500 del popolo dell’ Aquila al Forum quel 16 giugno 2005 e che è riecheggiato purtroppo nella circostanza più triste e che nessuno avrebbe voluto dover riascoltare per questo motivo. Il tiro-scudetto che resterà per sempre negli occhi e nei cuori fortitudini
Infine sotto il video della toccante, suggestiva e commovente coreografia della Fossa dei Leoni – nel giorno del tributo e del ricordo del campione biancoblu, prima della gara del 5 maggio scorso con Torino – che recitava sugli striscioni proprio le parole di quella telecronac
“Grazie Ruben. Buon Viaggio Campione – la scritta dell’ ultimo striscione in curva Gary Schull (primo, indimenticabile mito iconico della storia dell’ Aquila, anche lui troppo presto già nel Paradiso dei Miti) –
Non ti dimenticheremo mai: grazie per sempre, #Ruben”