di Eugenio Petrillo 

La trasferta di Belgrado è dolorosa per la Reyer Venezia. Dopo la bella vittoria casalinga nella prima uscita stagione di EuroCup contro l’UNICS Kazan, ecco il primo tonfo. Alla Hala Sportova Ranko Zeravica l’Umana si arrende ad un Partizan Belgrado troppo forte: 95-73 il risultato finale.
La squadra di coach Walter De Raffaele se la gioca per i primi 20’, poi crolla completamente nei secondi 20. Rashawn Thomas, ex Dinamo Sassari, ha letteralmente dominato la partita. Si può dire che l’ala americana quando vede orogranata si scatena, viste le strepitose prestazioni nella finale scudetto 2019.
Nel primo tempo si è vista un’ottima Reyer. A tratti ha addirittura provato a condurre la gara. Si sono viste buonissime difese e attacchi molto ben costruiti. Stefano Tonut, ormai conscio del suo enorme potenziale, si è preso le sue responsabilità e con grande personalità ha segnato canestri difficili e anche importanti.
Poi però le partite durano 40’, non solo 20’. Il secondo tempo (il terzo quarto dice 33-15) è un monologo del Partizan. Sin dai primi possessi, la Reyer è capitolata fino ad incamerare uno svantaggio veramente ampio. L’Umana, inerme, ha visto i propri avversari scappare e al primo vero allungo non è mai riuscita nemmeno a restare in partita. La troppa fisicità della squadra di Vlado Scepanovic – che ha preso la pesante eredità di coach Andrea Trinchieri – ha fatto la differenza. Gli ex italiani Thomas e Williams Mosley dentro l’area hanno fatto tutto quello che hanno voluto ed in più non hanno concesso nulla in difesa. Sugli esterni Codi Miller-McIntyre e  Ognjen Jaramaz hanno saputo punire con continuità i lagunari.
Quella di Belgrado – seppur a porte chiuse, quindi senza il caldo sostegno del pubblico serbo – era una trasferta dura, dove una sconfitta era da mettere in conto. Il passivo è pesante, ma il cammino di Venezia in EuroCup deve proseguire senza intoppi e malumori. La Reyer deve ripartire da quello che ha mostrato nel primo tempo, un basket semplice ma molto efficace. Tutti gli ingredienti per fare bene anche in Europa. oltre che in Italia, ci sono. Starà a coach Walter De Raffaele trovare la chiave giusta per rendere anche i confini italici. D’altronde i quarti di finale raggiunti la passata stagione, non possono essere un semplice caso. I risultati di Venezia degli ultimi anni parlano chiaro!
Per il Partizan ci sono 22 punti di Rashawn Thomas (4/5 da due, 2/2 da tre e 8/9 ai liberi), 18 di Codi Miller-McIntyre e 17 di Ognjen Jaramaz.
Per la Reyer invece arrivano 16 punti da Mitchell Watt e 11 da Michael Bramos. 

La cronaca. Il match in avvio è molto fisico, le squadre si battono colpo su colpo. La Reyer regge bene il colpo di un Partizan che prova a fare la partita con Thomas e Miller-McIntyre: 12-9 a 5’ dalla fine del primo quarto.
I padroni di casa provano a fare la voce grossa. Raccolgono tanti rimbalzi offensivi di fila e Paige punisce da tre punti: 18-11, time-out di De Raffaele con 3.33 da giocare.
La strigliata del coach orogranata si fa subito sentire: Chappell e Daye piazzano due triple per 20-17 che poi diventa 21 pari con Vidmar a 1’ dalla fine del primo quarto.
Al termine del periodo inaugurale il punteggio dice 23 pari.
Tonut si presenta alla grande nel secondo quarto. Il numero 7 della Reyer piazza la tripla del 23-26. Venezia entra in fiducia, in attacco e in difesa. Watt domina l’area e Stone in transizione segna da tre: 29-33 a 6’ dall’intervallo.
Il Partizan resiste e accorcia fino al 42-43 alla pausa lunga.
La squadra di Belgrado comincia molto bene il secondo tempo. I bianconeri si chiudono in una difesa arcigna e colpiscono in contropiede con Thomas: 53-50 dopo 4’ di gioco. È proprio l’ex Sassari che fa la differenza nella ripesa: il 2+1 realizzato significa 56-52. Per De Raffaele – che si fa fischiare un fallo tecnico – i problemi riguardano sia Thomas che Daye. Il figlio di Darren infatti a metà periodo commette il suo quarto fallo personale: 63-54. A 2.32 dalla fine del terzo quarto, sempre Thomas immancabile, segna la doppia cifra di vantaggio per il Partizan sul 67-56. 
Belgrado domina il terzo quarto che si chiude sul 75-58.
Nel quarto periodo, il Partizan dilaga. Il punto esclamativo ce lo mette Dangubic con una superba schiacciata: 82-60.
Il Partizan vince 95-73.

 

QUI le statistiche complete del match