In foto Zack Leday, credit Ciamillo-Castoria

di Giovanni Matthias Versa

Dopo aver perso le ultime due sfide in quel del Forum quando ha dovuto affrontare gli oro-granata veneziani, stavolta è Milano che porta a casa i due punti e rimane imbattuta in campionato. Buona la prova dell’Umana; non è tanto il gioco espresso quanto l’assenza di personale disponibile quest’oggi ciò cha ha condannato alla sconfitta gli uomini di coach De Raffaele.

Sono gli stranieri Delaney (16 punti, 5 rimbalzi e due assist), Leday (20 punti e 6 rimbalzi) e Shields (14 punti con 3/4 da 2 e 2/3 da 3) a dominare sul parquet. L’ex Barcellona è pressoché inarrestabile per tutta la durata della gara, così come il texano alla prima stagione in Italia. Shields parte male e viene subito richiamato in panchina da Messina, è solo a partire dal terzo quarto che rientrerà in campo, e lo farà in maniera ineccepibile chiudendo la gara con solo due errori al tiro.

Per i lagunari sono il neozelandese Fotu (25 punti e 5 rimbalzi) ed il play Stone (8 punti, 4 rimbalzi e 6 assist) ad effettuare ottime prestazioni – da notare le percentuali a dir poco assurde riguardanti il tiro da 3 per il primo (4/6, e stiamo parlando di uno che ha giocato da 5 improvvisato per tutta la gara).

Milano tiene a riposo le proprie stelle Punter, Hines e Rodriguez e deve anche fare a meno di Datome, il quale non ha ancora smaltito totalmente il proprio infortunio.

L’ Umana è decimata dal COVID e dagli infortuni al punto dal doversi presentare con solamente sette giocatori per la gara odierna in quel di Assago. I nomi degli assenti sono: De Nicolao, Mazzola, Tonut, Vidmar, Watt, D’Ercole e Cerella.

LA CRONACA

Si parte immediatamente con quella che sarà uno dei fattori chiave della partita: Tarczewski che sfrutta mancanza di kilogrammi e centimetri dei suoi diretti marcatori. Le mani sono fredde da ambo le parti in questo inizio di gara ed è il greco Bramos a sbloccare Venezia, esibendo un grazioso runner. I veneziani prendono coraggio e infilano due triple di fila, realizzando un sorprendente parziale di 0-8. Ci pensa Roll a guidare la reazione meneghina, penetrando in velocità nel pitturato e aggiudicandosi un canestro ed un and one. Venezia continua a sbagliare al tiro ed è Shields ad approfittarne, catturando un bel rimbalzo in difesa e percorrendo tutto il campo in solitudine, per concludere con un comodo appoggio sulla tabella e agguantare il pareggio. Fotu non ci sta: ruba palla e segna la sua seconda tripla della gara rimettendo Venezia avanti di 6 punti. Portano un’ondata di freschezza l’entrata in campo di Moraschini e Cinciarini: i due italiani vanno rispettivamente a segno in rapida successione, riavvicinando la propria squadra a quella veneta. Il primo quarto termina con una giocata spettacolare: Chappell trova solo la retina dopo un gran stepback su cui Leday non può fare nulla.

Ad apertura di secondo tempo è Delaney che pareggia i conti con un bel floater. Casarin vuole a tutti i costi sfruttare al meglio i minuti disponibili quest’oggi e ne approfitta con

una tripla che gli permette di superare il suo record di punti in campionato fino ad adesso, ovvero 5. Batti e ribatti tra Stone e Delaney i quali tirano egregiamente al di fuori della linea da 3. Gara in perfetto equilibrio, è il rientro sul parquet di Tarczewski a muovere le acque. La sua fisicità sotto le plance porta i veneziani a molti errori al tiro ed è proprio un suo bell’assist per la tripla di Brooks che permette a Milano di rimettersi davanti agli avversari.

Il centro polacco non continua a giocare bene al rientro dall’intervallo, commettendo molteplici errori in attacco; confusione totale anche in difesa dove viene dominato da un Fotu presentatosi nel capoluogo lombardo col coltello tra i denti. Casarin inizia a macchiare la sua gara fin qui ottima soffrendo della propria inesperienza: commette degli ingenui passi in partenza dopo esser stato pescato bene in mezzo all’area. È l’ingresso di Leday a cambiare totalmente l’andazzo della gara: il suo mix letale di fisico e tecnica di tiro permettono a Milano d’iniziare a lasciarsi dietro gli avversari. Bramos non ci sta e con tutta la sua bravura ed esperienza butta l’esca e trova un ingenuo Moraschini ad abboccare: due punti e fallo subito per l’ala greca. A questo punto della gara, sono numerosi i minuti in cui ci sono solo due giocatori ad esser protagonisti in campo, gli altri sono mere comparse che assistono allo spettacolo: Leday e Fotu s’incalzano e si sfidano a vicenda segnando numerosi punti, interrotti soltanto da una tripla di Shields. Notevole l’apporto alla gara anche di Moraschini: la guardia proveniente da Cento prima serve un ottimo assist per la schiacciata di Leday, poi brucia Bramos in velocità ed appoggia sul tabellone, con un vantaggio di 12 punti per i padroni di casa. Shields effettua un’altra tripla, allungando così la sua scia perfetta, ma è Bramos a rubargli la scena grazie ad un bellissimo buzzer beater da metà campo.

Purtroppo, nell’ultimo quarto l’Umana crolla completamente cedendo alla fatica accumulatasi. Fotu è l’ultimo ad alzare bandiera bianca tra i suoi, segnando altre due triple. Moraschini continua ad essere una saetta, il fastidio che Venezia prova nei confonti della sua agilità culmina in un fallo antisportivo di Chappell ai danni dell’emiliano. Nella seconda metà dell’ultimo quarto non c’è più partita, le due squadre passeggiano per il campo ed i due coach inseriscono le seconde linee sul parquet: per i padroni di casa molti i minuti concessi nel finale a Biligha mentre Venezia si ritrova ad avere contemporaneamente in campo i giovanissimi Casarin, Possamai, Biancotto e Bellato.

QUI le statistiche del match

OLIMPIA MILANO

LEDAY: 7.5

MORETTI: 5.5

MICOV: 6

MORASCHINI: 6.5

ROLL: 6.5

TARCZWESKI: 5.5

BILIGHA: 5.5

CINCIARINI: 6

DELANEY: 7

SHIELDS: 7

BROOKS: 6

DATOME: n.e.

UMANA REYER VENEZIA

CASARIN: 6.5

STONE: 7

BRAMOS: 7

DAYE: 6

CHAPPELL: 6

POSSAMAI: 4.5

FOTU: 7

BIANCOTTO: 5

BELLATO: s.v.