In foto Gianmarco Pozzecco – Ciamillo/Castoria

 

di Redazione

 

Le parole dei due coach al termine di Virtus Bologna-Dinamo Sassari 78-83.

Sasha Djordjevic: “Quattro partite perse in casa assolutamente alla stessa maniera, con atteggiamento nel primo tempo assolutamente inesistente, non c’era neanche. L’energia fanatica che ci vuole per questo tipo di partite si è persa, magari pensando di essere non so che cosa, ma l’umiltà deve tornare prima possibile, perchè l’arroganza ci ucciderà. Siamo tornati in partita a -1, e non siamo riusciti a chiuderla, nella stessa maniera identica delle altre partite. Questa è un’analisi all’interno che va anche verso l’esterno, c’è qualche problema. Complimenti a Sassari, perchè ha giocato una signora partita, ovviamente partendo nel primo quarto con un’inspiegabile mancanza di attenzione e concentrazione, soprattutto difensiva, ci hanno messo in difficoltà, poi sono giocatori con tanta esperienza bravi a portare a casa queste partite e i due punti. Noi un punto sulla tempia, per pensare bene a cosa c’è da fare: tante chiacchiere e tanto parlare non ci va bene, bisogna chiudersi e lavorare di nuovo, e ritornare umili.”

Gianmarco Pozzecco: “Potrei inventarmi cazzate, parlare di tatticismi efficaci, ma la verità è che oggi ci ha fatto vincere Toni Katic, e questo è un valore umano e un insegnamento importante nella mia vita. L’ho preso perchè è un mio amico, ma ribadisco: è anche un gran giocatore di pallacanestro, che ha avuto una carriera piena di infortuni e che si meritava un momento del genere nella mia vita. Sono contento della partita, di tutti i miei ragazzi che hanno voluto questa vittoria, ma questo insegnamento di andare dove porta il cuore ha un valore anche nel basket professionistico. Magari da qui in avanti per colpa mia non ne vinceremo più una, ma questa è una emozione fortissima e i ragazzi già lo adorano. Sono contento anche per i tifosi fortitudini che non stanno passando un bel periodo, forse di questa vittoria ne hanno bisogno loro più di noi. E’ stato decisivo il mio discorso prepartita alla squadra: sarò ultimo nel ranking degli allenatori come capacità, ma sono il più bello.
Belinelli? La squadra è forte, lui è un fenomeno. Prima della partita mi ha detto ‘ti stai cagando addosso, eh?’, poi non è andato in campo, e forse si è cagato addosso lui…”