FOTO: Lebron James (via Twitter)

di Pier Paolo Polimeno

La preseason NBA è giunta al termine, e adesso tutte le franchigie della lega sono pronte a fare sul serio. Prima di godersi l’inizio della regular season 2020-21, che inizierà mercoledì 23 dicembre, però, in tutto il pianeta stanno impazzando pronostici e previsioni su quali siano le squadre più forti al momento, e in particolare su quali saranno quelle più quotate per arrivare in finale quest’anno. Anche Basket Magazine ha voluto dire la sua, e ha stilato il suo personale “power ranking”,  ovvero una sorta di classifica pre-campionato delle squadre della lega che tiene conto del potenziale delle squadre, dei movimenti di mercato (e quindi di come sono cambiati i roster), di possibili gravi infortuni e di altri fattori che potrebbero incidere sulla prossima stagione. Insomma una sorta di classifica di quelle che, sulla carta, dovrebbero risultare le squadre più forti della prossima stagione. Ovviamente la classifica, vista la natura bidimensionale della NBA, verrà scissa in due parti: Western Conference, il cui power ranking verrà proposto nel seguente articolo, e Eastern Conference.

1 Los Angeles Lakers

Verrebbe da dire LeBron James, Anthony Davis e gli altri. Sì, però che altri. Quello dei Lakers di questa stagione, infatti, è uno dei roster  più completi e competitivi di tutta la lega. Gli arrivi di Marc Gasol, Wesley Matthews, Dennis Schroeder e Montrezl Harrell hanno sicuramente rimpiazzato alla grande le partenze di Howard, Bradley, Rondo, Green e McGee, e dato una marcia in più a quella che, già l’anno scorso, era una squadra micidiale. In più anche Kuzma, Caldwell-Pope e Caruso sembrano aver consolidato il proprio ruolo all’interno della squadra, e appaiono carichi e motivati per l’inizio di una stagione gialloviola che probabilmente avrà un nuovo protagonista: Horton-Tucker. Le prestazioni del giocatore classe 2000 in preseason, infatti, stanno sorprendendo Frank Vogel, oltreché permettendogli di allargare le rotazioni e di far riposare le proprie stelle in vista dell’imminente inizio di campionato. Un campionato che i Lakers dovrebbero dominare tranquillamente a ovest, e che dovrebbe servire loro solo come un trampolino verso i playoff.

2 Los Angeles Clippers

La scorsa stagione i Clippers hanno deluso varie aspettative, che li vedevano come gli antagonisti più accreditati dei Lakers a Ovest. Negli ultimi playoff la squadra, pur avendo un roster invidiabile, ha infatti avuto molti “problemi di chimica”, culminati con la clamorosa uscita contro i Denver Nuggets in semifinale di Western Conference. Uscita per cui molti hanno incolpato Doc Rivers, successivamente esonerato e oggi nuovo allenatore dei 76ers. Rivers in seguito è stato rimpiazzato da Tyronn Lue che, eccezion fatta per Montrezl Harrel, sostituito dal valido Serge Ibaka, si ritrova con una squadra pressoché identica a quella dell’anno scorso. Una squadra dove Kawhi Leonard e Paul George sono ancora i leader indiscussi, ma in cui ancora non sembra esserci quell’affinità tanto agognata. Rimane il fatto che i Clippers restano sicuramente una delle squadre più forti della Western Conference e della lega in generale. Una squadra che, pure quest’anno, potrebbe insidiare non poco la leadership dei cugini Lakers.

3 Denver Nuggets

I Nuggets sono sicuramente la terza potenza della Western Conference. Dopo la stagione strabiliante dell’anno scorso, infatti, la squadra di Coach Malone sembra essere rimasta solida e affiatata. Certo, la partenza di Jerami Grant ha fatto un po’ male ai Nuggets, ma parallelamente ha anche spianato la strada a Michael Porter Jr, che nella bolla di Orlando si è rivelato velenoso e decisivo.  Bisogna vedere se il giovane giocherà nel quintetto iniziale accanto a Nikola Jokic e Jamal Murray, o se Malone preferirà usarlo come dinamico sesto uomo, ma resta comunque il fatto che Porter Jr sarà sicuramente un tassello importante per i Nuggets, che per la prossima stagione avranno sin dall’inizio anche Gary Harris e Will Barton, e potranno buttare nella mischia anche il nuovo arrivato Facundo Campazzo. 

4 Utah Jazz

Come i Nuggets, anche i Jazz non hanno cambiato molto nel proprio roster. La squadra di Quinn Snyder è ormai consolidata, e gioca da varie stagioni in modo sicuro, affiatato e solido. Il ritorno di Derrick Favors potrebbe tornare utile ai Jazz sia in difesa, visto che potrebbe aiutare non poco Rudy Gobert, sia in attacco, che già di per sé è molto valido. Un attacco composto da Donovan Mitchell, Bogdan Bogdanovic, Joe Ingles e Mike Conley, che dovrebbe essere più a suo agio dopo il difficile inizio di stagione dell’anno scorso.

5 Golden State Warriors

Steve Kerr è amante del rapido gioco di squadra, e quest’anno ha sicuramente i pezzi per farlo. Andrew Wiggins, Kelly Oubre, Steph Curry e Draymond Green, infatti, si presteranno senz’altro benissimo alla filosofia di gioco del proprio allenatore. Ovviamente, senza lo sfortunatissimo Klay Thompson, Curry e Wiggins dovranno sicuramente dare qualcosa di più e caricarsi la squadra sulle spalle in molteplici occasioni. Tuttavia le due stelle dovrebbero essere sostenute dai nuovi arrivati Brad Wanamaker e Kent Bazemore, e speriamo anche Nico Mannion, giocatori che potrebbero aiutare a stabilizzare la seconda unità dei Warriors, che consta anche di buoni giovani come Chriss e Paschall. Ciononostante al momento risulta difficile valutare una squadra dove alcuni giocatori, James Wiseman su tutti,  non hanno ancora giocato. Ma con i Warriors non bisogna mai abbassare la guardia, e con Curry e Green in buona salute la squadra dovrebbe piazzarsi tra le prime cinque posizioni della Western Conference.

6 Portland Trail Blazers

I Trail Blazers potrebbero essere finalmente sulla giusta strada. Gli arrivi di Robert Covington e Derrick Jones Jr., infatti, sembrano aver fatto fare il salto di qualità alla franchigia di Portland e fanno ben sperare per la prossima stagione. Adesso Damian Lillard, che quest’anno potrebbe essere in lizza per il premio di MVP, CJ McCollum e Jusuf Nurkic hanno i giusti alleati per poter aspirare alle alte sfere della Western Conference, dopo una stagione 2019-20 sotto tono, e con l’aiuto di Carmelo Anthony e Gary Trent Jr., che cercherà di confermare le ottime prestazioni della bolla, potrebbero senz’altro finire nelle prime sei posizioni della Conference.

7 Dallas Mavericks

Sfortunatamente i Mavericks inizieranno la stagione senza l’acciaccato Kristaps Porzingis, che dovrebbe rimanere fuori un altro po’ di tempo, e questo potrebbe condizionarne le prestazioni. Tuttavia il miglior attacco dello scorso campionato dovrebbe essere in grado di mettere in piedi vittorie anche senza il proprio “big man”. Luka Doncic, infatti, agli occhi di molti esperti è uno dei potenziali candidati al premio di MVP, e con lo sloveno alla guida Dallas sarà un avversario pericoloso per tutta la Western Conference, a prescindere da dove si posizionerà nella classifica pre-playoff. Le aggiunte di Josh Richardson e del debuttante Josh Green, due solidi giocatori solidi ed energici, inoltre, potrebbero migliorare notevolmente la squadra sia in attacco, già di per sé stellare, che in difesa.

8 Phoenix Suns 

I Suns vogliono chiaramente arrivare a giocare i playoff, e l’arrivo di Chris Paul e Jae Crowder potrebbe aiutarli a raggiungere l’obiettivo. Devin Booker, inoltre, è pronto a fare il salto da superstar, e Paul dovrebbe tirare fuori il meglio di lui, così come ha già fatto con Shai Gilgeous-Alexander la scorsa stagione ad OKC. I Suns, dunque, potrebbero davvero arrivare ai playoff a Ovest, visto che Oklahoma City Thunder e Houston Rockets al momento sembrano essere fuori dai giochi, e che Pelicans e Grizzlies non sembrano avere un gioco abbastanza maturo ed esperto per poterli contrastare.

9 New Orleans Pelicans

I Pelicans sono una squadra difficile da predire. Resta il fatto che un attacco con Zion Williamson, Brandon Ingram, Eric Bledsoe e Lonzo Ball è potenzialmente pericoloso per chiunque. In più, nonostante la squadra abbia perso Jrue Holiday, il suo miglior difensore individuale, l’arrivo di Adams sembra dare a New Orleans maggior solidità sui due lati del campo, e l’apporto di JJ Redick, Niccolò Melli e Jaxson Hayes in uscita dalla panchina dovrebbe avere un maggior peso specifico rispetto alla scorsa stagione. Il dubbio più grande riguarda la salute di Williamson, ma se il giocatore rimarrà in forma i Pelicans potrebbero tranquillamente qualificarsi per i playoff. 

10 Memphis Grizzlies

In questo precampionato Ja Morant è apparso esplosivo ed emozionante come sempre, ma i Grizzlies dovranno iniziare la nuova stagione senza Jaren Jackson, un componente chiave su entrambi i lati del campo. Purtroppo per Memphis nella Western Conference non si può sgarrare, e quindi i Grizzlies non potranno permettersi una partenza lenta. Il lato positivo è che l’infortunio di Jackson dovrebbe garantire più minuti a Brandon Clarke, che l’anno scorso ha giocato un’incredibile stagione da rookie.

11 Houston Rockets

James Harden dovrebbe iniziare l’imminente stagione a Houston, ma ciò che accadrà dopo è difficile da pronosticare. John Wall e DeMarcus Cousins hanno giocato bene in preseason, e insieme al contributo di Christian Wood, PJ Tucker, Eric Gordon e Danuell House potrebbero rendere i Rockets abbastanza competitivi da far cambiare idea a Harden. Tuttavia la partenza del numero 13 al momento appare inevitabile, e senza di lui i Rockets potrebbero seriamente rischiare di perdere i playoff.  Il primo in sette anni. 

12 San Antonio Spurs

L’incredibile striscia di 22 playoff stagionali degli Spurs è finita nella bolla, ma non ha innescato una ricostruzione. San Antonio, infatti, non è del tutto scartabile a priori dalla lista playoff, visto che ha ancora due veterani come LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan, e talenti emergenti come Derrick White, Dejounte Murray, Keldon Johnson, Lonnie Walker e il rookie Devin Vassell. Se gli Spurs dovessero raggiungere i playoff, però, Greg Popovich dovrà assolutamente blindare la propria difesa, che nelle ultime due stagioni è stata inserita tra le peggiori della lega.

13 Sacramento Kings

I Kings hanno molti talenti, De’Aaron Fox, Buddy Hield e Marvin Bagley, ma la scorsa stagione il malcontento e gli infortuni hanno impedito loro di diventare un legittimo concorrente per i playoff. Perdere Bogdan Bogdanovic è stato sicuramente un brutto affare per Sacramento, e una Western Conference agguerrita potrebbe impedire alla squadra di qualificarsi per la post-season. Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere. Se la squadra riuscirà a scambiare i propri veterani e a far giocare di più i propri giovani, compreso il nuovo arrivato Tyrese Haliburton, infatti, sicuramente potrà guardare con più speranza alle prossime stagioni.

14 Minnesota Timberwolves

Sarà interessante vedere una stagione completa di Karl-Anthony Towns, che nella scorsa ha giocato 35 partite con il 41% da tre. Anche perché ora il centro dei Timberwolves ha un ottimo co-protagonista, il buon amico D’Angelo Russell, e tanti buoni giovani, come ad esempio Okogie, Beasley, Culver e la prima scelta assoluta dell’ultimo  Draft: Anthony Edwards. Giovani che saranno coadiuvati anche dal veterano Ricky Rubio, ritornato in Minnesota dopo aver iniziato la carriera NBA proprio in maglia Timberwolves. Malgrado il giovane talento della squadra, però, anche per la prossima stagione permangono tanti punti di domanda sulla difesa, che ancora non sembra convincere affatto.

15 Oklahoma City Thunder

Con la fine della scorsa stagione i Thunder hanno iniziato seriamente la propria ricostruzione, e si sono sbarazzati di Chris Paul, Steven Adams e Danilo Gallinari. Adesso costruiranno la squadra intorno a Shai Gilgeous-Alexander, Lu Dort, Darius Bazley, Aleksej Pokusevski e alcune buone future scelte dei prossimi anni. Nel frattempo la squadra può comunque contare su tre veterani come Al Horford, George Hill e Trevor Ariza, che però non dovrebbero rimanere a lungo in maglia celeste-arancione. I tre giocatori, infatti,  presumibilmente resteranno finché il loro valore di mercato non sarà cresciuto abbastanza, e a quel punto verranno scambiati da OKC con ulteriori future scelte dei prossimi draft. Ovviamente la franchigia sta già guardando al futuro, e quindi non si porrà troppi obiettivi per l’ imminente stagione 2020-21.