Le parole dei due coach, quello di Varese Adriano Vertemati e quello di Brescia Alessandro Magro, dopo il loro scontro in campionato:

ADRIANO VERTEMATI:

«Abbiamo avuto un grandissimo approccio, un primo quarto quasi perfetto a livello difensivo, di energia e di scelte offensive. Abbiamo fatto tutto quello che di buono avremmo dovuto fare. Chiaramente nel secondo quarto siamo calati di intensità. In campo poi ci sono anche gli avversari che sono forti e sono tanti. Hanno mantenuto e a volte alzato l’intensità, cosa che per noi oggi non è stato possibile fare, quindi c’è stato un calo. Non che non mi aspettassi questi valori, ma la squadra mi ha sorpreso nel secondo tempo, quando tutto lasciava prevedere che Brescia potesse prendere il controllo della partita e invece abbiamo tenuto quasi sempre la testa avanti, facendo giocate importanti, certamente non essendo perfetti, ma con grande volontà. Sembrava fosse vinta prima, poi ci sono stati 2/3 episodi “simpatici”… La distribuzione dei punti non è una cosa che dobbiamo cercare, ma è una cosa che deve venire. Se viene significa prima di tutto che siamo bravi a cavalcare il giocatore più in ritmo, in secondo luogo abbiamo fatto bene nel trovare l’uomo libero. Siamo stati pieni di sbavature. Nonostante il grande sforzo sia di De Nicolao, sia di Amato, giocare senza il playmaker titolare è molto complicato, soprattutto contro una squadra come questa».

ALESSANDRO MAGRO:

“Prova nata da un inizio in cui abbiamo pagato l’energia di Varese. Lontani dal nostro proposito di esecuzione offensiva, ma nel secondo quarto siamo riusciti subito a rientrare. Per il resto gara sul filo dell’equilibrio, solo a tratti siamo riusciti a fermare Gentile e Jones, ma il primo ha dimostrato tutto la sua capacità di prendersi la squadra sulle spalle, anche se il giocatore che ha fatto saltare il banco è Beane con quelle due triple davanti alla nostra panchina. Noi dobbiamo cercare di essere più cinici pensando a quando abbiamo tenuto difensivamente. Altro fattore i rimbalzi di Egbunu e Jones. Bene il dato delle palle perse, un focus per noi dopo i numeri della Supercoppa, anche se la circolazione di palla può essere migliore. Però questo è il campionato, per tanti era l’esordio in LBA, soprattutto per Mitrou-Long, che non ha esperienza in Europa. Rimbocchiamoci le maniche, testa bassa, la squadra c’è, risponde agli stimoli. La partenza in quintetto di Eboua era una scelta tecnica e tattica, anche per non esporre subito Gabriel ai falli, oltre che per avere una second unit più propensa al suo gioco. Le rotazioni sono state viziate dalla partenza di gara”