Per il secondo anno consecutivo, Humangest è jersey sponsor di Virtus Segafredo Bologna. La nostra grinta, il nostro entusiasmo, la nostra identità accompagneranno l’iconica squadra bolognese attraverso un’intensa stagione sportiva: il logo Humangest infatti resta impresso sulle nuove divise – firmate da Adidas – che la squadra indosserà nel corso del Campionato Italiano di Basket.

Dopo la presentazione ufficiale della squadra e l’inizio della stagione sportiva, la filiale Humangest di Bologna ospita un evento esclusivo – dedicato alla stampa, ai nostri partner e stakeholder – in cui Gianluca Zelli, CEO SGB Humangest Holding, e Luca Baraldi, CEO Virtus Segafredo Bologna, interverranno per condividere l’importanza e il significato della partnership, nonché il punto di vista sul mercato del lavoro nel tessuto urbano e industriale emiliano. Insieme a loro il cestista Mouhamet Diouf, recente acquisto della squadra bolognese.

Competitività, ambizione, passione, voglia di fare squadra per raggiungere nuovi traguardi, insieme: Humangest, Agenzia per il Lavoro del Gruppo SGB, da sempre condivide i valori più alti dello sport, impegnandosi in partnership con importanti realtà italiane a supporto del talento delle singole persone, dimostrando al contempo vicinanza ai territori coperti dalla rete delle proprie filiali.

Gianluca Zelli, Humangest Siamo contenti di presentare a casa nostra un giovane che ci rappresenta. Lavorando nell’ambito delle risorse umane abbiamo sempre cercato rapporti con società che ci rappresentassero. Siamo un’azienda completamente italiana, molto giovane, con forse senso di identità e forte senso di squadra e team. E siamo a Bologna da sempre, io sono originario di Rieti e amo Bologna dai tempi di Brunamonti. Un giocatore giovane, italiano che vuole entrare in questa squadra importantissima è qualcosa che ci rappresenta.

Luca Baraldi, CEO Virtus Segafredo BolognaIn Momo abbiamo individuato un ragazzo di grandissimo talento, ho avuto modo di apprezzare la sua disponibilità e la sua maturità, a dispetto dell’età. Abbiamo deciso di investire sui giovani, lui rappresenta una punta di diamante, anche per la Nazionale. E dico subito che non ci sono giocatori da campionato e giocatori di Eurolega. Cacok? Sta migliorando ogni giorno, dobbiamo avere pazienza. Il ragazzo sta decisamente meglio, dobbiamo aspettare. E abbiamo anche altre soluzioni. C’è il tormentone che manca un giocatore, ma ne abbiamo 15. Ma l’idea di aspettare non è solo della proprietà, ma anche nostra. Ma prendiamo i consigli da lontano e cercheremo di aumentare i centimetri, quando sarà possibile.

Paolo Ronci, Direttore Generale Virtus Segafredo BolognaDi Momo apprezzo molto la determinazione e il coraggio con cui è entrato in squadra. E ha fame, voglia di essere protagonista, ma anche voglia di capire quello che chiede l’allenatore per calarsi nella squadra. Questo binomio è importante per fare strada.
Siamo contenti della vittoria all’esordio in campionato. Come abbiamo visto anche guardando in Europa di scontato non c’è nulla. E per l’Eurolega vogliamo dare battaglia, consapevoli che il livello si è davvero alzato. C’è bisogno di tutti per competere in Eurolega.

Mouhamet Diouf: «Grazie a tutti per essere qui, sono molto contento di far parte di questa società e questo brand, ho poco da dire se non che sono contento di essere alla Virtus, poter giocare in Eurolega. Sono contento che tanta gente ha fiducia in me e cercherò di dare il massimo ed essendo il più giovane della squadra dovrò farmi trovare pronto in ogni situazione».  

Cosa ti porti dietro dalla Spagna e cosa pensi del tuo ruolo fin da subito importante?: «Prima di tutto devo guadagnarmi ogni minuto seguendo ciò che il coach mi chiede, devo lavorare a testa bassa e tutto arriverà». 

C’è un aspetto che vuoi migliorare?: «Credo per il momento dovrò migliorare nella lettura della partita, facendomi trovare sempre pronto». 

Cosa ti ha chiesto il coach e che effetto ti fa giocare con certi giocatori?: «Il coach mi ha chiesto energia e voglia di fare, sempre disponibile ad ascoltare e non fare troppi errori per i quali si rischia di tornare in panchina. Giocare con gente come Toko e Clyburn ti da tanto, fargli tante domande da qualcosa in più per crescere». 

L’emozione per l’Eurolega?: «L’ho sempre vista in TV e pensare di scendere in campo contro Efes sarà un esperienza unica, bisogna affrontarla seriamente perché sono in una squadra che punta in alto».  

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