Capitano, regista e anima della squadra. Contro Verona, Matteo Fantinelli non si limita a gestire: domina. In una serata dal punteggio basso e dalle difese feroci, il numero 21 biancoblù mette la firma su una vittoria dal peso specifico enorme per la classifica e per il morale della Effe.
Il tabellino recita 15 punti, 5 assist, 3 rimbalzi e 4 falli subiti in 32 minuti, ma sono i momenti a rendere speciale la sua prova. Quando la Fortitudo si smarrisce nel terzo quarto e Verona passa avanti (38–39), è lui a caricarsi la squadra sulle spalle: una tripla da nove metri che infiamma il PalaDozza e restituisce fiducia a tutto l’ambiente. Da lì in avanti, Fantinelli gestisce tempi e ritmo, alternando accelerazioni e possessi ragionati con l’esperienza di un veterano.
Non solo punti, ma leadership silenziosa. Ogni recupero, ogni indicazione ai compagni, ogni sguardo verso la panchina raccontano la sua consapevolezza: questa Fortitudo passa da lui. Caja lo lascia sempre in campo nei momenti chiave, e lui ripaga con lucidità e carattere.
In foto Fantinelli e Sarto (FortitudoBologna)
Alessandro di Bari
 
						 
							 
			 
			 
			