Vittoria che vale tanto oro quanto pesa per la Fortitudo che espugna Napoli al termine di una partita dominata, ma che stava per scivolarle dalle mani. Pesa l’assenza di Zerini e Velicka tra i padroni di casa, che schierano anche Rich e McDuffie non al meglio. 

Una vittoria che, tuttavia, avvalora l’idea di qualcuno che, sottovoce, può pensare che questa squadra stia bene così com’è, senza necessità di recuperare assenti. 

LA CRONACA

È la Effe a partire meglio a Fuorigrotta con la vitalità di Durham a spingerla, Napoli replica con un ottimo Reggie Lynch e con un Parks dominatore delle alture, oltre che autore di una magia da applausi e tanta “rep” nei campetti newyorchesi. 

Sono gli ospiti, però, a menare le danze, Totè e Frazier danno il cambio a Durham in fase realizzativa, mentre Napoli appare un po’ arruffona nella circolazione di palla e non riesce a dare la zampata che la porti definitivamente in vantaggio. Al 10’ è vantaggio Effe, anche se solo di un punto, grazie alla tripla sulla sirena di Uglietti (19-20).

I padroni di casa partono con piglio più deciso nel secondo quarto, ma non ottengono più del vantaggio (22-20) che una buona Fortitudo rintuzza immediatamente con un Durham insolitamente realizzatore e con Procida che ingaggia e vince una sfida personale con Parks. 

La Effe strappa nella seconda metà del periodo, complice anche un Totè poco leggibile per Lynch in difesa. 

Napoli fatica a trovare il canestro ed all’intervallo lungo è 34-43. 

È il momento della Effe: gli ospiti viaggano sul velluto e toccano anche quota +19 con un ritrovato Aradori e Durham, Napoli pare al tappeto ma ha un sussulto d’orgoglio e ricuce con Parks e Lombardi fino al -8, prima che Procida sigli il canestro con cui si va all’ultima pausa sul 53-63.

La Fortitudo sembra in controllo, ancora una volta mette in in difficoltà l’attacco di Napoli con una difesa ordinata, ma Napoli non molla, anzi, raddoppia con un Parks sontuoso che segna in tutti i modi possibili ed inimmaginabili. È lui ad accorciare punto su punto, in una gara che assume quasi i controni della grande impresa. 

Ma non basta. A far festa sono gli ospiti, con Napoli che deve anche registrare l’infortunio di Jason Rich, richiamato in panchina dopo un sonoro “Fuck” gridato al 25 verso la sua malasorte. 

IL COMMENTO

La vincono su tutti Jabril Durham, Gabriele Procida e Leonardo Totè. Il regista statunitense si trasforma da play anni ’70 a freddo realizzatore, il giovane azzurro si scatena e manda un messaggio a chi lo osserva da oltreoceano, Totè vince lì dove Groselle aveva perso. 

Napoli chiude con rabbia, ed in silenzio stampa. 

 

QUI le statistiche complete del match

 

Elio De Falco

Foto Ciamillo-Castoria